Uno dei peggiori film di Massi e uno dei peggiori interpretati da Merola (che da lì a breve abbandonerà il cinema per dedicarsi al canto). Il solito guappo ha il cuore spezzato da una donna crudele: tipica sceneggiata. Attori immondi (Merola non brilla, le protagoniste femminili fanno decisamente pena) e fotografia orribile; tralascio poi le ambientazioni... Brutto e girato in fretta e furia.
Sceneggiata napoletana diretta da Stelvio Massi (non si sa come e soprattutto perché) che ha il suo "cuore pulsante" in un Merola che interpreta la parte del guappo e che non risparmia allo spettatore un repertorio canoro non amplissimo ma che potrebbe soddisfare i suoi fan. La trama è risaputa e ridicola nei suoi intenti "moralistici". Solo per amanti del genere ed in particolare per quelli che amano Merola.
Straniante incontro tra uno dei maestri del poliziesco e Merola. Stelvio Massi demitizza il personaggio del guappo, lo rende vulnerabile e "umano". Don Salvatore, che faceva tremare 16 quartieri (anzi 18), messo sotto da una femmena. Rivoluzionario.
La caduta in disgrazia di un guappo del rione Sanità, chiaramente per colpa di una malafemmena: sceneggiato a partire dall'omonima canzone di Libero Bovio, è un film girato in modo piuttosto povero (anche se un paio di guizzi à la Massi ci sono) e sostanzialmente tenuto in piedi dalle canzoni. Forse il regista non era adatto a questo tipo di sceneggiate, fatto sta che il film delude, almeno in parte: bello però vedere Merola -prima della decadenza- cantare l'Ave Maria in chiesa proprio come in Carcerato.
Per gli affezionati del genere e del Merolone in particolare, è una classica sceneggiata napoletana in cui ogni pretesto è buono per cantare, condita da vasta esposizione di valori morali settecenteschi (e oltre), tutto sommato godibile se predisposti e preparati in anticipo. Quando Merola si esibisce è simpatico vedere il movimento della folla d’intorno, quasi in adorazione.
Il primo incontro tra Massi e Merola segna una svolta nella sceneggiata napoletana e nel mito del guappo, che crolla per colpa di una "malafemmena". La storia, alquanto schematica e avara di quella verace passionalità profusa dalle sceneggiate classiche - del resto qui non è in ballo l'affetto familiare, ma il mero onore del maschio - si appoggia al canto di Merola, alla maliarda ed emancipata Di Benedetto e alla cornuta e mazziata De Simone. Alfieri ricicla le proprie musiche.
MEMORABILE: La recita-fiasco della De Simone; Merola che canta l'Ave Maria in chiesa.
Ultime cartucce di sceneggiata napoletana al cinema prima di un inevitabile declino (già allora c'era la "concorrenza" del più fresco Nino D'Angelo). Merola sempre eccellente, con il suo innato carisma e le sue frasi che si fanno sempre legge, quasi scolpite nel tempo. Si parla di malafemmine, di malaffare, di male... tutto da sbrogliare con la consueta apparente mansuetudine dell'artista partenopeo. Comparto femminile di buon livello con la prosperosa De Simone (agli sgoccioli come attrice, purtroppo) e la brava Di Benedetto.
Dopo pochi minuti di pellicola, quando una fanciulla viene disonorata, il guappo del rione Sanità impone il matrimonio al defloratore di turno e poi, in stato di esaltazione mistico-malandrina, canta a squarciagola in chiesa durante la cerimonia: l'effetto è tra il ridicolo e il surreale con punte di grottesco. Così per tutto l'oggetto di Massi-Merola, celebrazione scricchiolante del melodramma partenopeo; sceneggiata nera non proprio stilisticamente in asse dove imperversa il noto assioma "cherchez la (mala) femme", coadiuvato da canzoni e coltellate.
Oltre ad essere smisuratamente lungo per la trama che (non) presenta, è palesemente una versione partenopea di Sangue e arena. Certamente Merola non ha la caratura attoriale e fisica di Power, ma almeno è piacevole ascoltarlo cantare. Il resto del cast se la cava, ma i personaggi principali sono particolarmente antipatici: Salvatore è soltanto "nu guappo 'e cartone" come dicono a Napoli, mentre Margherita ha uno spiccato piglio delinquenziale che la rende deprecabile. Solo per amanti della sceneggiata.
MEMORABILE: Le due donne si contendono il protagonista a coltellate (momento disgustosamente trash).
La voce altisonante di Merola fa vibrare le corde emotive, ma pare non bastare a smuovere quelle della bella Di Benedetto (bella, dal passo deciso e dallo sguardo fiero, quasi diabolico). Massi dirige il re della sceneggiata (come lui stesso canta) in una perenne lotta per l'affermazione di sé. Duelli, sfide, solitari a carte e fiumi di vino. Mahieux è spalla ideale, così come Honorato si dimostra rivale degno di tal nome. Talvolta nemmeno la canzone riesce a sopperire al vuoto che sta nel cuore. Piacevole anche per chi non ama il filone.
MEMORABILE: Spaghetti al pomodoro e pollo arrosto; "Sono per me? No, per il morto" chiede Merola con una rosa in mano.
Un guappo di quartiere onorato e rispettato da tutti s'invaghisce di una donna emancipata e infingarda che gli darà il benservito. Massi alla regia riesce ad essere una garanzia anche quando si tratta di mettere a disposizione la propria maestria per un'opera melodrammatica che tratta la più classica delle storie d'amore e di corna. Intense e molto brave sia la compianta De Simone sia la Di Benedetto, attrici in grado di dare spessore e veridicità alla storia. Da citare anche il bravo Mahieux nei panni del servile accompagnatore di Merola. Qualche momento s(cult) ma gradevole.
MEMORABILE: L'Ave Maria cantata in Chiesa; Il battibecco tra Merola e il gioielliere che si conclude con un "inopportunevole" e uno schiaffo.
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.