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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Quando è in arrivo il Natale qualche nuovo film sugli elfi non ce lo si fa mai mancare. E' Prime video, in questo caso, a sfruttare per l'ennesima volta il suo comico di punta, Lillo, per fargli interpretare un ruolo che fisicamente - considerata la statura non propriamente smisurata e la faccia buffa - gli calza a pennello. In questo caso è Trip, un elfo costruttore, vale a dire un inventore un po' maldestro che per conto di Babbo Natale ha il compito di creare nuovi giochi da portare ai bimbi. “Vostra balocchezza” li testa e ogni volta son dolori: le idee sono buone ma qualcosa invariabilmente non funziona; ed è proprio a causa di un "effetto collaterale"...Leggi tutto che un brutto giorno il nostro finisce impacchettato e sparato nel cielo fino a precipitare nel camino d'una casa di San Nicola al Monte (luogo di fantasia presumibilmente laziale, dal momento che l'accento romanesco si avverte in quasi tutti, bimbi compresi). Ci vive Elia (Ielapi), un ragazzino dislessico la cui madre (Foglietta) è una brava giocattolaia poco al passo coi tempi, che tra le altre cose si rifiuta di comprare una fornitura di Buddy Buddy (il pupazzo trendy del momento) dall'infido Ciocca (Santamaria), padre di uno dei ragazzi che a scuola bullizza Elia.

Una sana divisione buoni/cattivi come in ogni film natalizio per famiglie che si rispetti, con Elia e i suoi amici che, grazie all'aiuto di Trip, potranno prendersi delle decise rivincite contro i ragazzi più grandi e sgradevoli. Quello che dovrebbe divertire, in sostanza, sono i poteri portentosi dell'elfo, che crea dal nulla giocattoli utili alla bisogna: slittini col turbo, cappellini ad elica, guantoni da boxe spaccatutto, biciclette che se ne partono in cielo tra le nuvole (urticante la milionesima citazione di E.T.) e persino un blob verde divoratore che si rivelerà l'arma segreta da sfoderare nel momento di maggior pericolo. Perché Ciocca, ritrovatosi con centinaia di pupazzi invenduti, cercherà naturalmente la sua vendetta...

Insomma, la solita favola natalizia confezionata senza gran fantasia che ha dalla sua qualche buon effetto speciale (notevoli i Buddy Buddy versione Gremlins che andranno a ricoprire interamente il corpo di Ciocca come una sorta di corazza pelosa), ambientazioni di un certo pregio, una fotografia di qualità e un cast di tutto rispetto (tra gli elfi c'è pure la simpatica Caterina Guzzanti). Purtroppo la storia è davvero avvilente, di rara insulsaggine e scritta con dialoghi modestissimi che da subito fanno rientrare il film nel novero dei cloni natalizi simili a mille altri. Nemmeno Lillo in versione elfo può molto: azzecca un paio di battute buone ("Dimmi: come muore un elfo?" "Normale..." "Che vuol dire?" "S'accascia..."), per il resto sbriga la pratica sfoggiando qualche buffa faccetta e cerca di muovere al riso il pubblico di giovanissimi a cui il film chiaramente è rivolto.

Nessuna buona notizia dalle scaramucce tra i bimbetti e la conferma che Anna Foglietta ha in dono un'espressività straordinaria, che le permette di spiccare anche in ruoli di norma odiosi come quello della mamma di routine dal cuore d'oro. Santamaria gigioneggia quasi sempre a vuoto e interpreta pure Santa Claus l'unica volta in cui lo si vede in faccia nel finale, Rovazzi sta lì perché come noto piace molto ai bambini mentre la dislessia di Elia si prende uno spazio minimo, giusto per aumentare il tasso di buonismo. Trascurabile a dir poco...

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/11/23 DAL DAVINOTTI
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Daniela 18/12/23 19:08 - 12674 commenti

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L'elfo Trip, costruttore di giocattoli pasticcione quanto geniale, finisce per sbaglio recapitato come dono a un bambino con qualche problema di comunicazione, vittima di bulli, con un padre lontano e una madre giocattolaia i cui affari non vanno tanto bene... Lillo veste bene i panni dell'elfo, Santamaria si diverte a fare il malvagio, la confezione è curata ma il film, oltre a essere prevedibile come ogni fiaba natalizio-edificante, è davvero troppo derivativo e attinge dall'immaginario cinematografico Usa (Flubber, E.T., Gremlins e altro ancora) senza nessun sforzo di fantasia.

Giùan 28/12/23 09:42 - 4574 commenti

I gusti di Giùan

Ciò che viene tristemente in mente nel guardarlo è quale dolo (ro) so sperpero di professionalità ci sia dietro questo film piatto e informe. Tanto più che, se l'intenzione esplicita era la rivisitazione citazionista e naif di tanto cinema che è stato (molto alla rinfusa si va da E. T. ai Gremlins, da Ghostbusters al Grinch), allora francamente sarebbe servita una naturalezza che né la produzione, né la regia, né il cast (di grandi e piccoli) sembrano possedere proprio per eccesso di "cultura". Tra i tanti che ne escon conciati per le feste, si salva la simpatica Caterina Guzzanti. 

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