Il signor Rossi compra l'automobile - Corto (1966)

Tutti hanno l'auto, perfino gli animali, e allora il signor Rossi si adegua, entrando nel rutilante mondo motorizzato e scoprendo ben presto un'aggressività che lo vede sempre perdente, finché non decide di fare il giustiziere. Divertente e amaro, il corto di Bozzetto prende di mira la mania delle quattro ruote, descrivendo in modo caricaturale una fenomenologia da "mostri" della nostra quotidianità. Il tutto annegato in un deprimente grigio-smog...

Indovinatissima la forma narrativa; il divenire proprietario di un'auto, e le conseguenti vicissitudini, sono equiparate ad un'investitura di cavaliere medievale: il rilascio della licenza di guida equivale al giuramento di fedeltà ad un nuovo Ordine! Simpatico anacronismo: la modernità della motorizzazione comporta la regressione a codici di comportamento arcaici, belluini: il signor Rossi diviene un guerriero coraggioso, ma non sempre leale... Ottimo per la sapiente e ironica fusione del registro epico con quello... quotidiano e pedestre!

Dal conseguimento della patente all’acquisto del veicolo, il rapporto tra il signor Rossi e l’automobile è assai tormentato. Gustoso cortometraggio di Bozzetto che ha buon gioco nell’ironizzare sulla mania italica (e non solo) delle quattro ruote. La morale è quella dell’esasperazione dell’individuo che diventa una sorta di giustiziere. Graficamente e narrativamente riuscito.