Fresca di bucato - Corto (2003)

Una splendida giornata estiva, una terrazza con sullo sfondo il mare e il Vesuvio. Panni stesi ad asciugare e una bella ragazza a piedi nudi, intenta a stendere e a raccogliere, mentre parla al cellulare con un'amica. Sono sei minuti di osservazione accurata di tutti i particolari di questa splendida scenografia (ah, scordavo il gatto), ma anche di ascolto della chiaccherata telefonica, parlando di amori e di uomini naturalmente. Una chiaccherata tutta al femminile, si potrebbe dire simpaticamente banale ma anche interessante, fino alla fine.

L’immagine è di rassicurante quotidianità, vivacemente partenopea (una donna stende i panni in terrazza mentre consola al telefono l’amica cornuta), ma due clamorose sorprese finali ribaltano la sensazione di domestico tran-tran. Le rivelazioni conclusive non bastano a far decollare il cortometraggio, che rimane troppo legato a un’idea di mini-monologo ordinario e senza spunti, nonostante la regia tenti di vivacizzare il tutto con riprese e montaggio frenetici, senza però riuscire davvero a dare dinamicità alla storia e alla situazione.