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MMJ Davinotti jr
Anno: 1955
Genere: commedia (colore)
Regia: Giorgio Bianchi
Note: Aka "Buonanotte avvocato". Remake di "L'avventuriera del piano di sopra" (1943), scritto dallo stesso Raffaello Matarazzo.
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TITOLO DAVINOTTATO NEL PASSATO (PRE-2006)
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- Davvero notevole!:
Reeves - Quello che si dice un buon film:
Marcel MJ Davinotti jr., Fabiorossi, Graf - Non male, dopotutto:
Il Dandi, Minitina80, Pessoa, Paulaster - Mediocre, ma con un suo perché:
B. Legnani, Rambo90, Fabbiu, Saintgifts, Maxx g, Daniela
Difficile ignorare che il film è coevo di Quando la moglie è in vacanza… D’altra parte siamo di fronte a un “topos”, presente anche nel secondo Fantozzi, con Villaggio che, partite moglie e figlia, va al night… Ciò detto, il film è così così. Si guarda più che altro per Sordi, in cui l'uomo italiano (ma mica solo lui...) si può tranquillamente rispecchiare. Tutto il resto viaggia sul medio.
Non proprio scorrevole, anzi spesso il ritmo rallenta fin troppo visto che la storia batte sempre sullo stesso punto: la moglie parte e il marito corteggia l'inquilina del piano di sopra. Comunque Sordi è scatenato e strappa più di un sorriso e la Masina e Caprioli, in parti secondarie, fanno il loro. È migliore la seconda parte, dove gli equivoci prendono il sopravvento e comincia a decollare la storia. Vedibile ma non indispensabile.
L'argomento non è certo nuovo: mi viene in mente Le olimpiadi dei mariti oppure Mariti in città e così via, potrei nominarne cento di film sulla stessa falsa riga. Buonanotte avvocato ha dalla sua parte un Sordi giovane e frizzante, capace di emergere lungo tutta la trama del film; la grandezza dell'attore raggiunge l'apice nel passaggio in cui è costretto a trascorrere la serata con il marito della "presidentessa" dell'associazione di cui è socia la moglie (Masina). Ancora una volta Giorgio Bianchi cava il meglio da ogni attore.
Il regista Bianchi dirige un film di buona stoffa farsesca nonostante alcuni cali di quota dovuti ai vuoti di un canovaccio alquanto gracile e convenzionale. Però si ride dall'inizio alla fine soprattutto per merito della vis comica di Sordi, modesto avvocato con la vocazione del dongiovanni, che alterna spunti comici basati su elementi fisici (quali la faccia a volte esterrefatta e a volte esaltata, gli improvvisi capricci o i bruschi spaventi) ad atteggiamenti più caldi, intensi e umani basati su uno studio serio del carattere del personaggio.
Una trama davvero semplicissima per un film cucito addosso ad Alberto Sordi. Nessuna particolare gag o nessun vero guizzo (salvo la scena iniziale, del tribunale, con un'arringa in grado di portare un quasi assolto a scontare un anno di reclusione), ma un protagonista molto umano e naturale, un personaggio simpaticone in cui si potevano specchiare molti italiani dell'epoca; piacevolissimo Sordi che ospitando la donna non desiste dal provarci imperterrito. Molto simpatico, proprio nella sua semplicità.
Sordi senz'altro domina la scena con momenti molto buoni, in cui la sua comicità è piacevole e soprattutto sopportabile e altri in cui gli eccessi della sua espressività mal si digeriscono anche in una commedia dai toni farseschi come questa. Benissimo invece tutti i comprimari, con una Tina Pica che colpisce, seppur in piccole apparizioni e un Caprioli degna spalla. Sordi si affinerà qualche anno dopo sotto la direzione di Risi ne Il vedovo, commedia di altro spessore.
Credevo molto meglio. Sordi giganteggia (e a volte gigioneggia) cercando di strappare una risata e riesce nel suo intento; peccato che la storia sia minima, più da mediometraggio che da lungome (dura infatti 80' scarsi). La Masina è riuscita nel suo ruolo di moglie bigotta, come efficace è anche Tina Pica. Grazioso Caprioli. Da guardare senza pretendere troppo...
MEMORABILE: La "non cena" di Sordi.
Anche quando non veste i panni del viscido industriale o del popolano fanfarone, Sordi continua a rappresentare le debolezze del marito anni '50 con la moglie in vacanza. L'avvocato sfortunato ma dopotutto non incompetente (l'ars retorica di cui è dotato la dimostra pienamente nel finale) è uno dei suoi personaggi più positivi e dignitosi, protagonista di una godibile ancorché prevedibile commedia degli equivoci e capace di riscatto.
MEMORABILE: "Buonanotte Biancamaria e grazie per la fiducia!"
Quando la moglie non c'è, i mariti ballano... almeno ci provano, visto che, fra goffaggini ed equivoci, l'avvocaticchio voglioso si deve rassegnare alla fedeltà coatta. Sordi è a suo agio in uno dei suoi personaggi più tipici di latin lover da strapazzo, attorniato da un buon cast, ma la commedia è di modesta levatura a causa di una sceneggiatura povera di gags nonostante il gran numero di nomi coinvolti (fra cui Maccari, Scola e lo stesso Sordi) risultando inoltre penalizzata da un ritmo tutt'altro che irresistibile.
Commedia cesellata attorno a un Sordi in forma e pienamente capace di intrattenere la scena con disinvoltura e spigliatezza. Va sottolineata, invece, la mancanza di un copione rifinito che possa sorreggerlo in maniera brillante. Tina Pica e Pandolfini potevano, infatti, spalleggiarlo in maniera adeguata, ma dispongono di un minutaggio insignificante. Rimane confinata, quindi, alla vis comica di Sordi, limitando il potenziale dell’opera che diverte, ma non troppo. Si vede una volta, anche con gusto, ma le commedie di spessore sono altre.
MEMORABILE: "Lei non ha passato la notte qui, il letto è intatto e ha gli occhi della lussuria!"
Giorgio Bianchi HA DIRETTO ANCHE...
Commedia degli equivoci piuttosto leggera dell'esperto Bianchi che riprende un vecchio soggetto di Matarazzo, rinvigorito da una squadra di sceneggiatori di tutto rispetto. La storia è risaputa ed il film si tiene in piedi essenzialmente per la straordinaria bravura degli interpreti sia fra i protagonisti (Sordi, Masina, Caprioli, Berni) che fra i comprimari (Pica, Pandolfini, Trieste). Di livello anche il cast tecnico, con Mario Bava autore di una fotografia pulitissima. Un po' datata, ma gli appassionati del genere possono sicuramente dargli un'occhiata senza temere delusioni.
MEMORABILE: Le battute al fulmicotone di Sordi mormorate fra i denti, un suo classico che qui raggiunge i suoi livelli migliori.
Uno straordinario one-man show di Alberto Sordi, con tutti gli altri attori (compreso Vittorio Caprioli) che ben si adattano a fargli da spalle e a seguire il ritmo scatenato delle sue trovate e della sua recitazione, C'è anche una bella presa in giro dell'Azione Cattolica, e si ride davvero tanto. Tra i comprimari eccelsi come al solito Tina Pica e Turi Pandolfini.
Trama abbastanza semplicistica nell'accostare la gelosia di un marito a un avvocato dongiovanni. Sordi riesce a tenere in piedi il canovaccio grazie a qualche monologo ed è divertente anche senza spalla. Piccoli aiuti dai comprimari Masina e Caprioli. Regia senza grandi spunti che utilizza canzoni mambo per ravvivare l'ambiente (come nel ricevimento in casa).
MEMORABILE: L'arringa iniziale e finale; La foto della Masina dal buco della serratura; I soldi richiesti.
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- Il fiolm è un remake di L'avventuriera del piano di sopra (1941) diretto da Raffaello Matarazzo ed interpretato da Vittorio De Sica e Clara Calamai.
- Stavo guardando prima dpo aver letto il tuo commento, vedo che Wiki dice che è un remake e non l'avevo mai sentito. A parte Wikipedia, cosa ti fa pensare che lo sia? Non sarebbe da controllare i titoli di "Buonanotte avvocato" per esserne certi? Imdb non ne parla ma d'accordo, coi film italiani si sa che è poco affidabile...Ultima modifica: 5/05/23 14:14 da Zender
- Zender ebbe a dire:
Stavo guardando prima dpo aver letto il tuo commento, vedo che Wiki dice che è un remake e non l'avevo mai sentito. A parte Wikipedia, cosa ti fa pensare che lo sia? Non sarebbe da controllare i titoli di "Buonanotte avvocato" per esserne certi? Imdb non ne parla ma d'accordo, coi film italiani si sa che è poco affidabile...
Tempo fa avevo visto il film con Sordi, ieri quello con De Sica: la trama è proprio la stessa, a parte poche varianti marginali, nessun dubbio che si tratta di un remake come scritto in Wiki, comunque cerco di recuperare Buonanotte avvocato e controllo se ne viene fatta espressa menzione. - Beh, però leggendo le trame dei due film (su Wikipedia) si evidenziano notevolissime analogie. Direi che si tratti effettivamente di un remake (magari non ufficiale).
- Ho controllato i titoli di testa, non è presente alcun riferimento al fillm del 1941, quindi è un remake non esplicitato ma non si può considerare neppure apocrifo, dato che come autore del soggetto è indicato Raffaello Matarazzo, che, oltre a dirigerlo, aveva scritto il soggetto dell'Avventuriera del piano di sopra.
Ho rivisto allcuni passaggi, tra cui quello clou in cui Sordi finge di essere l'avvocato di Mara Berni e pronuncia un''arringa appassionata: una situazione identica a quella presente nel film con De Sica. Confermo: nessun dubbio che si tratti di un remake. - Remake apocrifo però (o mascherato), a quanto capisco. Capitava che gli stessi autori ripetessero trame molto simili, però francamente se non esiste nessun riferimento nei titoli non lo metterei come "ufficiale" (con simbolo cioè).Ultima modifica: 6/05/23 07:43 da Zender
- Zender ebbe a dire:
Remake apocrifo però (o mascherato), a quanto capisco. Capitava che gli stessi autori ripetessero trame molto simili, però francamente se non esiste nessun riferimento nei titoli non lo metterei come "ufficiale" (con simbolo cioè).
fai come credi, ma non si tratta soltanto di una trama simile, il soggetto è lo stesso e alcuni passaggi chiave sono proprio ricalcati dall'originale persino nella disposizione in scena degli attori.
- Non ricordo cos'abbiamo fatto in casi simili, perché già ne abbiamo incontrati. Chiedo a Buono che magari ha più memoria...
- Io lo considererei rifacimento del film precedente. Le sfumature, in casi come questo, sono le più varie, ma non credo che si possa giudicare remake solo se esso è dichiarato (e dove?). In altre parole, se soggetto\sceneggiatura riportano agli stessi soggetti, per me è senza dubbio un rifacimento ("remake", se lo preferite).
Segnalo anche che abbiamo considerato REMAKE anche dei plagi, come TESEKKÜR EDERIM BÜYÜKANNE che non cita nessun soggettista\sceneggiatore italiano di GRAZIE NONNA (che, peraltro, è a sua volta un remake di un episodio di FRANCO, CICCIO E LE VEDOVE ALLEGRE, parimenti di Girolami...).Ultima modifica: 6/05/23 17:42 da B. Legnani - D'accordo. In realtà cambierebbe se fosse preso ad esempio da una pièce, nel qual caso diventerebbe una verisone, ma non ne ho idea...
