Angoscia - Film (1944)

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Un ottimo thriller d'epoca, in cui la componente psicologica è fondamentale e affidata alle risorse recitative di una Ingrid Bergman in gran forma (premiata infatti con l'Oscar). A un inizio un po' stentato, a una storia che non decolla perché troppo impastata nel melodramma con Charles Boyer e la Bergman che risultano entrambi parecchio antipatici (lui per il sordido atteggiamento ipocrita, lei per il lagnoso e sterile vittimismo), corrisponde una parte centrale in cui finalmente ogni sguardo, frase, parola si carica di significati, nella quale l'isolazionismo forzato a cui è costretta la Bergman dal marito raggiunge un clima di suspense destinato a crescere col...Leggi tutto passare dei minuti. La mente di lei è continuamente devastata dai sospetti di essere pazza, incapace di ricordare cose fatte pochi minuti prima; e anche Hitchcock si accorgerà di quanto la Bergman sia dotata per il ruolo di vittima ignara, visto che appena due anni dopo la chiamerà per fargli interpretare il suo celebre NOTORIOUS regalandole un ruolo molto simile e sostituendo il buon Joseph Cotten con l’ancora più adatto Cary Grant. Qui in GASLIGHT, già remake di un film precedente di soli quattro anni, il regista George Cukor non sa usare la suspense come Hitchcock (pur dimostrando di conoscerne bene i meccanismi) e gioca le sue carte sull'atmosfera claustrofobica, esaltata da scenografie d’interni eccezionali (meritatamente premiate con l'Oscar) e sul finale tipicamente giallo, davvero ben congegnato. Quindi un film che parte in sordina per migliorare sempre più, forse a tratti un po' ripetitivo (l’idea di base in fondo è semplice e Cukor la prolunga per l'intera durata o quasi) ma capace in ogni caso di generare interesse e di avvince.

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Galbo 25/10/08 05:58 - 12402 commenti

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Diretto dal grande George Cukor, è un melodramma psicologico, la cui sceneggiatura compie un encomiabile lavoro di caratterizzazione dei personaggi e svolge un riuscito tema sulla manipolazione delle persone come dimostrato dai due protagonisti del film. È proprio la recitazione del cast l'elemento migliore dell'opera, contraddistinta da una magistrale prova della Bergman che vinse meritatamente un Oscar per questo ruolo.

Pigro 26/10/08 09:16 - 9677 commenti

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Lei crede di diventare pazza, ma è il marito che sta tramando qualcosa per soggiogarla. Una trama vagamente hitchcockiana che anziché divertirsi col meccanismo diabolico (come avrebbe fatto Hitch) si addentra nei sentimenti femminili tra fragilità e inattesa energia, come invece sa fare - e bene - Cukor. Tutto si gioca nella squilibrata relazione tra vittima inconsapevole e carnefice segreto in una casa traboccante di orpelli soffocanti. Grandissima Bergman, efficace Boyer, e c'è pure una splendida Lansbury al suo debutto assoluto.

Daniela 9/03/09 17:19 - 12673 commenti

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Remake di uno sconosciuto film inglese, un thriller vecchio stile che, dopo un inizio stentato, acquista forza nella descrizione del diabolico piano dell'uomo per far passare la moglie per pazza, grazie all'interpretazione della Bergman, vittima di palpabile fragilità e soprattutto di Charles Boyer, seduttivo mascalzone. I suoi allusivi colloqui con la serva (l'ottima Lansbury), il modo subdolo in cui porta sull'orlo della disperazione la moglie, fanno venire voglia di entrare nel film e tirargli un calcio nei cosiddetti. Odiosamente bravo.
MEMORABILE: La faccenda del gioiello "smarrito"; Le luci che si smorzano ogni sera alla stessa ora; L'ultimo colloquio di Boyer con la moglie.

Cotola 8/03/09 02:13 - 9061 commenti

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Straordinario dramma psicologico, più che venato di thriller, diretto dal grande Cukor e che deve la sua riuscita non solo ad una sceneggiatura davvero riuscita nel delineare a fondo i caratteri dei vari personaggi, ma soprattutto ad una prova degli attori davvero eccezionale. La tensione cresce sempre più col passare del tempo ed anche il finale tiene egregiamente. Bella, suggestiva ed efficace anche la fotografia In pratica un film da non mancare anche se chi si attende un thriller moderno ne resterà deluso.

Undying 11/10/09 05:54 - 3807 commenti

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Straordinario apologo della manipolazione mentale avanzata con menzogne, bugie e falsi indizi, qua perseguita da un personaggio losco e (forse) sadico che copre, dietro una motivazione fintamente di comodo, finalità maligne, ludicamente rincorse. La Bergman, vittima sacrificale, è adatta al ruolo e si cala con impressionante immedesimazione nel personaggio, tratteggiato con raffinata cura formale in sceneggiatura e nobilitato da una regia magistrale, in grado di valorizzare, con un nebuloso bianco & nero, una storia in bilico tra gotico e melodramma.

Capannelle 28/12/09 10:06 - 4413 commenti

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Giallo psicologico che vive soprattutto dell'interpretazione dei due protagonisti e del loro rapporto tra l'essere subdolo di lui e la sudditanza/fragilità di lei. Ottima e funzionale l'atmosfera claustrofobica dovuta all'interno della casa e alla gabbia da lui abilmente costruita. In alcuni passaggi appare un po' semplicistico ma rimane un notevole lavoro. Peccato per la scelta del titolo italiano, è vero che tradurre "Gaslight" non rende, ma qualcosa di meno generico...

Stefania 24/09/10 01:31 - 1599 commenti

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Qui non ci si balocca col mistero, come nei classici thriller, non si gioca a rimpiattino: questo è un gioco più crudele, Boyer è un lupo cattivo, la Bergman dai grandi occhi smarriti è una cerbiatta braccata in ogni stanza di quella casa che diventa sempre più una prigione... l'identificazione con la vittima è completa! Claustrofobico e vagamente gotico nell'ambientazione, angoscioso nel rappresentare il sadismo di una mente contorta, l'impotenza di una personalità fragile, la morsa implacabile di un perfido inganno. E il finale è da brivido!

Homesick 6/01/13 17:53 - 5737 commenti

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Quando l’impianto thriller è supportato da una solida base psicologica si raggiungono risultati elevati. Lasciando poche sorprese sullo scioglimento del mistero, la sceneggiatura si concentra sul rapporto di coppia fra seduzione e macchinazione, penetrando sempre più i due personaggi in un crescendo drammatico sino all’acme finale. La Bergman offre qui una delle sue prove migliori, accompagnata dal diabolico Boyer e dal placido indagatore Cotten. Coronano il tutto l’atmosfera gotica e nebbiosa e un’aleggiante follia che portano Cukor ad assidersi meritatamente accanto all’Hitchcock di Rebecca.
MEMORABILE: Il giuramento sulla Bibbia; la Bergman che, prima creduta pazza, finge di non sapere che quello che ha tra le mani sia un coltello.

Samdalmas 20/10/15 13:45 - 302 commenti

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Thriller psicologico del grande George Cukor in cui Paula (Ingrid Bergman) torna a vivere nella casa della zia, famosa cantante lirica, uccisa alcuni anni prima. La regia scava abilmente nei meandri della psiche grazie ad attori perfetti tra i quali una esordiente Angela Lansbury nei panni della sfacciata cameriera. La Bergman vinse giustamente l'Oscar per la sua intensa interpretazione.
MEMORABILE: La luce delle lampade a gas che si abbassa.

Fabbiu 25/04/16 10:56 - 2148 commenti

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Thriller psicologico che prende spunto da un'opera teatrale anni 30 e da un'adattamento cinematografico di cui è una sorta di remake. Caratterizzazione raffinata in modo eccessivo ma tipicamente melodrammatica; tratta il tema della violenza psicologica in una storia ambientata tra la borghesia della Londra Vittoriana rappresentata perlopiù in scene interne. Le interpretazioni dei due protagonisti sono storicamente celebri, il ritmo di narrazione interessante per come scandisce la trappola instaurata dall'odioso personaggio.

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Myvincent 5/12/16 21:56 - 3747 commenti

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Un misterioso delitto resta insoluto per dieci anni, fino a quando non si ritorna sulla scena del misfatto per rovistare tra vecchi ricordi. Trattasi di un giallo in odore di Hitchcock con una Ingrid Bergman nell'usuale ruolo di debole donna a cui si vuole affibbiare l'etichetta di pazza senza via di scampo. Personaggi un po' stereotipati e molti elementi francamente già "sentiti". Comunque di apprezzabile eleganza.

Belfagor 25/12/16 18:28 - 2690 commenti

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Una giovane cantante teme di star perdendo la ragione, ignara di essere vittima delle diaboliche macchinazioni del suo novello sposo. Su questo mistero tutto sommato semplice Cukor costruisce un raffinato dramma psicologico, trasformando le eleganti scenografie in trappole per la mente. Ottimo il lavoro del cast a partire dalla coppia di protagonisti: una vulnerabile Bergman (che vinse un Oscar per questo ruolo) e un perfido Boyer. Debutto sul grande schermo per la Lansbury, già notevole nel ruolo di ambigua ragazza di servizio.
MEMORABILE: Le lampade a gas che si spengono ogni sera alla stessa ora; L'ultimo confronto tra Paula e Gregory.

J.d.s. 27/06/17 18:23 - 20 commenti

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Un omicidio, la fuga in Italia, il ritorno sul luogo del delitto. E poi la lenta discesa nell'inferno della pazzia, fra atmosfere e immagini che fanno ricordare il miglior cinema espressionista. Interpreti impeccabili, ognuno calato a pennello nel proprio ruolo (il manipolatore, il salvatore, la vicina impicciona, la governante frivola, la vittima sacrificale). Nel ruolo appunto di vittima la Bergman è perfetta, con le ansie, le frustrazioni, le insicurezze.
MEMORABILE: Il secondo guanto.

Von Leppe 21/04/20 19:03 - 1262 commenti

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Ottime interpretazioni: Ingrid Bergman nella parte della vittima nevrotica, Charles Boyer ambiguo fin dall'inizio, Angela Lansbury servetta maligna e Joseph Cotten nel ruolo del buono. Notevoli pure le ambientazioni: la villa sul Lago di Como e l'opprimente casa londinese. Il meccanismo della trama è stato più volte portato sullo schermo (questo è un remake), soprattutto in seguito. Il film è ben diretto e ci sono idee veramente riuscite, tra cui le luci dei lumi a gas che si abbassano (come recita il bel titolo originale).
MEMORABILE: Paula che prova soggezione verso la sua cameriera.

Anthonyvm 16/06/20 17:22 - 5714 commenti

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Notevole dramma psicologico con punte gotiche, quasi in stile Rebecca, che avrà una certa influenza su tanti thriller complottistici delle dacadi successive. Colpisce la fredda crudeltà del manipolatore Boyer, i cui sguardi spietati rubano la scena persino alla fragile Bergman. Le ottime scenografie, fra interni claustrofobici ed esterni brumosi di indiscutibile fascino, fanno da sfondo a un incubo paranoico che, pur con un plot non sempre impeccabile (moventi romanzeschi, colpi di scena limitati, l'anti-climax finale), sa ancora oggi catturare emotivamente il pubblico. Da vedere.
MEMORABILE: L'arrivo nella casa vuota; Il quadro nascosto; La scenata della Bergman indotta da Boyer durante il concerto di piano; Una giovanissima Lansbury.

Nicola81 17/07/20 15:44 - 2863 commenti

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Thriller psicologico che ha fatto epoca e che pur non riservando particolari sorprese a livello di trama (il gioco è abbastanza chiaro fin dall'inizio) risulta ancora oggi estremamente godibile grazie all'elegantissima confezione (giustamente premiate con l'Oscar le scenografie), all'atmosfera di tensione che riesce a creare e all'ottimo cast con Boyer diabolico manipolatore, una splendida Bergman (anche per lei Oscar meritato) e a fare da supporto Cotten poliziotto e l'esordiente Angela Lansbury, che prima di spopolare come Signora in giallo non disdegnava personaggi antipatici.  

Xamini 15/08/20 12:02 - 1254 commenti

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Se "gaslighting" iniziò a essere utilizzato in medicina per denotare la manipolazione psicologica una ragione c'è. Quest'opera è esemplare in molti aspetti: nel ritmo, nell'uso del bianco e nero, nella scrittura ma soprattutto nella recitazione dei due protagonisti, una Bergman talora apatica, tal'altra ossessionata, sull'orlo della disperazione, condotta ivi da un Boyer cui basta spostare un sopracciglio per scivolare da uno sguardo seducente a uno minaccioso, da una condotta allusiva a una ossessiva, per un andirivieni che avrebbe fatto meritare l'Oscar anche a lui.
MEMORABILE: Il movimento di sguardi al ricevimento.

Siska80 27/08/20 20:14 - 3815 commenti

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Belli i costumi, la fotografia, l'atmosfera carica di mistero; deliziosa la Bergman (almeno quanto risulta odioso Boyer in un personaggio tanto spregevole) e buono il restante cast. La vera pecca è il movente dell'omicidio della cantante, oltre al fatto che il colpevole lo si intuisce dal primo momento, senza nemmeno un colpo di scena capace di rendere l'intreccio veramente interessante.
MEMORABILE: Il nascondiglio dei gioielli.

Fedeerra 29/12/20 05:50 - 770 commenti

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Sospeso tra melodramma psicologico e thriller gotico, il film di Cukor è un fantastico affresco sui giochi di potere e la manipolazione sentimentale. Oniriche le scenografie di Gibbons, nebbiosa la fotografia di Ruttenberg e straordinari gli interpreti. Fra tutti svettano i ruoli femminili: la svenevole Lansbury (al suo debutto) e la tormenta Bergman (che per questo ruolo vinse un meritatissimo Oscar). Splendido.

Teddy 17/02/22 18:04 - 836 commenti

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Un microcosmo di malcelate identità, di segreti, di grovigli mentali, il film di Cukor è si tutto questo ma è anche, e soprattutto, un horror psicologico travestito da melodramma. La piccola magione in cui è girato possiede l’eterno fascino della decadenza ed è tra i miracoli scenografici più dark della storia del cinema. Grandissima interpretazione della Bergman, giovane dama vittoriana atterrita dalle oscure ombre della psiche.

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  • Curiosità Undying • 30/09/09 00:06
    Risorse umane - 7574 interventi
    Hanno scritto...

    "(...)
    In Angoscia il sadismo si esercita in modo raffinato, e sevizia non il corpo ma la mente della vittima.
    Troppo esigua e non abbastanza motivata è la giustificazione della distruzione psichica che il protagonista opera con intelligente astuzia ai danni della moglie, perché ci si liberi del ragionevole sospetto che il criminale vi sia spinto da un intimo godimento più che dalla necessità di sbarazzarsi dell'incomoda consorte."

    Gian Piero Brega, in Film, 1963
  • Curiosità Ciavazzaro • 27/11/09 11:56
    Scrivano - 5591 interventi
    Irene Dunne e Hedy Lamarr rifiutarono entrambe
    il ruolo di Paula.

    Fonte:Imdb
  • Homevideo Buiomega71 • 9/02/15 17:27
    Consigliere - 26030 interventi
    In dvd per Sinister, disponibile dal 24/03/2015

    http://www.kultvideo.com/DVD.aspx/23267-DVD-Angoscia-2-DVD-24-03-Gaslight?__lang=it-IT
  • Homevideo Xtron • 14/07/16 21:34
    Servizio caffè - 2151 interventi
    Ecco il dvd SINISTER (2 dischi)

    Audio italiano e inglese
    Sottotitoli in italiano
    Formato video fullscreen
    Durata 1h48m55s
    Extra: "Riflessioni su Gaslight", film Gaslight del 1940 in inglese sottotitolato in italiano.

    immagine a 14:22

    Ultima modifica: 17/11/16 21:49 da Xtron
  • Curiosità Siska80 • 31/08/20 12:16
    Comunicazione esterna - 675 interventi
    Dal titolo originale Gaslight deriva l'espressione "Gaslighting" che indica una forma di violenza psicologica attraverso cui la vittima viene indotta a dubitare della sua percezione della realtà. Tale violenza può consistere in manovre esteriori (come il nascondere o spostare oggetti) o psicologiche. Così facendo il carnefice fa credere alla vittima di essere colpevole dei maltrattamenti subiti ma mostrandosi contemporaneamente compassionevole. Dal 2020 tale manipolazione viene definita "abuso psicologico".

    Fonte: Imdb
  • Curiosità Caesars • 22/01/21 14:29
    Scrivano - 16812 interventi
    Quando la MGM girò questo film, lo studio cercò di distruggere tutte le copie della pellicola originaria (di quattro anni precedente). Fortunatamente alcune copie vennero salvate (pare che il regista del film Thorold Dickinson sia riuscito a stamparne di nascosto una copia, prima che il negativo andasse perduto).

    Fonte: Imdb
  • Homevideo Buiomega71 • 26/07/21 14:09
    Consigliere - 26030 interventi
    In blu ray per A & R Productions, disponibile dal 20/08/2021