Enfants annamites ramassant des sapèques devant la Pagode des Dames - Corto (1900)

La scena non è poi così antiquata, perché cose del genere si vedevano anche non troppi decenni fa. L'atto in sé mi pare non tanto discutibile, quanto reale e - viva la sincerità - assolutamente gradito dai piccolo beneficiati, da moglie e figlia del governatore francese della zona. Rappresentazione, insomma, di un quadro autentico, non di una carità pelosa, in quanto da inserire nel contesto. Filmicamente solo curioso.

Gabriel Veyre amava riprendere scene che mostravano le differenze tra le classi sociali. In questo caso abbiamo ricche signore che lanciano omaggi ai bambini-portantini indocinesi. La macchina da presa è sempre statica e l'azione per forza di cose si svolge in un campo ristretto. Il soggetto si dimostra interessante, soprattutto perché testimonia una scena all'epoca per niente inusuale.

Sconcertante l’immagine delle due signore occidentali che gettano spiccioli ai piedi di piccoli poveri vietnamiti che si affannano a raccoglierle: davvero l’immagine del più imbarazzante colonialismo paternalista, che il reportage ante litteram di Veyre mostra in tutta la sua crudezza, chissà se per mostrare la bontà delle dame, la loro ipocrisia, oppure semplicemente per fare un bozzetto esotico. Sta di fatto che la scelta del soggetto è notevole, e i movimenti dei bambini danno un dinamismo ondivago di grande efficacia e potenza.

Riassume plasticamente gli aspetti più antiquati ed eticamente deteriori del colonialismo europeo in Asia l'immagine delle dame caritatevoli di bianco vestite che lanciano spiccioli a piccoli bisognosi, verosimilmente davanti alla propria lussuosa residenza. Gabriel Veyre riprende una scena sicuramente consueta all'epoca e da questo punto di vista il corto costituisce uno "spaccato" di attualità notevole e una testimonianza di costume.