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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Fernando Cerchio, regista di peplum (un genere all'epoca sulla cresta dell'onda) ne dirige una buffa parodia affidandosi all'estro del duo Totò/Nino Taranto (rispettivamente, nel film, Totonkamen e Tarantenkamen) e facendo sfavillare kitchissime scenografie di cartapesta in un tripudio di colori sgargianti (e dune disegnate che riempiono gli sfondi dei teatri di posa dove vengono girati gran parte degli “esterni”). Un trionfo del cattivo gusto, si direbbe, e in effetti la sceneggiatura offre una comicità di rara grossolaneria, proponendo gag e battute elementari, prive dello spessore minimo richiesto anche a un film di Totò. Eppure, nonostante tutto, il duo protagonista sa regalarci momenti anche...Leggi tutto esilaranti, che confermano Nino Taranto tra le più valide e incisive spalle di Totò. Tutta la parte centrale nella “casa” del Faraone (Nerio Bernardi), dove i regnanti cercano di capire se davvero Totonkamen può essere - come si spaccia - il figlio del Dio Amon, è un lungo botta e risposta tra i due truffatori con punte di divertimento assicurato (vedi la discesa nel cunicolo segreto, la finta malattia e le mille scuse per sottrarsi alla battaglia contro Maciste). Peccato invece per un lungo finale altamente deludente, in cui le scene di guerra nel deserto e il corpo a corpo conclusivo sono chiaramente in debito d’ossigeno, prolungate fastidiosamente nel tentativo di dare una spettacolarità che proprio non arriva. Comunque, se volete seguire il Totò più spensierato e dismpegnato, quello al quale viene richiesto di improvvisare (con un'ottima spalla) per salvare un copione indifendibile (quando i due non sono in scena il film crolla), TOTO’ CONTRO MACISTE è qui per voi.

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Undying 15/09/07 00:29 - 3807 commenti

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Spesso i film con protagonista il grande comico partenopeo erano strutturati su deboli sceneggiature, sviluppate come "parodie" di più celebri titoli (quello che accadrà a Franco e Ciccio). C'è però da dire che, in questo caso, la penna di Corbucci e di Ugo Liberatore (il regista di Nero Veneziano!) traccia dialoghi memorabili inseriti nel contesto surreale/mitologico (Totokamen in risposta ad una domanda sulla sua agilità, dopo lo scontro/fuga con Maciste: "Giovanotto... è il coraggio della paura! "). Comicità grottesca ma efficace.
MEMORABILE: i salti in alto di Totokamen per sfuggire al poderoso Maciste.

Soga 8/07/09 23:12 - 125 commenti

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È difficile giudicare un film di questo tipo perché, mentre dal punto di vista della realizzazione è terribilmente scadente, con le sue scenografie pacchiane, la recitazione floscia e i dialoghi da sottosviluppati, dal punto di vista della pura godibilità la presenza di Totò sopperisce a tutte queste lacune e permette alla pellicola di diventare divertente; o forse, proprio il contrasto tra la grandezza di Totò e la spaventosa povertà di tutto il resto garantisce quel clima di serena e imbelle trascuratezza che fa sorgere spontanea la risata.

Enricottta 18/11/09 16:09 - 506 commenti

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Si fece di necessità virtù? O scengrafie, dialoghi, fotografia, regia furono congegnati ad arte per ottenere un piccolo gioiellino di comicità? Il grande Totò non è solo sul luogo del "delitto" e non è accusabile di lesa maestà, visti i volgarissimi peplum che voleva parodiare. Sembra stanco a volte il principe, eppure il suo bagaglio di battute i suoi primi piani, il suo lavorare senza sovrapporsi alla "spalla" forse più adatta a lui, Taranto (era anche lui del quartiere Sanità) sono "spaventosamente" comici. Tebani di Tebe...

Lovejoy 17/08/10 18:42 - 1823 commenti

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Tralasciando qualunque commento sulla pochezza di scrittura e di regia del film, è da notare come il fenomenale Totò sfoderi una delle sue performance più brillanti di quel periodo. Battute, lazzi e giochi di parole si sprecano e il duetto con l'altro grande (Nino Taranto) vale da solo la visione.
MEMORABILE: "Elena di Troia... Troia... Troia: questo nome non mi è nuovo"; "Egizio, ti sei messo la corazza? Allora sei pronto?" "Signori, in corazza!";

R.f.e. 15/08/10 10:11 - 816 commenti

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Non poteva sfuggire a Totò la parodia del genere "peplum" et voilà questo filmetto di Cerchio, il primo in Eastmancolor girato dal principe dopo un intervallo di soli film in bianco & nero durato sette anni (l'ultimo a colori, in Ferraniacolor, era stato Totò all'inferno del 1954). Classico esempio di lavoro mediocremente progettato ma parzialmente "salvato" dalla vis comica di Totò (quì ben supportato da Nino Taranto) regalandoci anche alcune gag da antologia.
MEMORABILE: Il discorso ai Tebani; Totò-kamen che spiega ai medici egiziani dove gli fa male e Taranten-kamen che descrive l'operazione chirurgica da praticare.

Homesick 17/08/10 17:19 - 5737 commenti

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Modesta parodia del genere peplum, la cui unica ragion d’essere risiede nella coppia Totò-Nino Taranto: quando infatti i due non sono di scena a prodigarsi in divertenti gag – la presentazione alla corte del faraone, l’arringa ai Tebani o la sfida contro Maciste - il film si paralizza in banalità, fiacchezza e monotonia. L’enorme culturista-nuotatore-wrestler Samson Burke – futuro Polifemo nell’Odissea televisiva – presta volto e muscoli all’eroe dannunziano, qui trasformato da un maleficio in energumeno arrogante e spaccatutto.

Caesars 21/02/11 09:34 - 3772 commenti

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Totò questa volta è alle prese con la parodia del peplum, genere di gran moda negli anni '60. La sceneggiatura è di una pochezza indescrivibile e solo la presenza del grande attore napoletano e della sua spalla Nino Taranto riesce a rendere sopportabile la visione della pellicola. Le cose migliori, ovviamente, sono gli scambi di batture tra i due protagonisti, ma quello che sta attorno è francamente trascurabile. Purtroppo la qualità media dei film di Totò era questa, ben inferiore alle sue grandi possibilità attoriali.

Galbo 20/04/11 05:54 - 12372 commenti

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Totokamen e Tarantenkemen si esibiscono come giocolieri nelle taverne dell'antico Egitto. E'lo spunto di questa parodia del genere peplum, interpretata dalla coppia Totò-Nino Taranto, diretti da Fernando Cerchio su sceneggiatura di Corbucci. Qualche buona (e anche ottima) gag ma il contesto parla di un'opera alquanto "raffazzonata" sia dal punto di vista della scrittura che dell'impianto generale (scene, costumi e quant'altro) valida solo per gli inguaribili estimatori del principe De Curtis.

Pigro 18/04/11 10:48 - 9623 commenti

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Stavolta Totò è campione controvoglia contro il rivoltoso Maciste sullo sfondo dell'antico Egitto. Alcune battute ben piazzate e i soliti gustosi duetti con Nino Taranto danno il sale a una storia sciapa e a un film mediocre, ancorché con qualche pretesa spettacolare come parodia del peplum. Ma anziché la spettacolarità, l'ultimo quarto d'ora di battaglia e duello è insopportabilmente estenuante e poco divertente, bruciando ogni residuo (raro) sorriso dell'ora precedente. Da vedere solo se in astinenza da Totò...

Graf 13/04/12 03:14 - 708 commenti

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E’ un mistero pretendere di parodiare il genere mitologico, allora molto inflazionato, con una baggianata del genere che, al massimo, mette in ridicolo se stessa. Fernando Cerchio, con questo film, si segnala come uno dei peggiori registi di Totò. La trama è una pura ipotesi, la regia è grezza, la messinscena miseranda, lo sforzo produttivo sfiora la taccagneria; meno male che c’è Totokamen che riesce a tenere in piedi la baracca anche aggrappandosi ad un repertorio stravecchio che torna alla comicità primitiva fatta di mosse, smorfie e gesti da marionetta.
MEMORABILE: Il discorso che Totokamen rivolge all'esercito é una furbissima presa in giro dei discorsi di Mussolini tenuti dal balcone di piazza Venezia.

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Cloack 77 12/09/12 14:09 - 547 commenti

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Gag travolgenti del Principe incorniciate in una storia inutile che spinge lo spettatore ad una fame cronica verso il protagonista e al fastidio per gli intermezzi tra una scenetta e l'altra. Con Totò questa volta vi è Nino Taranto, che non fa rimpiangere Peppino de Filippo, anzi; la fase preparatoria alla spedizione contro Maciste o l'arringa finale sono perle di una comicità unica.

Rigoletto 25/09/12 12:25 - 1785 commenti

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Tralasciando il fatto che non è accostabile ai migliori film di Totò (specie quelli dal risvolto drammatico o introspettivo), resta comunque vedibile senza rimpianti. Il tono leggero della pellicola permette al collaudatissimo duo Totò/Taranto di reggere la scena anche nei punti morti (e ce ne sono!), merito indiscutibile; e dato che i due monopolizzano la scena con la solita maestria, poco si può aggiungere riguardo al cast. Prestazioni non giudicabili tranne per l'ottimo Nerio Bernardi e la bellissima Nadine Sanders. **1/2
MEMORABILE: Il Faraone: "Totokamen, sei un pusillanime!" Totokamen: "Badi come parla.... L'anima puzzerà a Lei, io non sono un puzza d'anima!".

Minitina80 12/04/15 08:53 - 2976 commenti

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Simpatica parodia che tocca il peplum e che vede Totò alle prese con Maciste. Quando è in scena si ride, mentre là dove manca il film crolla inesorabilmente. Fortunatamente qui prevalgono le prime e si ride alle tante macchiette inventate dal comico napoletano; merito va dato anche a Nino Taranto, tra le spalle più incisive e di spessore che l'attore abbia mai avuto. Peccato per il finale, noiosetto e tirato troppo per le lunghe.

B. Legnani 12/07/15 16:49 - 5519 commenti

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Brutto film di Totò, per colpa di una sceneggiatura mediocre, di trovate lessicali quasi mai all'altezza del Principe, da lungaggini fastidiose (si pensi alla simulazione dell'operazione chirurgica), da spudorati inserimenti di scene di massa prese da altre pellicole. Ne esce uma pellicola fiacchissima, con troppi momenti di stanca.

Belfagor 25/07/15 19:02 - 2689 commenti

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Parodia del genere peplum che vede Totò e Nino Taranto nel ruolo di due giocolieri chiamati dal faraone ad affrontare Maciste in seguito all'inevitabile quid pro quo. In sé il film è piuttosto debole e si affida principalmente agli scambi di battute fra i due protagonisti per strappare delle risate, mentre il resto è raffazzonato e con un ritmo decisamente fiacco. La presenza del Principe, in ogni caso, assicura la sufficienza.

Smoker85 8/03/17 12:17 - 487 commenti

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Primo di un'altalenante trilogia parodistica diretta da Cerchio con Totò protagonista, è sicuramente il più riuscito. Merito di una trama più semplice, messa docilmente al servizio di Totò e della presenza di un partner (perché parlare di spalla sarebbe riduttivo) brillante come Nino Taranto. Il cast funziona benissimo, anche il bisteccone Burke riesce a essere ridicolo al punto giusto. Battute e gag si susseguono, senza lasciar mai annoiare lo spettatore. Gustoso.
MEMORABILE: Totò che dimostra al (solito) Pavese di essere pure lui un "urlatore"; Il discorso per incitare i tebani; L'inverosimile lotta finale con Maciste.

Pessoa 23/08/17 20:04 - 2476 commenti

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Puntuale parodia del peplum di Cerchio (il regista con cui l'astro di Totò ha brillato meno), si distingue per una storia inconcludente e uno script particolarmente piatto che sfiora a più riprese la noia. Gli stessi due protagonisti, grandi amici ed esimi improvvisatori, sono spesso costretti ad attingere nell'infinito ma obsoleto repertorio dell'avanspettacolo (la parodia di Mussolini, gli scontati doppisensi). Poco efficace il cast di contorno mentre anche gli aspetti tecnici (ost, scenografia, fotografia) sono deficitari. Mediocre.
MEMORABILE: "Maestà, il popolo ha fame", "Eh no, non cominciamo con la politica adesso!".

Rambo90 17/10/17 17:15 - 7660 commenti

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Tra i tanti sfidanti di Maciste non poteva mancare Totò, in questa parodia tutto sommato divertente, dal ritmo veloce e vivace. Non che succede granché a livelli di trama (il tempo passa quasi tutto al palazzo del faraone, tra battute e giochi di parole), ma Totò è in forma e in coppia con Taranto garantisce parecchie risate, soprattutto quando è lasciato libero di non seguire la storia e improvvisare. Poveristica la messa in scena, con scene di massa palesemente prese da altri film. Gradevole.

Taxius 11/04/20 16:31 - 1656 commenti

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Totò, scambiato dal Faraone per l'uomo più forte del mondo, viene costretto a sfidare Maciste in questa simpatica presa in giro del genere peplum. Non si può dire che sia tra le pellicole migliori interpretate dal principe della risata: la storia è un po' (tanto) fiacca, ma nonostante questo qualcosa di divertente c'è; basti pensare al nome dei due protagonisti (Totokamen e Tarantenkamen) o al duello stile boxe tra Totò e Maciste.

Daniela 26/01/20 00:01 - 12606 commenti

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Totocamen, un saltimbanco che si finge uomo forzuto, si trova costretto ad affrontare un forzuto vero, ossia Maciste che ha perso la brocca a causa di una porzione magica... Parodia peplum girata in fretta e furia per sfruttare il set costruito per un altro film, meno riuscita rispetto a quella che vedrà in seguito Totò sdoppiarsi per fronteggiare Cleopatra anche se con alcune gags gustose, come l'imitazione-lampo di Mussolini. Taranto è al solito spalla fedele, Burke un vero atleta impiegato anche nei mitologici "seri" che qui viene sfruttato per la sua aria non propriamente furba.

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Siska80 23/07/20 21:00 - 3714 commenti

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Commedia degli equivoci nella quale il protagonista si spaccia addirittura per il figlio del dio Amon (finendo col crederci davvero) con pochi momenti in cui si sorride (perché parlare di vero e proprio divertimento sarebbe eccessivo). Trama modesta, cast poco interessante (Nino Taranto si arrangia, ma non è all'altezza delle altre "spalle" famose del Principe), finale sciocco, regia che non riesce a coinvolgere lo spettatore per colpa di una messinscena alquanto scadente in cui si salva solo la mimica eccezionale di Totò.

Giùan 31/08/23 09:46 - 4528 commenti

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Come testimonieranno gli altri film con Totò diretti da Cerchio (Cleopatra e Il pirata nero), colpisce soprattutto la "disfunzionalità" tra l'immaginato divertimento del vedere il Principe in tali avventurosi contesti e la constatazione si tratti di spettacoli avventuristici (dal punto di vista produttivo e della scrittura cinematografica), in cui come troppo spesso accadeva (e come certo a 64 anni non meritava) il Nostro era coinvolto senza tuttavia mai annaspare, giganteggiando in mezzo a tanto filisteismo di cartapesta. Oltre ogni benevolenza controfigura e inserti di massa.

Reeves 13/01/24 08:30 - 2152 commenti

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Appena girato Nefertiti regina del Nilo, Fernando Cerchio si lancia in una parodia riutilizzando costumi e scenografie e avendo Totò e Nino Taranto protagonisti assoluti, mentre Nerio Bernardi ha il solito ruolo di monarca del quale è meglio non fidarsi. Ci sono gag notevoli (tipo il discorso alle truppe con Nino Taranto suggeritore), ma soprattutto c'è una puntuale parodia di tutti i luoghi comuni del peplum. Divertente.
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  • Homevideo Zender • 17/04/09 13:32
    Capo scrivano - 47698 interventi
    Direttamente dalla Geppo collection di Germania ecco ecco la fascetta di TOTÒ CONTRO MACISTE. Vhs - Etichetta Avo Program.

    Ultima modifica: 20/04/09 19:51 da Zender