Un "ménage à trois" delicato per niente pesante, ben sottolineato da musiche (di Piero Piccioni), inquadrature e dialoghi brillanti cercando di osare il massimo consentito. Ottimi gli attori, in particolare la povera "Anna Maria Pierangeli". Un buon film di un regista con almeno due film da riscoprire.
Nel 1969 gli schermi italici pullulavano di torbide e contorte vicende di ménage à trois. Fra queste, spicca questo poco noto e per nulla disprezzabile lavoro di Enzo Battaglia, che è anche una delle ultime apparizioni della sfortunata Anna Maria Pierangeli. Fatta la tara sull'inattendibilità di molti snodi psicologici, il film è condotto con mano sicura, ben fotografato e ottimamente assecondato dal terzetto di interpreti. Decisamente audace per i tempi, anche se la scena clou è ridotta al minimo dai tagli, quantomeno nella copia visionata.
MEMORABILE: Le improbabili acconciature sfoggiate dalla Pierangeli.
Quella della Descombes, di arrivare a un amore a tre per affrancarsi da tutte le paranoie possessive sul marito, è una tattica troppo cervellotica e macchinosa, che oltre a rallentare il film non mi ha convinto per niente: per me è autolesionismo puro! Paradossalmente la Pierangeli da vittima che era ne esce vincitrice e si concede il giusto alleggerimento da un altro amore, da molto tempo troppo perfetto al punto da diventare prevedibile e scontato. Il film è originale e assolutamente da vedere, ma è anche un po' pesantino...
MEMORABILE: Indimenticabili l'inquadratura e l'espressione della Pierangeli in auto dopo aver ceduto alla tentazione...
La rarefatta fotografia, tra le cose più suggestive del film, incornicia una storia di uno (stra)ordinario legame a tre. Diretto senza tentennamenti e senza inseguire lo scontato scandalo (non dimentichiamoci che il film è stato realizzato sul finire degli anni '60 e probabilmente per il tema trattato relegato nell'oblio), si concentra sulla psicologia dei personaggi. Interpreti sofferti e calati nei personaggi, resa visiva suggestiva.
Ennesimo dramma erotico post-sessantottino con al centro della vicenda una giovane coppia in crisi in trasferta olandese (presso una cugina di lei). Finirà in threesome (morboso)! Tematica alquanto scabrosa per l'epoca, ma a oggi il film risulta alquanto noioso e tirato per le lunghe. Vanno menzionate le belle musiche di Piccioni, le validissime interpretazioni (nonché i bei nudi delle due protagoniste) e un livello estetico davvero niente male. Si può guardare (pur con qualche sbadiglio).
MEMORABILE: I due coniugi (nudi) che invitano la cugina a far parte del loro amplesso.
Anna Maria Perego HA RECITATO ANCHE IN...
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Film girato a Rotterdam ben scritto e recitato, ottima la colonna sonora di Piero Piccioni, in cui è presente il brano "Dea Di un Sogno", già utilizzato in altra pellicola.
Esistono due versioni, una inglese ed una italiana, con significative differenze di testi e scene.