Film mediocre imperniato sul sentimento nostalgico dei rimpianti della vita trascorsa e della sopravvivenza di alcune voglie, tipica dell'età avanzata. Su questo tema è stata imbastita una sceneggiatura alquanto inadeguata (più che una storia coerente si tratta di una serie di sketch più o meno godibili) che viene nobilitata dalla presenza di due grandi attori, con il francese (Blier) che si rivela più in forma dell'italiano Sordi che appare svogliato e autore di una prova più opaca rispetto a quella del collega.
Non mi è piaciuto. Sembra affermazione semplicistica priva di implicazioni, ma vedere recitare così male Alberto Sordi non è cosa da poco. La "spalla" Bernard Blier è sicuramente stato un signore del cinema francese, ma in questo film non incide minimamente. Oldoini dirige in maniera onesta un prodotto "vecchio" in partenza.
Oldoini azzarda un film sulla senilità, improntando l’idea su una base di commedia italo-francese (visti i due interpreti). Costoro concedono la loro professionalità al servizio del regista, ma Sordi in alcuni passaggi risulta spesso eccessivamente istrionico: appare per questo evidente che alcune forzature sono ai fini dello spettacolo. Bernard Blier, da buon francese, risulta più pacato e riflessivo come d’altronde ci ha abituato nelle sue comparse nel nostro cinema. Nel complesso (e a mio giudizio) un discreta commedia amara sulla terza età.
Commedia malinconica sulla terza età con tutti i problemi annessi: solitudine, senilità e ancoraggio ai ricordi di gioventù. Il ritmo è buono grazie alla regia sicura di Oldoini, i due protagonisti sono affiatati e bravissimi, soprattutto Sordi che riduce a spalla il comunque bravo Blier. Piacevole la colonna sonora di Manuel De Sica e breve ma intensa la partecipazione del mitico Caprioli. Notevole con qualche dialogo divertente.
Più che una commedia quasi un film drammatico, visti i risvolti amari sulla solitudine della terza età. Due mostri a confronto (era già successo in passato) dove Sordi idossa la sua solita e abusata maschera di italiano medio, qualunquista, cinico e approfittatore. Probabilmente è Blier che questa volta viene fuori vittorioso dallo scontro riuscendo a caratterizzare un personaggio molto più credibile e genuino. La sceneggiatura non è gran cosa. Una sorta di road-movie "de noiantri". Meno male che almeno la mano di Oldoini pesa in maniera positiva
Un sorpasso a motore spento, seguendo la labile scia di un profumo di donna quasi evaporato. La malinconia è un lusso da giovani, Sordi e Blier sono anziani, perciò allegri non perché incoscienti ma perché consapevoli, in un film che esemplifica l'anti-retorica sulla vecchiaia: dei vecchi, mostra i piccoli egoismi, gli infimi pruriti, le bizze puerili, l'ottuso attaccamento alla vita: corteggiare la morte è un lusso da giovani. Peccato per due episodi sfacciatamente "riempitivi" (il depuratore e l'incontro con Caprioli), bello l'anti-climax finale. In un film, anche morire è un lusso da giovani!
MEMORABILE: "Io vorrei essere immortale... ma non per sempre!" Lo stupore di Blier di fronte alla gamba di legno di Sordi.
Discreta commedia di Oldoini sulla senilità, argomento che il film affronta in maniera piuttosto banale senza aggiungere nulla di originale. Fortunatamente c'è una buona coppia di attori protagonisti che regge il gioco: il solito Sordi istrione e un Blier stanco che cerca di sopportarlo con la sua romagnola pazienza. Fa piacere anche vedere Caprioli in una breve parte. Non lascia gran ricordo, ma c'è qualche momento divertente e qualche pungente cattiveria qui e lì. Dignitoso, sicuramente.
MEMORABILE: "E tu che ne pensi della solitudine?" "A me della solitudine non è mai fregato niente!"
Non disprezzabile, anche se lontana dai migliori film di Sordi e Blier, questa commedia mette assieme due signori attori ormai avanti con gli anni alle prese con un viaggio che in un certo modo cambierà il loro modo di vedere gli anni della vecchiaia. Il punto di forza è tutto nei loro frequenti battibecchi; il vero problema è che, escluso questo, c'è davvero poco altro. Curioso che sia stato l'ultimo film per più di uno degli attori che vi hanno partecipato.
MEMORABILE: Il risveglio sulla spiaggia per nudisti.
Una sbiadita imitazione del Sorpasso, con la grande differenza che gli attori in questione (per evidenti problemi anagrafici) non riescono nemmeno alla lontana a ricordare i "virtuosismi" della coppia Gassman/Trintignant. La commedia, più che divertire, suscita in fondo tenerezza, poichè mette in primo piano il tema della "vecchiaia" che conduce a una ineluttabile emarginazione dal resto della vita sociale.
MEMORABILE: Caprioli: "Sono 9 anni che non facciamo più l'amore!" Sordi: "Ehm, e m'ammolli a me!"
Una coppia di attori oramai al tramonto (Blier morirà pochi mesi dopo) che ci regala qualche simpatica gag, anche se a tratti la sceneggiatura lascia a desiderare. La piacevole presenza della Ferreol completa il tutto. Bei paesaggi fanno da sfondo alla vicissitudini dei due arzilli vecchietti.
Un film di buona fattura. Due grandi attori come Sordi e Blair al meglio della loro arte recitativa in una interpretazione comica sospesa tra farsa e commedia di carattere e orientata verso un’atmosfera venata di mestizia. Due anziani, caratterialmente malassortiti, sparano le loro ultime cartucce di vitalità in un viaggio della speranza a ritroso in direzione di un tempo giocondo e spensierato. La delusione è dietro l’angolo. Pregevole l’impegno di Oldoini per lo studio delle psicologie, meno per il disegno dell’ambiente solo decorativo e da cartolina,
MEMORABILE: La scoperta della vero motivo della zoppia di Elvio Battistini; Il personaggio interpreto da Alberto Sordi.
"I desideri non invecchiano quasi mai con l'età": desiderio di avventure galanti, di vedere cose nuove, in generale di vivere in modo stimolante. Il film di Oldoini, ben diretto e sceneggiato, sembra volerci lanciare questo messaggio in modo garbato e dolcemente malinconico. Sordi e Blier sono due grandi e insieme ci regalano due tipologie di umanità che ben si combinano e si completano. Buona commedia.
Visto in televisione - interrotto dalle pubblicità - intristisce ancora di più. Un film sulla malinconia dell'invecchiare, certamente, anche se, a distanza di vent'anni, sembra una metafora sulla senescenza del cinema europeo. Basti pensare a ciò che hanno dato i due attori e a ciò a cui sono costretti da una sceneggiatura piatta e facilotta... Blier conserva eleganti tratti dell'antica forza di comédien; Sordi, purtroppo, si lascia andare a qualche volgarità.
Commedia gradevole e malinconica, una sorta di Sorpasso vintage sia nei protagonisti che con il mezzo di trasporto. Peccato soltanto per la sceneggiatura che, se fosse stata migliore, avrebbe dato maggior spessore alla pellicola (ad esempio l'episodio con la Ferreol poteva essere sfruttato meglio). A far la parte del leone sono gli attori. Blier bravissimo con il suo personaggio romantico e malinconico, ma anche Sordi con il suo personaggio più superficiale. Breve parte per un bravissimo Vittorio Caprioli.
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Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (Ciclo: "Commedie e commedianti", sabato 19 maggio 1990) di Una botta di vita: