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TITOLO INSERITO IL GIORNO 20/12/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
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Homesick 20/12/08 18:03 - 5737 commenti

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Opera buffa tra malinconia e commedia, che parte dall’abusato tema del marito tradito per giungere all’ennesima satira del Potere, anche clericale. Molti i riferimenti biblici, in particolare alla storia di Davide e Golia: ovvero il semplice e puro di cuore Manfredi contro il riccastro prepotente Wallach. Modesti gli interventi della Melato; vivaci quelli di Scaccia, Innocenti e Scandurra. Reminescenze poeiane nella scena di Wallach e del gatto; a quella dell’orgia partecipano (desnude) la Blanc, la Gajoni e la Bertè. Ritmo sostenuto.

B. Legnani 5/07/09 17:38 - 5550 commenti

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Micidiale. Apologo pretestuoso con snodi risibili, espresso male, con un interprete sbagliato (Wallach), un Manfredi decente ma che viene a noia, una Melato che non conquista benché si spogli e esterni cartolineschi! Sconcertante, davvero, inno all’elucubrazione mentale, coniugato con metafore svolte in ambiente kitsch, ma un kitsch che non conquista, ma muove al riso o (ahimé più spesso) al tedio. Massacrato (talora con parole e asterischi gentili) da Kezich (che, perfido, cita pure un erroraccio musicale), Morandini, Farinotti e (ça va sans dire) Marco Giusti. Le puttane sono la Gajoni (wow!), la Berté e la Blanc.

Lythops 12/04/11 20:46 - 1019 commenti

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Parabola malconcia sul potere politico-ecclesiastico metaforicamente distrutto da un povero (dal punto di vista finanziario) suonatore di violino. Bevilacqua dirige il film con pochi alti e molti bassi. Come sempre bravo Enzo Cannavale, ma su tutti è da segnalarsi l'ottima prova del gatto Wolfgango Amedeo. Musiche di Ennio Morricone che cerca in ogni modo di dar sostegno ad alcune sequenze (riuscendovi), ma la chiusa finale ("svegliate i vostri cuori addormentati, il Dio dell'amore vi chiama") pare proprio una grossa presa in giro.

Ecc.danilo 22/05/14 19:21 - 18 commenti

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Commedia di altissimo livello in cui lo scrittore Bevilacqua dà vita alla figura di un buffone molto riflessivo, con una natura diversa, che non ha nulla da perdere e quindi nulla da chiedere. Interpretato da Manfredi magistralmente. Disseminati qua e là irtuosismi di scrittura, cenni storici sulle divinità e dibattiti che portano riflessioni sulla vita, sulla guerra, sul'anima, la religione.

Schramm 23/06/16 11:23 - 3495 commenti

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Se per fare il tavolo ci vuole il legno e per avere il legno ci vuole l’albero, diremo con parziale tema di smentita che Bevilacqua ha introiettato metà corredo genetico di Salò e metà l’ha data in eredità a d’Agostino. L’apparato cromosomico c’è tutto: la fotosintesi Sesso-Potere, il piacere del male quale griglia di controllo, l’anarchia organizzata della legge diseguale per tutti. Lo si indori di dialoghi che colpiscono come sassaiole palestinesi, dipinti e danze della mdp e del montaggio da deliquio e acting da far impazzire l’estasiometro, con Nino ruggente re della foresta più che mai.
MEMORABILE: In sottofinale, il concistorio farsesco col clero. Vale da solo il film.

Alexpi94 29/04/18 23:14 - 186 commenti

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Strana commedia agrodolce (con diversi risvolti drammatici) che può contare sulla bravura degli ottimi protagonisti (superba la Melato, bravo Manfredi, un po' sopra le righe Wallach), ma tutto ciò non basta a risollevare le sorti di un prodotto eccessivamente lento (che viene subito a noia). Peccato, perché l'idea di partenza non era affatto malvagia e lo scontro sociale tra ex marito e nuovo consorte (in grana) poteva riservare interessanti sorprese. Piacevole la colonna sonora di Morricone.
MEMORABILE: La scena finale in chiesa con protagonista la Melato; Il suadente trio Berté-Gajoni-Blanc.

Daniela 9/10/20 07:32 - 12699 commenti

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Un ricco protervo, nostalgico fascista, porta via moglie e figli ad un mite musicista e riesce a far annullare il matrimonio ma... Forse funziona sulla pagina questo apologo grottesco sulla complementarietà tra re e buffone, ma sullo schermo risulta pesante, privo di finezza, mal servito dagli interpreti: macchiettistico Wallace, sottotono Manfredi che pure aveva collaborato alla sceneggiatura, algida e quasi imbalsamata Melato costretta ad interpretare un personaggio dal comportamento assurdo. Cosa salvare? Qualche volto tra i caratteristi di contorno, un bel micione e poco altro.

Pessoa 24/11/22 20:50 - 2476 commenti

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Bevilacqua tenta di portare sullo schermo il grottesco della sua illustre penna ma, mentre si nota l'apprezzabile livello di scrittura, si deve purtroppo rimarcare l'inerzia di un prodotto che non riesce a "bucare lo schermo". Il ridondante Wallach e il misurato Manfredi, due fuoriclasse, recitano su due registri diversi e si incontrano male, tanto che alla fine la migliore del cast è la Melato, meravigliosa, una delle più grandi attrici del nostro cinema. Una visione complessa, non priva di momenti cinematograficamente molto alti, però a tratti discontinua e leziosa. Ma non inutile!
MEMORABILE: Il dialogo fra Manfredi e Maffioli durante il primo colloquio alla Sacra Rota.

Alberto Bevilacqua HA DIRETTO ANCHE...

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  • Curiosità Fedemelis • 2/04/13 14:24
    Fotocopista - 2140 interventi
    Ecco il "Padre Nostro riadattato" che recita Nino Manfredi mentre porta il "ras" a cavallo per Roma:

    Padre nostro che stavi nei cieli, a spiarmi con Willy, sia santificato il tuo nome e venga il tuo regno al posto di quello di Erode, sempre come dice Willy.

    Sia fatta sta notte la mia volontà, visto che anche la tua, a proposito della bestia che mi trascino (quella di sopra naturalmente).

    So bene che tu odi questa pistola quanto me, ma stavolta aiutami ad usarla, perché non so come si adopera, visto che mi hai fatto in modo che non riesco a capire da che parte si chiude il rubinetto del gas.

    Lascia che io ti rimetta tutti i debiti di questo criminale incosciente, come lui non li ha rimessi a nessuno, tanto meno a me.

    Inducimi nella peggiore delle tentazioni come hai fatto con Caino, Attila e persino con Jack lo squartatore, che questa notte mi sembrano tutti dei bravi ragazzi.
    Ti prego non liberarmi dal male, ma aiutami a liberare questo Ras dallo sterco del mondo che lo riempie dalla testa ai piedi e così sia.

    No, così sia te lo dico dopo.
  • Homevideo Buiomega71 • 9/03/14 16:31
    Consigliere - 26074 interventi
    In dvd per Mustang Entertainment, disponibile dal 03/04/2014

    http://www.amazon.it/Attenti-Al-Buffone-Eli-Wallach/dp/B00IEFX2EY/ref=sr_1_211?s=dvd&ie=UTF8&qid=1394379005&sr=1-211
  • Discussione Pessoa • 24/11/22 21:14
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Questo è il primo soggetto originale che Alberto Bevilacqua scrive direttamente per un suo film. I soggetti dei suoi due precedenti lavori da regista, La califfa e Questa specie d'amore, erano tratti da suoi romanzi già editi.

    Fonte: Wikipedia
  • Discussione Kanon • 24/11/22 21:34
    Fotocopista - 834 interventi
    Sono un po' dubbioso su questa affermazione poiché ho sempre pensato che Bevilacqua lo avesse adattato liberamente dal suo romanzo "l'occhio del gatto" (1968)
    Qui sotto allego la pagina Wiki dove è possibile fare una comparazione.

    https://it.wikipedia.org/wiki/L%27occhio_del_gatto_(romanzo)
    Ultima modifica: 24/11/22 21:35 da Kanon
  • Discussione B. Legnani • 24/11/22 21:59
    Pianificazione e progetti - 14970 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    Questo è il primo soggetto originale che Alberto Bevilacqua scrive direttamente per un suo film. I soggetti dei suoi due precedenti lavori da regista, La califfa e Questa specie d'amore, erano tratti da suoi romanzi già editi.

    Fonte: Wikipedia

    Mai fidarsi solo di Wikipedia.
  • Discussione Zender • 26/11/22 08:14
    Capo scrivano - 47878 interventi
    Sì, preciso anche che non c’è nulla di male a inserire curiosità da Wiki. Poi certo, se qualcuno ne mette qualcuna in dubbio se ne può sempre parlare e approfondire il tema per capire, come in questo caso. Tu che l’hai appena visto che ne pensi, Pessoa, che ne dici della trama del romanzo? È molto simile?
  • Discussione Pessoa • 26/11/22 16:03
    Formatore stagisti - 416 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Sì, preciso anche che non c’è nulla di male a inserire curiosità da Wiki. Poi certo, se qualcuno ne mette qualcuna in dubbio se ne può sempre parlare e approfondire il tema per capire, come in questo caso. Tu che l’hai appena visto che ne pensi, Pessoa, che ne dici della trama del romanzo? È molto simile?
    Premetto che non ho letto il romanzo in questione, ma a guardare la trama il film ed il libro mi sembrano piuttosto diversi. Del resto Bevilacqua quando ha tratto il soggetto da un suo libro ha mantenuto lo stesso titolo, mentre in questo caso non lo cita nemmeno di striscio. Qualche spunto in comune il libro e il film indubbiamente ce l'hanno, ma si tratta solo di spunto, che sono sviuluppati narrativamente in modo molto diverso.

    Ultima modifica: 26/11/22 16:10 da Pessoa
  • Discussione Pessoa • 26/11/22 16:07
    Formatore stagisti - 416 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Pessoa ebbe a dire:
    Questo è il primo soggetto originale che Alberto Bevilacqua scrive direttamente per un suo film. I soggetti dei suoi due precedenti lavori da regista, La califfa e Questa specie d'amore, erano tratti da suoi romanzi già editi.

    Fonte: Wikipedia

    Mai fidarsi solo di Wikipedia.

    Buono, se non dovessimo fidarci di Wikipedia una buona metà (arrotondando per difetto) delle curiosità sul Davinotti sarebbero poco attendibili. Del resto Wikipedia di solito rimanda ad una fonte verificabile, per cui io un po' di credito glielo darei...
  • Discussione Zender • 26/11/22 18:23
    Capo scrivano - 47878 interventi
    Ok grazie, diamola intanto per buona :)
  • Discussione B. Legnani • 27/11/22 11:51
    Pianificazione e progetti - 14970 interventi
    Pessoa ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    Pessoa ebbe a dire:
    Questo è il primo soggetto originale che Alberto Bevilacqua scrive direttamente per un suo film. I soggetti dei suoi due precedenti lavori da regista, La califfa e Questa specie d'amore, erano tratti da suoi romanzi già editi.

    Fonte: Wikipedia

    Mai fidarsi solo di Wikipedia.

    Buono, se non dovessimo fidarci di Wikipedia una buona metà (arrotondando per difetto) delle curiosità sul Davinotti sarebbero poco attendibili. Del resto Wikipedia di solito rimanda ad una fonte verificabile, per cui io un po' di credito glielo darei...

    Certamente. Difatti ho scritto “solo”.