Dove è stato girato Le finte bionde - Film (1989)

Il salone del noto parrucchiere romano Sergio Valente nel quale Graziella (Leone) si fa tingere i capelli di biondo all’inizio del film oggi si trova in Via del Babuino 107, ma all’epoca delle riprese era situato in Via dei Condotti 11 a Roma:




Seguendo la camminata ancheggiante della Leone nell’uscire dal palazzo sede del parrucchiere la vediamo transitare davanti all’antistante negozio di Cartier:

Il parchetto dove le colf delle “finte bionde” trascorrono il tempo libero si trova in Piazza Apollodoro a Roma. Sullo sfondo si riconosce il Palazzetto dello Sport:




Questo è Viale Pietro De Coubertin, la strada che costeggia il parchetto, visto in direzione del viadotto di Corso di Francia:

Il teatro al cui esterno le colf delle “finte bionde” fanno la fila per acquistare i biglietti per le loro datrici di lavoro è, come specificato dalla voce fuori campo del narratore (Oreste Lionello), il Teatro Argentina, situato in Largo di Torre Argentina 52 a Roma:

La boutique di Graziella (Leone) è l’attuale negozio di abbigliamento Blumarine, situato in Via Borgognona 31 a Roma. L’esterno dell’edificio è stato modificato, ma coincidono il numero civico, la forma dell’ingresso e l’insegna del negozio antistante, tuttora presente, mostrata nelle riprese effettuate all’interno della boutique:




Sempre via Borgognona, come fa notare Allan, è la strada dove una “finta bionda” superstiziosa evita di passare sotto una scala:

Il circolo del polo dove Graziella (Leone) litiga con l’amica Patrizia (Feirri) dopo aver scoperto da lei che il soprannome che le davano le altre “finte bionde” era “Frullato di brutta” è il Polo Club di Roma, che si trova in Via dei Campi Sportivi 43 a Roma:

L’autosalone di proprietà di Carlo (Fassari) dove l’amico ristoratore Egidio (Mattioli) va ad acquistare un’auto per la moglie Mara (Stara) era l’Autosalone Barberini Dalla Vecchia, situato in Via Boncompagni 31-33 a Roma:




Nei locali un tempo occupati dall'autosalone oggi ha sede il ristorante Fiore Cucina Flexiteriana, aperto nel 2016:

La piazza dove Giovanni (Wertmüller) litiga con l’ex moglie Francesca (Casella) che lo colpisce con un ceffone che per sbaglio va a finire sul volto del nuovo compagno di lei è Piazza Angelo Dibona a Cortina d’Ampezzo (Belluno):

Il ristorante dove Carlo Mariucci (Fassari) e i suoi amici riescono a trovare posto in “prima fila” grazie ad una defezione dell’ultimo momento è il Meloncino al Camineto, situato in località Rumerlo 1 a Cortina d’Ampezzo (Belluno):



Ecco l’insegna dipinta in facciata (oggi non più presente):




Nel controcampo girato sullo stesso terrazzo si riconosce la torre del Sacrario Militare di Pocol (A):

L’aeroporto della Malpensa al quale sono costrette a scendere le “finte bionde” al rientro da un viaggio in Brasile perché Fiumicino era inagibile per neve è l’attuale Terminal 2 dell’Aeroporto di Milano-Malpensa, situato in comune di Somma Lombardo (Varese), mentre il nuovo Terminal 1, che sarà aperto nel 1998, ricade in comune di Ferno (Varese):



Il monumento situato presso il piazzale del vecchio aeroporto:

La stazione nella quale le “finte bionde” e rispettivi mariti sono costrette a pernottare perché il gelo aveva bloccato i binari è la stazione di Terontola-Cortona, situata in Piazza Nazioni Unite a Terontola (Cortona, Arezzo):

La strada dove l’autista di un uomo d’affari (Ozzano) si fa largo nel traffico esibendo una paletta dal finestrino per far rincasare il suo datore di lavoro in tempo per il pranzo è, proprio come dicono nel film, Corso di Francia a Roma. Grazie a Mauro per il fotogramma. La rampa e la scalinata sul fondo non lasciano dubbi:

La seconda casa a Velletri di Carlo (Fassari) ed Elena Mariucci (Rossi), coppia alla frenetica ricerca di un luogo sempre diverso dove trascorrere week end e feste di Natale, è l’odierno Relais Villa Monnalisa, situato in località La Calandrina 14 a Sutri (VT). Confrontiamo con un fotogramma di Un orso chiamato Arturo (1992), alla cui scheda rimandiamo per un ulteriore dimostrazione:



La facciata vista ne “Le finte bionde” come appare oggi, dopo la trasformazione della villa in albergo:

Bravo Mauro, multizzata.