Trasposizione animata di uno dei manga più popolari del mondo (a sua volta ispirato da una famosa leggenda orientale) ad opera del genio Toryama che inventa un mondo senza confine tra l'antico e il moderno in cui animali parlanti persone mostri e altre creature vivono assieme. La storia bellissima non smette mai di diventare intricata e il merito della serie animata è quella di essere molto fedele al manga senza mai sacrificare niente dalla sua matrice ma anzi integrando con nuove situazioni. Divertente, carico di avventura e combattimento.
Dell'interminabile serie di Dragonball la parte iniziale, con il nucleo primigenio di personaggi ed il protagonista ancora piccino, è di gran lunga la migliore. La crescita agonistica e personale del piccolo Goku è appassionante, con tutta una sfilza di dure prove ed avversari da superare. Memorabili infatti i vari tornei mondiali di arti marziali ed i massacranti allenamenti con il Genio delle tartarughe. Qualche cretinaggine di troppo come da tradizione nei manga ma pur sempre un validissimo prodotto, di cui conservo ancora l'album di figurine.
La fantasia non manca (le sfere del drago, lo scimmione mannaro, l'onda energetica, i vari personaggi, ognuno con una sua storia, i nemici, molti e agguerriti) e i combattimenti sono piuttosto spassosi. C'è anche umorismo, ai limiti del clownesco, nonostante la violenza, che monta col passare delle puntate, non permetta la visione ai più piccoli, o almeno la sconsigli. Il vero appunto che si può muovere a questa saga è che, come capita spesso nelle più recenti serie giapponesi, si tende a diluire una singola storia in più puntate e questo pesa abbastanza. Comunque, notevole.
MEMORABILE: I combattimenti, che passano, soprattutto all'inizio, dal pagliaccesco, al serio, con colpi pazzeschi e bordate di energia. Il genio delle tartarughe.
Brutto. Ancora peggio della seconda serie, se la batte testa a testa (quanto a inutilità) con la terza. Grafica mal realizzata, storie da far venire il latte alle ginocchia, storie eccessivamente lunghe, ripetitive e sempre sull'orlo del ridicolo involontario (e parecchie volte quest'orlo viene superato abbondantemente).
Come non amare questo cartone che ha rappresentato la mia infanzia, a tal punto che non disdegno di rivederlo ancora oggi (quando passa... spessissimo). Trasposizione fedelissima e, forse, anche più esasutiva, del manga di Akira Toryama. Personaggi dal carisma indiscusso, dai nemici storici: i maldestri generali dell'esercito del Fiocco Rosso, il perfido Al Satan (o Grande Mago Piccolo), il goffo Pilaf e i suoi scagnozzi, agli alleati di sempre: il Genio della Tartaruga, il porcellino Oscar, Yamco e Puar, Tensing e Riff... Indimenticabile.
Bella serie di arti marziali con momenti di pura comicità. Forse un po' troppo lunga ma si rivede sempre con piacere. Non ha ancora quella ossessiva ripetitività delle serie successive; qui vediamo Goku crescere da ragazzino rozzo ed ingenuo ad eroe consapevole del proprio ruolo; bene anche i nemici, alcuni dei quali davvero cattivi (Al Satan, l'esericito del Red Ribbon) altri diverranno col tempo degli alleati. Un buon cartoon, in sostanza.
Confesso di averlo visto dietro suggerimento di un fan. Nulla da dire sulla simpatia di alcuni episodi, ma quello che non ho mai capito, non conoscendo il fumetto di partenza, è l'eterno ritorno dei medesimi personaggi: Goku che muore, resuscita, ritorna piccolo, grande... come al solito è un anime che insegna a lottare (qui in senso lato) e a non arrendersi mai. Di contro non ho mai amato combattimenti troppo violenti. Gli ammiccamente erotici nella cultura giapponese sono normali, nella nostra cultura un po' meno.
L'idea di un ragazzo scimmiotto era simpatica e le prime puntate erano veramente esilaranti. Poi l'autore, Akira Toriyama, ha deciso di far diventare grande il personaggio principale trasformandolo in un Super-Sayan, e un po' di quella spensieratezza si è persa in chilometriche saghe. Non condanno l'anime in sè stesso, a suo modo "Dragonball" è un mito, ma il pessimo doppiaggio italiano, fatto dai "soliti noti" di Mediaset, nonchè i tagli alle sequenze sexy. Da vedere solo in DVD integrale.
MEMORABILE: Le ricerche delle sette sfere del drago, ogni volta diverse ed emozionanti.
Prima tra le 3 serie a cartoon tratte dai manga del genio Akira Toriyama, che ora cura il design di personaggi di serie di videogiochi come per esempio Dragon Quest. I disegni non son eccezionali, il doppiaggio italiano è malfatto, ma la serie riesce ad ogni modo ad appassionare. Molte le censure anche rispetto all'opera originale cartacea, tipo certe sequenze a sfondo sessuale. Comunque un classico con personaggi e location indimenticabili. I film ispirati alla serie son riusciti male però, come il Magic Begins o quello recentissimo.
MEMORABILE: La sequenza delle mutande di Bulma, dove c'è anche Goku, in Italia, manco a dirlo, censurata!!!
La buona riuscita di questo cartone animato si deve soprattutto alla grande maestria degli autori, che furono in grado di creare un prodotto nuovo e originale. La grafica non è molto sviluppata, ma d'altra parte cosa ci si poteva aspettare da un prodotto di venticinque anni fa? La serie viene riscattata dalle ottime "trovate" degli autori (la raccolta delle sette sfere del drago, tutte le straordinarie mosse di combattimento...).
Tra i manga/anime più sopravvalutati di sempre. L’impasto (fantasy, kung-fu, commedia) promette bene, ma si sviluppa in maniera monotona e ripetitiva. Quand’era in prima tv sulle reti regionali era puntualmente surclassato da Ken il Guerriero, I Cavalieri dello Zodiaco e I 5 Samurai. È stata poi Mediaset, a fine anni ’90, a trasformarlo in un mito per la generazione successiva grazie a tonnellate di merchandising.
Premetto che il manga cui questa serie si ispira è sì, sopravvalutato, superficiale ed esagerato, ma non noioso ne dispersivo; l'anime (come del resto la sua seconda parte) tra dialoghi lunghissimi e inutili e scene ed episodi filler a gogò che allungano inutilmente il brodo, finisce per minare la pazienza di qualunque spettatore. In Italia, poi, il pietoso doppiaggio e le censure fanno il resto. Scarso.
MEMORABILE: La celebre e controversa scena di Bulma che mostra le mutandine al Maestro Muten (nome oscenamente adattato in Italia in Genio delle Tartarughe).
Nel 1986 arriva il fenomeno Dragon Ball! Partendo dal manga di Akira Toriyama, la serie si focalizza in particolare sull'infanzia di Goku e sulle sfere citate nel titolo inglese. Rispetto al secondo capitolo, la serie si mantiene meno action concentrandosi di più sulla ricerca delle sfere. I personaggi presentati sono abbastanza simpatici: Bulma, il Mestro Muten, Crillin... Gli sceneggiatori hanno avuto molta inventiva a creare una saga che ancora oggi viene ricordata in Giappone e nel mondo. Comunque una spanna sotto Dragon Ball Z.
L'origine di tutto, dei combattimenti interminabili, della più grande macchina mangiasoldi mai creata da Mediaset. Ma anche una serie lodevole, ricca di spunti e trovate fuori dal comune, che stempera con uno humour bambinesco e grazioso quelle mostruosità che ritroviamo nelle serie successive amplificate al cubo. Si consiglia di reperire gli episodi in lingua originale, onde gustarsi la storia senza odiose quanto invalidanti censure. A suo modo un cult!
La mitica serie creata da Akira Toryama è un portento di avventure, divertimento e vicende che lasciano con il fiato sospeso. Vederla ancora oggi crea un senso di nostalgia, sapendo quello che diventerà con le serie future che nulla hanno a che vedere con la comicità e genuinità propria di un Goku bambino con tutto il suo mondo espanso alla ricerca delle sette sfere del drago. Il capostipite di un genere che ora spopola fra i manga giapponesi.
Datato, ma non si può non provare affetto verso il forzuto Goku che, se da un lato somiglia moltissimo al delizioso Conan, dall'altro ha il suo bel daffare fra allenamenti e draghi. La forza della serie sta proprio nell'ammantare tutta la storia di un sottofondo di ironia (a cominciare dal genio delle tartarughe) e farlo utilizzando situazioni pregne di fantasia ma anche di spirito educativo, tutto sommato.
MEMORABILE: Il genio delle tartarughe; La nuvola Speedy.
Ecco il primo di una serie fortunata di cartoni animati giapponesi tratta da un manga di Akira Toriyama. La storia è fedele al fumetto e ne ripercorre i primi 16 capitoli. Non si può non provare simpatia per Goku e tutto il mondo che lo circonda. Anche i temibili nemici hanno un discreto fascino. I combattimenti estenuanti sono a volte ripetitivi ma sono necesseri al fine della storia.
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