Dopo Parenti serpenti (alcuni interpreti sono i medesimi), Monicelli gira ancora il coltello nella piaga dei rapporti familiari, se possibile ancora più cattivo: qui non si salvano nemmeno i più giovani. L'unico problema è che i personaggi sono troppi e troppo urlanti e si fa fatica a seguire tutta la storia; la cattiveria del regista però lascia ancora il segno. Veramente curioso il ruolo di Proietti, un professore omosessuale (e troppo buono) innamorato di un giovane carabiniere (il film arriva dopo Rocca).
MEMORABILE: Tutta la sequenza del matrimonio del giovane Razzi.
Dopo la bella prova di Parenti serpenti, Monicelli si cimenta con un'altra piccola saga di ambientazione familiare collocata geograficamente nel centro Italia e utilizzando un cast assolutamente prestigioso. Il risultato è però deludente. Il film è caratterizzato da una mediocre sceneggiatura, priva di quell'ironia e mordente (e cattiveria) che aveva ben segnato il film precedente. Anche il cast è chiaramente a disagio rispetto ad un'opera scipita che rappresenta un'occasione persa.
Saga familiare, sulla scia di Parenti serpenti (sempre di Monicelli) ma con molti più personaggi e molta più cattiveria. Il ritmo non è dei migliori e alcuni personaggi sono obiettivamente inutili (tipo quello della Muti), ma Monicelli dimostra ancora di avere qualche colpo in canna. Il lato migliore è la recitazione degli attori, tra cui Placido, Proietti e Haber spiccano. Da vedere, anche se è lontana anni luci dalle opere migliori del regista.
Pessimo. Che senso ha riciclare Parenti serpenti, finale (quasi) compreso? Per di più con un cast troppo appariscente e fuori tempo massimo? Una fotografia scialbissima da Berlino Est e non c'è un momento, dico uno, che si lasci apprezzare.
Probabilmente è un Monicelli stanco quello qui in regia: non si può pretendere di fare sempre centro ma il fatto è che il grande Maestro della commedia all'italiana ci aveva abituato troppo bene, in tutti questi anni. A me personalmente era bastato Parenti serpenti in tema, dove era già stato spiegato tutto; qui la sceneggiatura, abbastanza simile, non è all'altezza del nutrito cast di attori. Haber è sempre apprezzabile, anche se il suo personaggio rischia troppo spesso di cadere nello stereotipo. Deludente.
Passo falso del maestro Monicelli, che dirige un nutrito cast di attori nostrani di gran richiamo in questa commedia amara. La sceneggiatura e di conseguenza la storia sono sfilacciate, con poche frecce al proprio arco che perdipiù spesso non centrano il bersaglio. Gli attori cercano di aiutare il film a risollevarsi, ma il risultato è piuttosto deludente. Piccolo cameo di Gianni Morandi, nel finale, che non risolleva la fiacchezza di fondo.
Quasi un replay rispetto al più riuscito Parenti serpenti, da cui eredita anche un paio di attori: un altro piccolo inferno familiare, questa volta di piccola imprenditoria e grande cafonaggine. Una folla di attori valenti impegnati in una galleria di personaggi che, per colpa di una sceneggiatura dispersiva, risultano di scarso spessore oppure fastidiosamente sul filo dell'isteria, e stentano a ritagliarsi uno spazio nella memoria, a parte forse il patriarca rincoglionito di Bonacelli che fa pubblicità alla cicoria ed il nipote grullo che oscilla fra il buddismo ed il culto di Satana.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.