An inspector calls - Film (1954)

An inspector calls
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Titolo originale: An Inspector Calls
Anno: 1954
Genere: poliziesco (bianco e nero)
Note: Trasposizione del dramma teatrale Un ispettore in casa Birling (An Inspector Calls) del britannico John Boynton Priestley, andata in scena per la prima volta a Mosca nel 1945.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/09/21 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 5/09/21 12:20 - 12699 commenti

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Mentre sta festeggiando il fidanzamento della figlia maggiore, una famiglia altolocata riceve la visita di un ispettore di Scotland Yard  sta indagando sul presunto suicidio di una ragazza... Da una pièce di successo, una trasposizione che ne mantiene l'unità di tempo e di luogo, ricorrendo a flashback per ricostruire gli antecedenti della vicenda, cartina di tornasole della protervia e dell'ipocrisia della classe dominante. La perfezione degli incastri può apparire artificiosa ma è resa godibile dalle buone interpretazioni, tra cui spicca per classe e ironia Sim. Bello l'epilogo.

Pigro 20/09/21 14:38 - 9708 commenti

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Anche se si sentono assolti, sono tutti coinvolti... Un’agiata famiglia borghese messa di fronte alla morte di una ragazza proletaria e alla virtuale colpevolezza di ciascuno, nella bella opera teatrale di Bentley che è un’accusa civile e politica dalle nuance filosofiche e spirituali. La prevedibilità (peraltro denunciata da un personaggio) ha il tono dell’inesorabilità, e si insinua a far emergere il reticolato di relazioni sociali che crea dipendenza e dunque responsabilità. Molto godibile anche oggi e, mutatis mutandis, spietatamente attuale.

Cotola 19/01/22 22:01 - 9083 commenti

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L'inaspettato, inopinato arrivo di un ispettore rovina la festa di fidanzamento di una famiglia: ma perché è lì? Non è difficile capirlo, eppure la sceneggiatura riesce nell'impresa di rendere avvincente ciò che dovrebbe essere prevedibile. Buoni i ritmi e la capacità di coinvolgimento, nonostante l'ampio uso di flashback, a volte anche lunghi. Gustosamente sferzante, ma mai moraleggiante, nei confronti dell'ipocrisia alto-borghese. Essenziale ma funzionale la regia, buono il cast. Notevoli gli ultimi minuti, bello e spiazzante l'epilogo.

Kinodrop 19/01/23 19:02 - 2979 commenti

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L'arroganza e l'albagia di una famiglia della classe sociale dominante, apparentemente al riparo da ogni macchia, viene messa in forse da un ispettore che chiama tutti i componenti in causa in relazione alla morte di una povera ragazza che tutti a vario titolo hanno conosciuto. L'origine teatrale circola palese in ogni fotogramma, ed è questo il punto di forza di una narrazione che si completa con flashback esplicativi ma perfettamente congrui con il senso di suspense che non viene mai meno. Nonostante "l'età" il film conserva l'impronta di un messaggio importante e ancora attuale.

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