Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

LE TEMOIN è una coproduzione italo-francese che conserva molto di più la componente transalpina (è ambientato a Reims) rispetto alla nostra (limitata alla presenza di Alberto Sordi, comunque il protagonista, a qualche contributo in sede di sceneggiatura e poco altro). Anche dal punto di vista della regia lo stile di Mocky è indubbiamente francese e la storia parte come una commedia, si trasforma in giallo vero e proprio per volgere poi in dramma. Si narra di Antonio Berti (Sordi), pittore restauratore chiamato a Reims dall'amico Robert Morrison (Noiret). Berti comincerà a conoscere le perversioni della provincia francese fino a trovarsi testimone in un sordido...Leggi tutto caso di pedofilia in cui pare sia coinvolto l'amico Robert. Il rapporto tra i due comincia a incrinarsi, causa anche l'invadente presenza della polizia. Non è la prima volta che Sordi interpreta l’italiano all'estero e, anche qui, smussa le spigolosità del suo tipico personaggio profittatore per regalare di noi un'immagine diversa, dell'italiano buono e timoroso, ingenuo e onesto, marionetta nelle mani dell'amico. Noiret tratteggia invece con grande carisma e mestiere una caratterizzazione difficile, ricca di sfumature. LE TEMOIN non è esente da difetti (tra i vari anche una fotografia televisiva e molte approssimazioni nella sceneggiatura), ma riesce nell'intento di farci appassionare alla vicenda grazie a una costruzione tipicamente “gialla” e al buon sfruttamento di un cast di prim'ordine in cui Sordi, pur non calcando la mano sulla facile ironia, diverte comunque con alcuni suoi tipici intercalare. La denuncia sociale sulla pena di morte è evidente, ma non pare centrale.

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B. Legnani 2/07/08 22:44 - 5537 commenti

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Non riuscitissima opera di coproduzione, che non sfrutta al meglio due pezzi da novanta come Noiret e Sordi, che paiono diretti con mano non troppo felice, cosicché ripetono troppo sistematicamente i due caratteri. La vicenda ha anche il difetto di mettere troppo chiaramente in evidenza il tutto, al punto di non appassionare più di tanto con il successivo sviluppo giallo. Non bastano due piccole sorprese ad alzare il livello dalla semplice sufficienza. Sordi assomiglia, qua e là, al suo personaggio di Bello, onesto...
MEMORABILE: La presentazione iniziale al cardinale, con tanto di schiaffetto.

Matalo! 23/10/08 17:14 - 1378 commenti

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Abito stretto di due taglie per Sordi, che si rivela poco malleabile fuori da contesti nostrani, al contrario di Tognazzi. Nonostante il taglio di commedia drammatica, il nostro sembra trattenere a stento tutto il bric-à-brac consueto e quindi la sua interpretazione appare sfocata. Il clima è francese, molto francese e si poteva scegliere un altro attore italiano. Per il resto il film si fa vedere.

Trivex 2/05/11 13:09 - 1744 commenti

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Film falsamente simpatico, in realta torbido. A parte il dramma della morte della ragazzina e la sua dietrologia, alcune scene mi sono apparse un po' sfrontate e forse inadatte al pomeriggio in famiglia. Un giallo che ricorda le italiche produzioni giallo morbose degli anni 70 (qui facciamo a metà con i francesi), avvolto nella spirale disinvolta e ciaciarona dei protagonisti (nessuno è totalmente innocente alla fine, almeno nello spirito e nella morale). Molto ben girata, è una visione consigliata anche per l'Albertone in versione opaca ed impopolare.
MEMORABILE: L'oscena comprensione "umana" finale verso il colpevole.

Franz 2/05/11 12:01 - 110 commenti

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Il Sordi comico mal si sposa con l'affascinante atmosfera noir della pellicola, girata nelle magnifiche location invernali di Reims e dintorni. Preferibile, invece, il cambio di registro, da un certo punto in poi, quando l'attore romano vira verso toni più drammatici affiancato da un Noiret abile a interpretare la figura di un magnate perverso, squallido, potentissimo eppure debole e infantile. L'intrigo giallo è piuttosto banale, ma nel complesso il film è ben realizzato.
MEMORABILE: L'immensa, meravigliosa cattedrale di Reims. Lo sguardo glaciale della moglie di Noiret che, tacendo la verità, manda al patibolo un innocente.

Homesick 26/08/11 09:20 - 5737 commenti

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I toni iniziali, quasi da commedia scollacciata tricolore, si scuriscono progressivamente in quelli di un amaro apologo sui malfunzionamenti del sistema giudiziario e i vizi (ma qui sarebbe più opportuno parlare di “malattie”) della borghesia di provincia, cui la maschera ilarotragica di Sordi – vittima sgomenta e innocente come in Detenuto in attesa di giudizio – e lo sgusciante signorotto “al di sopra di ogni sospetto” di Noiret calano in una dimensione quotidiana e concreta. Peccato per talune lungaggini e superficialità di sceneggiatura che inceppano il meccanismo giallo.
MEMORABILE: La battuta di caccia; la lettera disperata di Sordi.

Markus 30/07/12 08:58 - 3690 commenti

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La commistione tra giallo e commedia è stata spesso scelta felice, ma in questo caso qualcosa non torna, a partire dal poco credibile Sordi-restauratore che non perde una sola virgola della sua romanità (sotto l'ombra del Colosseo funziona, ma in quella della cattedrale dell'uggiosa Reims stona come i cavoli a merenda). La pellicola (con tema - allora concesso - della pedofilia) regge essenzialmente per il calibro degli interpreti, ma non per la scarsa regia aggiunta a una pessima fotografia.

Buiomega71 23/08/12 00:23 - 2913 commenti

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Parte come una commedia tipicamente sordiana (il classico "ammazza ahò"), si intinge di grottesco e poi vira nel sordido, nel gretto e nel sudicio. Costante la sottotraccia pedofila, unta, viscida, che Mocky non risparmia tra bambine che mostrano le "zinnette" e provocanti lolite appena dodicenni. Il male vien dall'uomo rispettato, ma Mocky non ha nemmeno troppa pietà per le piccole vittime che sprizzano malizia e morbosità. A volte troppo insistito sul tasto della pochade, ma nel finale diventa nerissimo con giustizia sommaria annessa. Morboso.
MEMORABILE: La piccola Cathy che posa per Sordi, un mix di purezza e malizia morbosa; Il coro delle ragazzine; La ragazzina che mostra i seni appena sbocciati a Sordi.

Ducaspezzi 26/09/12 01:37 - 222 commenti

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Una cosa è certa: questo film, in un veloce excursus mentale della filmografia sordiana, lascia tracce di una enigmatica singolarità. E' una questione di strane impressioni, suscitate dal bizzarro e fosco amalgama di toni e situazioni. Sordi è quello che conosciamo, col suo noto e caro armamentario mimico ed espressivo ma, piano piano, viene calato nel viscidume inquietante di una vicenda che sembra creare perverse dissonanze con quel registro. E il laido Noiret sembra in combutta con le smaliziate ninfette perché l'effetto lieviti. Straniante.
MEMORABILE: Il coro delle bambine che si ascolterà in una versione più ritmata ed una più da chiesa: la corruzione e l'innocenza con le stesse voci.

Deepred89 16/10/12 12:44 - 3709 commenti

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Una pellicola non del tutto riuscita ma insolita e curiosissima. Moltissimi ingredienti: drammatico morboso, giallo, commedia scollacciata, critica al sistema giudiziario francese e alla classe borghese, un Sordi che fa Sordi (e infatti appare fuori luogo), il Noiret più viscido mai apparso sullo schermo, pedofilia, nudi preadolescenziali, notevoli cori (anche su base dance) di voci bianche firmati Piero Piccioni. Il tutto appare però scontato nella sua insistita amarezza e dannatamente prevedibile. Peccato, perché il menù era invitantissimo.

Galbo 2/03/13 18:51 - 12399 commenti

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Coproduzione italo-francese con uno dei protagonisti, Alberto Sordi, abbastanza fuori ruolo. Il suo personaggio, interpretato in modo tipicamente "sordiano" si sposa male con il tono della pellicola (che vuole evidentemente denunciare le aberrazioni del sistema giudiziario) e soprattutto stride con lo stile più mellifluo di Noiret. Nel complesso anche il meccanismo giallo e' alquanto debole mentre piuttosto riuscita risulta l'ambientazione. Si può vedere ma non lascia molto.

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Samuel1979 2/03/13 20:56 - 547 commenti

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Commedia atipica intrisa di noir che vede Sordi in un ruolo insolito, ma non per questo inefficace; anzi, anche qui Alberto dimostra la sua grande malleabilità di attore e non sfigura nel paragone con l'altro grande personaggio del film (interpretato da Noiret). Forse alla lunga risulta noioso in certe sequenze, ma comunque è da inserire fra i venti migliori film di Sordi.
MEMORABILE: La sequenza della caccia al cinghiale!

Caesars 30/07/13 08:27 - 3794 commenti

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Sulla carta la storia poteva essere interessante, probabilmente in altre mani avrebbe funzionato meglio, ma alla resa dei conti la pellicola non si può certo dire riuscita; colpa sicuramente di una sceneggiatura che presenta parecchie lacune, ma anche regia e fotografia lasciano parecchio a desiderare. Persino Sordi e Noiret non rendono al meglio; soprattutto l'attore romano appare fuori parte e non convincente. Si può sicuramente parlare di un'occasione sprecata. ** (un po' generosamente).
MEMORABILE: Lo schiaffetto del cardinale con controschiaffetto di Sordi.

Redeyes 14/01/14 13:36 - 2449 commenti

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La pellicola parte sfruttando un'idea piuttosto interessante e con un cast sulla carta di livello. L'ambientazione francese riesce a smarcarla dalle pellicole di genere ma non abbastanza da renderla particolare. Si nota, per quanto funzionale alla storia, un approccio alla pedofilia blando nella condanna, tipico del momento storico. Noiret è decisamente credibile, Sordi un po' meno, a metà strada fra il carbonaro spaurito e Giuseppe Di Noi, finendo per conferire non troppa credibilità al racconto. Non eccellente ma sicuramente da vedere.

Panza 4/05/14 20:43 - 1842 commenti

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Poco classificabile e sottovalutata opera di coproduzione francese con un Sordi d'esportazione imbrigliato in un ruolo multiforme. All'inizio sembra quasi sgomitare per inserire nella sua interpretazione le solite esclamazioni prese dal suo repertorio, aiutato dal fatto che la sceneggiatura inserisce qualche episodio (i due amici che vanno a prostitute) abbastanza inutile. Poi il film effettua una virata assurda scivolando nel giallo e poi in un dramma interiore. Se alla regia ci fosse stato un Monicelli o un Germi parleremmo di un capolavoro.
MEMORABILE: La lettera finale di Sordi, saggio di recitazione che tocca il cuore.

Alex75 15/03/16 09:36 - 880 commenti

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Il film prende quota quando assume le tinte del dramma giudiziario, inserito in un affresco provinciale fatto di grette e omertose solidarietà di casta (con il pendant di un’untuosa indulgenza nei confronti dell’incontinenza sessuale). Lo stesso Sordi (il cui intercalare romanesco in un film francese è straniante, tanto più per l’atmosfera lugubre e raggelante) è più convincente sui registri drammatici, con il contrappunto del personaggio viscido e al tempo stesso fragile di Noiret.
MEMORABILE: Le giovanissime modelle; Robert spiega a Antonio cos’è la ghigliottina; La confessione sulla barca; Lo sguardo gelido di Louise; La lettera.

Saintgifts 29/04/16 20:13 - 4098 commenti

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Trasferta di Sordi in Francia nelle vesti di pittore restauratore. Visto che il protagonista (assieme a un Noiret che invece è in casa sua) è italiano, ci sta che sia interpretato dall'italianissimo, anzi romanissimo, Sordi, ma ugualmente non funziona. Più che all'interpretazione di Sordi, quella classica sua di quando è lasciato libero e che funziona abbastanza nella prima parte (meno quando si vira verso il tragico), darei la colpa alla regia e a una sceneggiatura che obbliga l'attore italiano a comportamenti poco credibili.
MEMORABILE: Incredibile come nel 1978 si potessero far recitare certi atteggiamenti a delle bambine.

Rambo90 31/01/18 16:57 - 7702 commenti

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Curioso ibrido di dramma, commedia e giallo, tenuto splendidamente in piedi da una sceneggiatura scaltra, che tra una battuta e l'altra sa anche intrigare, costruendo prima un enigma e poi un dilemma etico. La spirale che avvolge il protagonista è ben supportata da una regia sporca, con fotografia dai toni giustamente cupi e freddi. Ottimo Sordi, che regala una classica performance brillante ma piena di sfumature, supportato da un Noiret ambiguo al punto giusto. I due insieme fanno faville e sollevano qualche stanca. Notevole.

Nando 29/06/20 14:49 - 3816 commenti

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Pellicola poco nota nella carriera di Sordi che offre argomenti indubbiamente validi. Inizia come una commedia scanzonata che vira successivamente nel giallo e sfocia nel dramma. Il tema della pedofila è affrontato con serietà nonostante Sordi, talvolta, gigioneggi troppo. Il taglio narrativo è francese e alcune situazioni appaiono inutili (vedi la caccia al cinghiale). Nel complesso un film valido che mostra la meschinità di certe famiglie in vista rispetto alla sincerità di un testimone.

Max73 7/08/20 20:35 - 13 commenti

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Un film splendidamente "politically incorrect" dell'ingiustamente dimenticato Jean-Pierre Mocky, di quelli che ci si poteva permettere di realizzare giusto negli anni '70 senza scomodare la "terribile" parola pedofilia e che sarebbe piaciuto a Gabriel Matzneff. La sottile libidine legata alle bambine si respira in molte sequenze, anche insospettabili, come quella del clero e le altre personalità che ascoltano, con apparente "paterna" innocenza, le voci bianche.
MEMORABILE: La sequenza in barca, nella quale Noiret si "giustifica" con Sordi, ne richiama una analoga con Gene Hackman in Under Suspicion.

Ultimo 19/10/20 14:42 - 1656 commenti

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Un ottimo film con Alberto Sordi assoluto protagonista nei panni di un pittore romano trasferito a Reims. Qui comincia la vicenda vera e propria, andando a mescolare i toni della commedia con il giallo e il dramma. Il cast se la cava piuttosto bene: il duo Sordi-Noiret è in parte e il rapporto tra i due diventa il vero cuore della pellicola. La vicenda gialla è intrigante e sebbene lo sviluppo sia prevedibile si gusta con piacere. Pur essendo un film francese, il finale pare tipico della commedia all'italiana. Notevole!

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Paulaster 28/03/22 10:18 - 4427 commenti

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A un restauratore vengono commissionati dei lavori a Reims. Collaborazione franco/italiana che non riesce a miscelarsi. Tutta la prima parte con continue insinuazioni sessuali diviene pesante a causa della tenera età delle bambine (manco fossimo in Maladolescenza) e per il morboso libertinaggio delle più mature. Sordi è tra lo spiazzato e il fuori tempo, meglio Noiret col suo fare sordido. La seconda parte si concentra sulle indagini col tema chiaro della pena di morte, ma senza grandi approfondimenti sociologici. La chiusura vuole indignare e non riesce ad essere grottesca.
MEMORABILE: Le zinnette mostrate in macchina; La siringa in casa; L’identikit sbagliato; Le prove di chi usciva di casa; La confessione in barca.

Daniela 29/04/22 11:29 - 12672 commenti

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Un pittore italiano viene convinto da un amico francese a trasferirsi a Reims per restaurare alcuni dipinti della cattedrale. Quando una ragazzina del posto viene uccisa, il pittore potrebbe fornire una testimonianza decisiva ma... Co-produzione italo/francese poco attendibile nella trama e soprattutto penalizzata dalla presenza di Sordi che nella sua maschera tipica dell'italiano all'estero goffo e arretrato mal si adatta a un personaggio che dovrebbe essere quello di un artista esperto d'arte. PIù in parte Noiret e discreta l'ambientazone ma nel complesso film modesto.
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  • Discussione Buiomega71 • 23/08/12 18:23
    Consigliere - 26015 interventi
    Andrebbe bene anche giallo, perchè no...Ma commedia proprio no...
    Ultima modifica: 23/08/12 18:24 da Buiomega71
  • Discussione Markus • 23/08/12 19:47
    Scrivano - 4775 interventi
    No, è assodato ;)

    IMDB lo mette come "crime".
  • Discussione Buiomega71 • 23/08/12 19:54
    Consigliere - 26015 interventi
    Markus ebbe a dire:
    No, è assodato ;)

    IMDB lo mette come "crime".


    Oddio Markus, IMDB non e la fonte più attendibile.

    Il film l'ho visto ieri, andrebbe bene giallo come anche drammatico...

    Vada per giallo allora ;)
  • Homevideo Deepred89 • 16/10/12 03:07
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Leggo in giro (vedrò di controllare direttamente) che la versione francese abbia qualche differenza di montaggio, come piccole scene in più e un finale differente con:

    SPOILER
    L'esecuzione di Sordi.
    Ultima modifica: 16/10/12 08:24 da Zender
  • Discussione Panza • 4/05/14 21:13
    Contratto a progetto - 5198 interventi
    Al finale un pochino mi sono commosso. Scorrono le immagini di un Sordi allegro e un po'ingenuo, ma le sue parole cozzano...
    Ultima modifica: 4/05/14 21:15 da Panza
  • Musiche Lucius • 18/03/16 00:19
    Scrivano - 9051 interventi
    Direttamente dalla prestigiosa collezione Lucius, il 45 giri originale:

    Ultima modifica: 18/03/16 07:00 da Zender
  • Discussione Alex75 • 19/08/16 18:21
    Call center Davinotti - 709 interventi
    "Il testimone" è l'ultimo film in cui Sordi è diretto da un regista non italiano.
  • Discussione Alex75 • 22/08/16 17:33
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Come altri film del Sordi "drammatico", anche questo mi ha sorpreso, tanto più che non figura certo tra i titoli di punta di Albertone. L'ho visto in lingua originale con sottotitoli in inglese; Sordi ovviamente si doppia da solo, e i suoi tipici intercalari romaneschi non vengono francesizzati, e questo crea un effetto straniante, come a rimarcare l'estraneità del personaggio sordiano all'ambiente in cui si trova. Oltre all'atmosfera livida, quasi "gotica", alla cattiveria delle ragazzine e alla sordida solidarietà basata su un vizio comune, l'accento viene posto anche sull'ingratitudine di chi è beneficiato dal comportamento del protagonista, retaggio di un ambiente in cui la priorità è mantenere una parvenza di onore. Ci si aspetta fino alla fine un finale "tarallucci e vino", ma siamo in Francia.
    Secondo me è una delle ultime grandi prove di Sordi, e meriterebbe una rivalutazione.
  • Musiche Alex75 • 22/08/16 17:35
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Markus ebbe a dire:
    Musiche del M° Piero Piccioni (probabilmente proposto da Alberto Sordi che ha partecipato a questo film italo-francese). Piuttosto noto il medley (usato per i titoli) in cui una base di vago jazz vira, nella seconda parte, in un'ariosa canzonetta (siamo in periodo “disco”) contata in francese da una corista. Tema gradevole ma mio avviso poco funzionale per il film.

    Io ho trovato un po' fuori luogo le sonorità "disco" della colonna sonora. Piccioni ha fatto di meglio.
  • Curiosità Samuel1979 • 3/05/19 01:03
    Addetto riparazione hardware - 4195 interventi
    Il libro "Le grand livre de la rose" di Georges Delbard, regalato dalla figlia di Robert Maurisson (Noiret) ad Antonio Berti (Sordi), è un'edizione del 1976: