No control - Fuori controllo - Film (1991)

No control - Fuori controllo
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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Ma quante volte ancora dovremo sorbircela, questa storia? Forse nemmeno Maurice Renard, quando scrisse “Le mani di Orlac” avrebbe potuto immaginare che il suo romanzo avrebbe ispirato tanti film del terrore. A partire dall’ORLACS HANDE di Wiene (del 1924), fino ad arrivare a LE MANI DELL’ALTRO e LE MANI DELL’ASSASSINO passando per il classico AMORE FOLLE di Freund con Peter Lorre, la storia del trapianto galeotto dell’arto...Leggi tutto di un killer sul protagonista menomato ha fatto enormi proseliti, ai quali vanno aggiunte le varie filiazioni illegittime (vedi l'episodio EYE di Hooper nel quasi omonimo BODY BAGS, solo per fare un esempio). Il problema è che il film del buon Eric Red (notevole il suo LE STRADE DELLA PAURA) non aggiunge nulla di nuovo al tema originale se non il fatto di seguire non solo la storia del protagonista ma anche, marginalmente, quella degli altri destinatari delle “body parts” del serial killer: ci sono un pittore che grazie al nuovo braccio sinistro dipinge cose macabre ma apprezzatissime e un giovane cui le nuove gambe combinano brutti scherzi con l'acceleratore della sua auto. Alle versioni precedenti Red (sarà forse per via del cognome) aggiunge un po' di sangue, un paio di buoni effetti splatter e null'altro. Al di fuori di un discreto mestiere (riscontrabile in alcune gradevoli sequenze d'azione) il regista non si ingegna certo a salvare una sceneggiatura squallida, specie dopo aver constatato la modestia del cast a disposizione: Jeff Fahey, occhi azzurri che paiono tinti, non convince proprio e nel complesso tutti sembrano muoversi in uno dei tipici prodotti americani di serie B, stereotipati oltre ogni limite. Da salvare insomma c'è proprio poco, giusto il realismo apparente del braccio trapiantato e qualche smembramento inatteso.

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Undying 16/08/07 23:59 - 3807 commenti

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Lo sceneggiatore dell'interessante thriller on the road The hitcher, porta fiaccamente sullo schermo una vicenda che verrà in seguito, riproposta in un episodio dell'interessante Body bags (1994) ed in The eye (2002): il trapianto di un organo (in questo caso un braccio) di un serial killer determina un contagio che protende - partendo dal corpo - verso lo spirito dell'ospite. La storia, però, non è nuova (il titolo più celebre è datato 1981: La mano, diretto da Oliver Stone) e le interpretazioni degli attori sono trascurabili. Innestato.

Cotola 12/03/09 20:11 - 9058 commenti

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Film horror (firmato dallo sceneggiatore di The Hitcher) che avrebbe potuto essere molto meglio di quello che è. Il soggetto, infatti, pur non essendo particolarmente originale, prometteva bene. In realtà di divertimento ce n'è ben poco e la pellicola risulta scarsamente avvincente. Delusione.

Herrkinski 27/08/14 04:54 - 8124 commenti

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Realizzato con un certo budget (producono Mancuso e la Paramount), questo horror dello sfortunato Red si attesta su buoni livelli grazie alla buona confezione, a una regia solida e a interpreti finalmente all'altezza; su tutti Fahey, da sempre troppo sottovalutato, ma anche Dourif e il grande Mokae. La storia, seppur risaputa, è svolta con una certa classe e un buon senso del ritmo; le esplosioni splatter, anche se brevi, sono altresì supportate da eccellenti SPFX. Nel complesso direi da rivalutare appieno; invecchiato decisamente bene.
MEMORABILE: La rissa nel bar; La corsa folle tra le due macchine.

Digital 7/08/17 08:53 - 1257 commenti

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Horror che si rifà al celebre romanzo "Le mani di Orlac". Mantiene una certa inquietudine paradossalmente nella prima parte, con il culmine della sequenza dell’incidente. Poi, quando la situazione doveva precipitare, tende a farsi più fiacco, non mantenendo quelle promesse che un soggetto del genere poteva garantire (insomma, un po’ tutti volevamo vedere Fahey perdere la testa e ammazzare come se non ci fosse un domani). La regia è diligente, ma non riesce ad andare al di là del semplice compitino, dando la sensazione di tenere il freno a mano tirato.

Anthonyvm 8/07/18 23:33 - 5708 commenti

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Inizia come una delle tante rivisitazioni delle Mani di Orlac, per poi prendere una piega diversa e in parte inaspettata nella seconda tranche. Purtroppo si perde troppo tempo con il protagonista e le sue indagini, che alla fine dei conti non portano a niente che già non sapessimo. Il film entra nel vivo solo dopo un'oretta, ma anche quando è nel pieno delle sue potenzialità non riesce a brillare più di tanto. Finale ospedaliero e gore piuttosto divertente. Da notare la presenza di Brad Dourif nel suo solito ruolo da pazzoide. Per i curiosi.

Pumpkh75 7/05/20 13:33 - 1751 commenti

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Il singolo arto come entità anarchica rispetto al governo del corpo non è assolutamente una grossa novità, eppure le varie professionalità coinvolte ce la mettono tutta per creare una buona tensione anche dove non è che succeda questo granché. Impennata nel finale, sia perché il metodo serioso diventa un po' folle, sia perché Jeff Fahey, quasi impossibilitato a ruoli positivi, deflagra spiritato nel mucchio di braccia e gambe mozzate. Sfoltito a casaccio dalla MPAA e involontariamente bizzarro, ma ci si diverte.

Daidae 15/08/22 14:10 - 3184 commenti

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Un film dell'orrore realizzato decisamente bene. Se vogliamo trovare dei difetti: la parte centrale, leggermente noiosa e talmente leggera da somigliare più a un film drammatico, e alcune sbavature (nella scena della finestra con Brad Dourif è evidente l'uso di una controfigura dai capelli neri, l'uomo che sbatte contro l'auto della polizia è un manichino). Nel finale il film però si rimette in carreggiata e offre dei buoni effetti speciali e tanta adrenalina. Buona la prova del cast: nessuno degli attori delude. Un piccolo gioiello da riscoprire.
MEMORABILE: Il torso tenuto in funzione nella teca; Il "reclamo" degli arti.

Jena 4/04/24 18:46 - 1558 commenti

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La prima parte intriga con l'arto di un serial killer trapiantato che poco alla volta sembra dominare il beneficiario ("Il male è nella pelle?"). Poi l'improvvisa svolta splatter con lo stesso serial killer in versione mostro di Frankenstein che massacra i "trapiantati" per recuperare gli arti (!) con modalità truculente e quasi ridicole. Eric Red, lo sceneggiatore del sontuoso capolavoro autostoppistico, è specialista in piccoli film che sembrano banali ma pieni di sorprese e idee e qui non si smentisce. Spiazzante ma interessante. Il miglior Fahey fino al recupero rodrigueziano.
MEMORABILE: Dourif pittore pazzoide; L'assurdo inseguimento ammanettati; Fahey strozza la moglie; Il tipo senza gambe; La vetrina coi pezzi di corpo appesi.

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  • Curiosità Undying • 5/05/10 01:43
    Risorse umane - 7574 interventi
    Dopo la folgorante sceneggiatura di The hitcher (Robert Harmon, 1987), Fuori nel buio (Michael Schroeder, 1989) e Blue Steel (Kathryn Bigelow, 1990) Eric Red ritenta la strada della regia ma No control si rivela un grosso insuccesso commerciale.
    Pare che il promettente autore, abbia avuto sgradevoli incidenti a ridosso di questo lavoro, culminati con la morte di due poliziotti e un tentato suicidio...

    Fonte: Guida definitiva al cinema Splatter, a cura di Gian Luca Castoldi e Giancarlo Castoldi, Edizioni Profondo rosso
  • Discussione Zender • 5/05/10 08:44
    Capo scrivano - 47813 interventi
    Undying ebbe a dire nelle curiosità:
    Dopo la folgorante sceneggiatura di The hitcher (Robert Harmon, 1987), Fuori nel buio (Michael Schroeder, 1989) e Blue Steel (Kathryn Bigelow, 1990) Eric Red tenta la strada della regia ma No control si rivela un grosso insuccesso commerciale.
    Pare che il promettente autore, abbia avuto sgradevoli incidenti a ridosso di questo lavoro, culminati con la morte di due poliziotti e un tentato suicidio...

    Fonte: Guida definitiva al cinema Splatter, a cura di Gian Luca Castoldi e Giancarlo Castoldi, Edizioni Profondo rosso

    In realtà Red aveva già tentato la strada della regia con il non disprezzabile (almeno a mio parere) Le strade della paura. Forse quello aveva avuto un po' di successo in più, se l'han fatto ritentare.
  • Discussione Schramm • 5/05/10 13:46
    Scrivano - 7694 interventi
    Le strade della paura fu un discreto successo di cassetta e rimane un film ottimamente invecchiato
    Ultima modifica: 5/05/10 13:47 da Schramm
  • Discussione Undying • 5/05/10 17:46
    Risorse umane - 7574 interventi
    Ecco un titolo che manca alla mia collezione: devo rimediare...
  • Homevideo Pumpkh75 • 7/05/20 13:36
    Addetto riparazione hardware - 433 interventi
    In lingua italiana c'è solo la vecchia VHS della CIC. Da notare che negli extra del Blu-Ray americano di recente uscita ci sono due scene estese (l'incidente e l'operazione) che sono ben più gore delle rispettive versioni che si trovano nella pellicola cinematografica.