Homecoming - Serie TV (2018)

Thriller cospirazionista che ruota intorno alle attività di un centro paragovernativo per il recupero psicologico dei soldati americani affetti da stress post bellico. Già autore di Mr Robot, Sam Esmail "costruisce" la vicenda utilizzando un doppio piano temporale e rivelando progressivamente la verità, in un crescendo di tensione che sfocia in un finale personale e di grande effetto. Messa in scena sobria e molto elegante; Julia Roberts autrice di una delle migliori prove della sua carriera, brilla in un cast di ottimo livello. Da vedere.

Sebbene sia thriller, la parte più interessante di questa serie è la componente umana-emotiva, che spinge la protagonista ad agire come sentirà di dover agire. La trama ruota attorno a una cospirazione abbastanza prevedibile negli sviluppi, ma l'andirvieni temporale aiuta ritmo e coinvolgimento, così come la regia ci sa fare nel dosare tempi lenti e altri più carichi di tensione. Bravissima la Roberts, un po' troppo sopra le righe Cannavale.

In apparenza "Homecoming" è un centro di recupero per reduci del Golfo affetti da stress post-traumatico che dovrebbe facilitarne il reinsermento nella vita civile ma il vero scopo è un altro... Serie tv acclamata dalla critica ma piuttosto deludente: il fumo di una messa in scena curatissima non riesce infatti a mascherare del tutto un arrosto complottista piuttosto scarno. Anche i personaggi interpretati da Roberts e Cannavale non convincono: la prima ha comportanti insensati, il secondo è troppo cialtrone per risultare credibile come manager spietato. Ben fatto ma fatto di poco.