Oh, uomo - Documentario (2004)

Oh, uomo
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Anno: 2004
Genere: documentario (colore)
Cast: (n.d.)

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/07/14 DAL BENEMERITO COTOLA
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Cotola 4/07/14 10:56 - 9055 commenti

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Documentario sulle atroci e dolorosissime conseguenze della Grande Guerra. Girato nel solito stile degli autori, colpisce per la durezza delle immagini che soffermandosi sui corpi straziati dei soldati e su quelli di bambini deformi, ci restituisce appieno tutto l'orrore della guerra ed il pesantissimo fardello di effetti che essa porta con se. Un viaggio amarissimo e lancinante per lo spettatore, ma assolutamente necessario a distanza di quasi 100 anni da quei fatti. Musiche della Marini. Ottimo, ma chi non è abituato al modus operadi dei registi, potrebbe rimanere interdetto e non gradire.

Homesick 29/11/15 17:18 - 5737 commenti

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Bambini denutriti, ammalati, deformi e martoriati, soldati mutilati e rimasti ciechi, mucchi di cadaveri... Queste non sono scene da un film horror o catastrofico, ma autentiche riprese d'epoca che mostrano le conseguenze della Prima guerra mondiale sui corpi delle persone che l'hanno combattuta, vissuta e subita; e in mezzo a tanta sofferenza e barbarie, c'era ancora qualcuno che, con incredibile forza d'animo, aveva ancora voglia di sorridere e sperare. Un monito a riflettere su tutte le guerre. Però meglio togliere il sonoro alle lagne di Giovanna Marini: le immagini parlano da sé.
MEMORABILE: Il bambino che piange sul corpo della madre morta; il bambino che cerca le briciole per terra; l'operazione agli occhi.

Paulaster 4/07/17 10:10 - 4429 commenti

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Inizia presentando i fascisti come fantasmi che hanno oscurato la realtà civile, si sofferma sulle ferite avute dai bambini e soldati tornati dal fronte. Sorta di film dell’orrore dove non vengono risparmiati dettagli raccapriccianti in sala operatoria o immagini crudissime di mutilati o deformi. Reportage che toglierebbe la voglia a chiunque di rischiare la pelle per ideali di guerra. Musiche strazianti e canti popolari a caricare di un peso ulteriore la visione.
MEMORABILE: I moncherini; L’ultima canzone col testo di un soldato.

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