"Sua maestà" Silvio Berlusconi - Documentario (2006)

Purtroppo non diffusissimo documentario sul famigerato premier; seppur si giri sempre attorno ai soliti discorsi (origini danarose piene di dubbi, culto dell'apparire, desiderio di salire di potere), salta all'occhio ovviamente che, anche se non in maniera immediata, il Berlusconismo consumistico non è riuscito a mietere vittime in Francia, dal momento che qui la tv commerciale, con La cinq, non ha riscosso nessun consenso e nessun successo, non riuscendo a compiere nessun lavaggio di cervello. Che i francesi siano più in gamba di noi italiani?

Breve ma abbastanza fluido e leggero, questo documentario francese sviluppato con un certo stile visivo a tratti cinematografico (prima di intervistare i personaggi coinvolti nelle vicende dell'ex premier, ad esempio, ci vengono mostrati in ralenti con una musica degna da film noir). Il documentario ruota sulle solite argomentazioni ormai note a tutti, ma è anche un ottimo prodotto per chi volesse rinfrescarsi un po' la memoria; consta di bellissimi filmati di repertorio tra i quali quelli relativi al tentativo fallimentare di berlusconizzare la Francia.

Forse dice cose risapute, ma messe in fila cronologicamente e senza addentrarsi troppo in qualcosa di specifico (in modo da non creare confusione e distrazione) spiegano bene il personaggio/fenomeno Berlusconi forse più vero, umanamente parlando. Si circonda di amici di cui fidarsi e allarga la cerchia fino alle alte sfere. Al di là dei suoi indubbi meriti commerciali e delle sue intuizioni, rimangono sempre grossi misteri, ma non sembra sia necessario sapere fino in fondo per capire. Impressiona vedere anche il cambiamento fisico nel tempo.

Breve indagine su Berlusconi, con punte d'ironia (non particolarmente divertenti, a dire il vero), compressa in neanche un'ora di durata, tanto che ogni possibilità di approfondimento sembrerebbe essere castrata. Nel racconto dei rapporti con la mafia la trattazione è troppo affrettata, limitandosi a ricapitolare alcuni dei fatti salienti, mentre più spazio è dedicato allo sviluppo della TV commerciale, in cui viene approfondita la storia di La Cinq, sicuramente in Italia un aspetto meno conosciuto: sarebbe stato più interessante dedicare il documentario solamente a questa vicenda.