La maledizione del cuculo - Film (2023)

A conti fatti si tratta di una variante ispano/germanica di The skeleton key ma all'insegna del superficiale. Tali sono infatti la sceneggiatura (i fatti conclusivi sono risolti sin troppo facilmente), i due protagonisti (specialmente lei, anche se quantomeno poi reagirà) e pure i cattivi della situazione; sarebbe stato utile sapere qualcosa in più sul "giochetto" di costoro (da quanto lo continuavano?), oppure approfondire il ruolo della figlia adottiva. Inquietudine e violenza sono entrambe contenute. Mediocre. Chissà Balagueró che ne avrebbe ricavato?

Una coppia in attesa di avere un bambino decide di scambiare la propria abitazione per le vacanze con due signori anziani dai modi gentili. Sarà per loro l'inizio di un incubo senza fine. Interessante horror che gioca sulle atmosfere esoteriche/magiche per regalare momenti di inquietudine al pubblico. La caratterizzazione dei personaggi è ben riuscita, soprattutto quelli femminili che sono il motore di tutta l'opera. La tensione è alta dall'inizio alla fine e la parte finale lascia con il fiato sospeso. Produzione iberico/tedesca che si rivela un'ottima sorpresa. Da vedere.

Un film altamente derivativo; ma almeno i prototipi (da non nominare perché si rovinerebbe il film, posto ci sia qualcosa da rovinare) avevano una trama originale e interpretazioni di livello. Piatta la recitazione e modesto il comparto tecnico in generale (musiche, fotografia, regia). Qualche scelta di montaggio meno banale del solito non solleva il prodotto dalla mediocrità. Nemmeno il finale, di solito foriero di sorpresa o di tensione (si parla pur sempre di un horror), lo salva. Evitabilissimo.

Come il cuculo, più del cuculo. Vivere per sempre, a ogni costo, usando come stratagemma "il nido" di altri. La catalana Mar Targarona ci immerge in una palude dalla quale o si esce con difficoltà (e frastornati) o nella quale si resta intrappolati. Belén Cuesta è deliziosa (strepitosa quando si abbandona al piacere di coppia in vasca) anche in versione gestante e la tensione che si respira attorno a lei ammorba l'aria dall'inizio alla fine. Fuori dai consueti schemi e non così derivativo, "El cuco" non può passare di certo inosservato agli occhi dei cinefili di genere...