Uomo di rispetto - Miniserie TV (1993)

Tra gli ultimi lavori di Damiani non è dei peggiori. La denuncia risulta molto meno rabbiosa del solito, le collusioni rimangono sullo sfondo e si respira anche una certa aria da melodramma, ma è interessante la rappresentazione di uno spaccato di mafia visto attraverso gli occhi di un piccolo uomo d’onore che alla fine trova la sua redenzione. Qualche sprazzo di sesso insolito per una fiction Rai (c’è persino un nudo integrale della Bongianni). Sempre bravo Placido, sprecato Adorf, Renato Mori è un commissario perfetto.

Si discosta leggermente dai precedenti lavori sulla mafia del regista. In questo caso abbiamo un Placido un po' stereotipato nella parte del mafioso vecchio stile che odia la droga, spara solo se necessario e si lega al "mondo delle banche" e dell'alta finanza piuttosto che alla droga (ma non disdegna il pizzo!). Sono presenti alcuni attori di Ragazzi fuori (Prollo e quello che "non dà mano a sbirru") e Vite perdute (il pappone romano che qui fa la parte del portuale). Buona la prova del giovane Passafiume, il Turi di Felipe ha gli occhi azzurri.