7 serate all'insegna del noir Al di là del lato thrilleresco piuttosto risibile (il movente dell'assassino è di misera consistenza) e dei poco credibili amplessi che vedono coinvolto
Ralph Supermaxieroe (comunque sempre simpatico), tra cui giocando all'
Impero dei sensi con la bellissima Maria Ford (che farà, poi, un ruolo facsimile da stripteaser in
L'ultima confessione), quello che incuriosisce in questo b-movie targato Concorde sono i surreali momenti che Dan Golden (regista di pellicole da bancarella dove spicca il delirante
Creature del male) ci infila dentro durante la narrazione (il povero William Katt non se ne esce più da quando incontra la bella spogliarellista Lynn, con la benedizione di uno strano clochard che c'ha i poteri di Gesù Cristo, diviso tra la carriera politica di futuro sindaco, una moglie snob e poco propensa al sesso-solo con lui però- una segretaria che lo ama in segreto e un delitto che sembra incastrarlo a dovere...)
Svolte che hanno il sapore dell'onirismo, come l'incubotico incipit virato seppia del comizio elettorale con fucilata e pubblico dal volto celato, Katt che sogna a occhi aperti la moglie che fa lo spogliarello sul tavolo durante la cena, la visione cristologica dopo il pestaggio, la morte stessa-nei panni di un dandi-che chiude il libro nero dicendo a Katt che non è ancora giunta la sua ora, dopo un trip poveristico simil
2001, e il suggestivo numero di streaptease della ragazza mascherata e dai veli bianchi, sulle note del Bolero di Ravel (e subito mi sono balenati in testa i ricordi di come Gerard Damiano ficcava sempre dentro il Bolero nei momenti caldi "clou"), che arriva in dirittura di arrivo scoprendo le carte dell'assassino che c'ha l'ossessione di avere William Katt tutto per sè).
L'aspetto thriller è scritto su un cleenex (non ci vuole poi molto a capire chi è l'assassino e nemmeno il suo movente), ma pare che a Golden importi poco, più interessato alle sfighe che piovono sulla testa di Katt (sempre più destabilizzato dagli eventi), tra scappatelle di una notte a suon di "perversioni", locali di striptease con belle donnine (e qualche nudo integrale), una moglie che le fa le proverbiali corna (grande momento la scoperta del tradimento, non poi tanto dissimile da quello di Craig Wasson all'inizio di
Omicidio a luci rosse), dove Katt becca la mogliettina snob in flagrante amplesso sul tavolo della sala, e la sua unica preoccupazione (dopo una collutazione con l'amante di lei) è di andare a lavarsi la faccia (seguono , poi, due spari, l'assassino ha colpito ancora...)
Capatine notturne negli angoli più pericolosi e malfamati di Los Angeles, ragazze da infarto che si dimenano sul palco, Fred Olen Ray (sì. proprio lui) che fà lo speaker e presenta le ragazze, indossando gli occhiali da sole che fanno carisma e sintomatico mistero (per dirla alla Battiato), il misterioso barbone Sam Silver (Sam Silver sarà lo pseudonimo di Dan Golden quando produrrà filmetti di serie y e soft porno da discount) che pare abbia poteri non di questo mondo e che sia effettivamente una specie di angelo custode o di Caronte per William Katt ( forse lui, il diavolo, o anche la parte del lato oscuro di Katt che si materializza) e poliziotti violenti che , durante l'arresto, muoiono improvvisamente di infarto (!)
Trasuda almeno un pò di sensualità (il comparto femminile è ben reso, tra Maria Ford che è uno splendore-fugace il suo nudo integrale durante lo show, anche se mozzato nell'edizione italiana-vedi home video-Wendy MacDonald-la consorte all'apparenza frigida ma vogliosa- e Elena Sahagun, segretaria parecchio efficente, forse troppo, di una bellezza dirompente), con qualche scheggia bizzarra che lo alza leggermente dalla media di questo tipo di film e dalla simpatia innata di William Katt che si barcamena tra meraviglie femminee, cadaveri e strangolamenti con fellatio.
Ovviamente si rimane nei meandri rancidi del thriller da mercatino dell'usato, ma con certa peculiarità e (mal)sano divertimento (se si apprezzano le belle donne, qualche colpo in arrivo, le notti peccaminose della città degli angeli e uno script da robusto z-movie usa e getta, nonchè le derive deliranti oniricheggianti e "misteriose")
Tre curiosità, la pornostar Ginger Lynn era stata opzionata per il ruolo poi andato a Maria Ford, il futuro direttore della fotografia di Christopher Nolan, Wally Pfister, è assistente di Dick Buckley (direttore della fotografia del film in questione) e il manifesto originale del film pare riprendere, mettendoli insieme, quello del
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Seduzione a rischio e
Horror BabyAltro gustoso e bislacco thriller (non poco) erotizzante messo in saccoccia dalla Concorde di Roger Corman.