Gantz - Film (2011)

Ed ecco il film (con attori in carne e ossa) tratto dall'originale serie animata. Il rischio che non ne cogliessero l'essenza c'era (e qualcosa si è perso di sicuro), ma bisogna dire che la realizzazione è più che decente e i personaggi se la cavano piuttosto bene, ricordando, in linea di massima, quelli del cartone animato, anche se qui la loro psicologia non è approfondita. Detto ciò, la ricostruzione delle tre fasi del gioco non è male e i tre cosiddetti alieni da affrontare (gigante, robot e statue) rendono l'idea. Rallenta nelle fasi pre gioco, ma merita un'occhiata.

La reincarnazione nel virtuale. Una doppia morte. E tripla, decupla, ennupla. Dalla resurrezione della carne a quella dei bytes che siamo diventati. Per un grande videogioco universale il cui joystick è manovrato da Dio. Un po' meno orchestrato da dio è il film, che dopo una prima folgorante mezzora si attorciglia narrativamente fino a far rischiare la meningite allo spettatore, che rintronato abdica a ogni sforzo cognitivo nell'attesa, tutto sommato ottimamente ripagata, di avvincentissimi agoni senza frontiere. Solo per essi si sopporta il peso di uno script elaborato da un autistico in LSD.

Dopo essere morte, alcune persone riprendono conoscenza all'interno di un appartamento in cui si trova una grande sfera nera di metallo, attraverso la quale sono chiamate a combattere contro mostri alieni... Pare sia abbastanza fedele al manga di origine ma ha il difetto di propone mostri fantasiosi contro umani caratterizzati in modo tanto stereotipato da rendere difficile provare empatia né tanto meno immedesimarsi con almeno alcuni di essi. Considerata anche la struttura a videogame con reset inevitabilmente ripetitiva, il film rischia di diventare ben presto piuttosto noioso.