Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Si inizia con una “morte bianca”, con Fabio Volo che va a una trasmissione TV protestando in veneto perché non si può morire così; ma è tutto un falso allarme, un incipit fuorviante che anticipa già la scarsa logicità dell'impianto su cui si regge il film. Lo spunto destinato a diventare centrale è infatti il sequestro di un sottosegretario, che quattro “proletari” (lo stesso Volo, Favino, Battiston e Sassanelli) attuano con la complicità di una giornalista (Pandolfi). Inutile dire quanto a organizzazione siamo dalle parti dei SOLITI IGNOTI, con tanto di inflessioni dialettali (spesso fuori luogo, come nel caso di Volo, decisamente...Leggi tutto non al suo meglio). Un pessimo sonoro, con voci che si sovrappongono fastidiosamente, caratterizza la prima parte, che con la commedia ben poco ha a che fare. Lentamente invece, grazie alla trasferta in montagna, i personaggi cominciano ad acquistare spessore e a trovare qualche buona battuta (il migliore nello specifico è Battiston, specie nei duetti con Favino), ma a lasciare perplessi è ancora l’approssimazione nella regia, che spesso si dimentica di chiudere le parentesi che apre dando l'impressione di un lavoro caotico, mal organizzato; lo stesso inserimento del classico di Alan Sorrenti che dà il titolo al film è pretestuoso, cacciato dentro a forza senza un perché. Il più divertente? Il montanaro olimpionico.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 24/10/10 DAL BENEMERITO PUPPIGALLO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 16/10/13
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Puppigallo 24/10/10 00:36 - 5281 commenti

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La definizione "allegra cazzatiella" si addice molto a questa pellicola di puro svago, senza particolari ambizioni, o velleità di denuncia (il parlamento lento), che può però contare su un gruppetto di attori affiatati e diretti con mestiere. Si sorride abbastanza e i minuti passano senza sbuffare. Certo, non siamo al cospetto di Totò e Peppino, ma anche questi rapitori improvvisati non sono male, compresa la Pandolfi, dall'espressione quasi sempre sofferente, che però non mina la sua indiscussa bellezza. Nell'ultima parte scade un po' troppo nella farsa, ma un'occhiata la merita comunque.
MEMORABILE: La comparsa del Giampi, bobbista alle olimpiadi di Nagano...

Ilcassiere 20/11/10 11:37 - 284 commenti

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Film non facile da giudicare e da recensire. Una storia strampalata piena di equivoci grotteschi ed errori grossolani, a partire dal rapimento della persona sbagliata fino all'involontario coinvolgimento di decine di persone. Da un lato la storia sembra sempre sul punto di decollare e non lo fa mai, ma dall'altro si ride molto e di gusto, anche. Merito degli attori, primo tra tutti un magnifico Pierfrancesco Favino, ma bravi anche la Pandolfi e Battiston.
MEMORABILE: La faccia di Favino dopo il bacio con la Pandolfi.

Schiaffino 26/11/10 17:26 - 3 commenti

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Buon film di Lucio Pellegrini che fa leva su due caratteristiche di altissima affidabilità: la struttura della tipica "commedia all'italiana" e un cast di attori bravi e ben assortiti (spassosi i personaggi di Favino e Battiston, di taglio più tragico quelli dei bravi Tirabassi e Sassanelli, decisamente "dolce" la giornalista interpretata dalla Pandolfi), elementi a mio parere sufficienti a compensare qualche lacuna innegabilmente lasciata da una sceneggiatura non credibile in tutto e per tutto.
MEMORABILE: Pepe (Pierfrancesco Favino): "Sei un prodotto della cultura della paura!"

Galbo 15/02/11 05:56 - 12399 commenti

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Uno spunto molto serio (la morte di un giovane portuale sul lavoro) dà vita ad una commedia ricca di equivoci e malintesi. Il regista Pellegrini entra a gamba tesa su una difficile realtà sociale presentando un gruppo di poveracci alle prese con un'impresa più grande di loro. Pur non trascendentale, Figli delle stelle è un film gradevole nel quale i personaggi sono ben caratterizzati e sono interpretati da un gruppo di attori versatili (tra i migliori in Italia) e ben affiatati. Temi importanti come il disagio sociale, affrontati con ironia.

Brainiac 7/03/11 19:45 - 1083 commenti

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Dalle stalle del primo tempo, ricovero per asmatici characters-non caratterizzati, immelmato entro equivoci banali quanto una gag da camera (cafè), ingolfato da metafore spesse come marmo (da affettare col coltello di plastica) alle stelle del dittico pre-finale/ finale, che raggiunge altissime/ purissime (non solo metaforicamente) vette di simpatia und emozionalità. Non saranno mai rampolli delle (cinque) stelle quelli di Pellegrini, né propriamente nipoti di Monicelli/ Risi, ma non sono neanche (grazie all'accento "fori de porta" di Favino e alla spaesatezza della Pandolfi) scarrafoni d'N.N.
MEMORABILE: "Ce l'ho spaghetti allo scollio..."

Saintgifts 15/08/11 22:55 - 4098 commenti

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Che sia una commedia l'ho capito dopo che i "montanari" vogliono associarsi all'impresa. Prima, il film di Pellegrini, mi ha solo innervosito. Non so se era nell'intenzione del regista che ci fosse questo effetto a scoppio ritardato, visto l'incipit non proprio da commedia, in ogni caso nella prima parte c'è ben poco da ridere in tutti sensi. Ne escono bene i politici e il "popolo" fa la figura dello stupido e del voltafaccia (i montanari e non, che applaudono alla liberazione di Stella). Cosa hanno voluto dirci gli autori con questa pellicola?
MEMORABILE: Unico momento gustoso, il lavaggio dei soldi.

Schramm 28/08/12 14:02 - 3495 commenti

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I figli di stelle cadenti e desideri inappagati, ricordava qualcuno, son pronipoti di sua maestà Il Denaro, e sono ancora una volta li sordi il più pernicioso propellente delle meschine tragediucole italiote malissimo sceneggiate e peggio dirette, abitate da un manipolo d'attori che regge peggio che può il soverchiante peso della bara del cinema italiano. Si salva giusto Tirabassi, che anche nella più inqualificabile monnezzuola riesce a essere sempre incredibilmente intenso. Buttare ai rovi il resto.

Rambo90 29/09/13 23:57 - 7702 commenti

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Una commedia simpatica, molto grottesca e strampalata, ma comunque vicinissima alla realtà del nostro paese. La sceneggiatura ha un po' di buchi, ma i dialoghi sono spassosi e la vicenda si lascia seguire. Bel cast, con ottime caratterizzazioni da parte di tutti tranne forse la Pandolfi, un po' troppo caricaturale. La seconda parte è particolarmente riuscita. Buono.

Redeyes 26/01/14 10:46 - 2449 commenti

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Decisamente singhiozzante e insicuro, questo film che passa da buoni spunti a momenti quasi da riempitivo. Il cast sarebbe da sfruttare e invece si lascia che sia Battiston l'unico a poter strappare un buon momento. Favino-Volo non al meglio, Pandolfi-Tirabassi-Sassanelli quasi inutili, non per colpa loro. La storia resta sospesa tra il paradossale, la commedia impegnata e non so nemmeno io cosa. Il finale, per quanto un bel tramonto, conferma questa mediocrità e un eccessivo buonismo persino evitabile.

Modo 1/03/16 17:08 - 949 commenti

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Film non particolarmente seducente, solo a tratti stuzzicante. Qualche battuta soprattutto verso il finale strappa la risata. Meno male altrimenti sarebbe stato uno spreco totale di bravi attori. Ma la discreta recitazione non può supplire a una regia parecchio disordinata, dove spesso ti chiedi dove si voglia arrivare. Non scomoderei paragoni con vecchie pellicole. Ahimé, la commedia italiana qui è lontana anni luce.

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Capannelle 10/04/17 00:06 - 4412 commenti

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La prima ora di proiezione sembra un manuale dell'anticinema. Parte serio ma è banale negli eventi e in come li racconta, con al centro i soliti sfigati all'italiana. Il cast è sprecato, la regia anonima. Dopo l'arrivo dei montanari prende quota e offre qualche sequenza gustosa: la carbonara, i soldi lavati, l'epilogo del sessantottino, pesce allo scollio. Discreti Favino e Battiston, bene Tirabassi, Volo esposto al pubblico ludibrio.

Alex1988 30/11/19 18:04 - 728 commenti

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Quattro disgraziati e un sequestro, ovviamente, realizzato nel più maldestro dei modi, come vuole la tradizione della commedia all'italiana (di monicelliana memoria, nella fattispecie). Il fatto strano è che riesce difficile bollare questo film come una semplice commedia; vorrebbe distaccarsi dal genere piazzandoci addirittura, a inizio film, una morte sul lavoro. Ma l'operazione, alla fin fine, si rivela un mezzo fallimento. Bravi Favino (anche se leggermente caricato) e il solito Battiston.
MEMORABILE: "Mi dichiaro prigioniero politico!".

Nick franc 14/03/22 23:42 - 518 commenti

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Commedia che parte pretestuosamente da spunti seri (le morti bianche, la crisi economica) per poi banalizzarli in un maldestro gioco degli equivoci che si sgretola progressivamente fino ad andare in frantumi nella terrificante parte in montagna. Pellegrini dirige senza brio e spreca un cast sulla carta di qualità (Tirabassi e Battiston una spanna sopra gli altri, molto male Volo) tra gag che vanno a vuoto (riciclato il lavaggio dei soldi di Franco e Ciccio), stracche macchiette (i montanari) e irritanti dialoghi urlati; lo script molto confuso certo non aiuta.
MEMORABILE: Battiston (l'unico che strappa qualche sorriso) che si dichiara prigionero politico.

Nando 10/04/22 15:06 - 3816 commenti

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Un'inizio che condanna le morti bianche non garantisce uno sviluppo narrativo adeguato nonostante un bel cast che strappa più di un sorriso. Dopo la denuncia si prosegue con un improbabile rapimento di un politico che culmina con un finale abbastanza scontato. Volo poco in vena e isterico, Favino forse in una parte non sua, Battiston rivoluzionario simpatico, Sassanelli incide poco e per finire una Pandolfi qui insulsa. All fine tra i migliori c'è Tirabassi. Occasione mancata.
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