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Titolo originale: The Van
Anno: 1996
Genere: commedia (colore)
Regia: Stephen Frears
Note: Aka "The van - 2 sulla strada".
APPROFONDIMENTI: Il vero calcio al cinema
LE LOCATION
TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/08 DAL BENEMERITO DUSSO
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- Davvero notevole!:
Daniela - Quello che si dice un buon film:
Galbo - Non male, dopotutto:
Dusso, Pigro, Noodles
Una buona commedia agrodolce su due disoccupati che per l'estate del 1990 decidono di mettere su un furgoncino di "fish and chips"; gli affari vanno a gonfie vele grazie anche ai mondiali di calcio dove l'Irlanda (il film è ambientato lì) arriverà fino ai quarti di finale. Poi si sposteranno in altri posti anche se un ispettore di igiene vuole farli chiudere.
MEMORABILE: La maglietta "fuck Schillaci" e la suocera con la puzza.
Tratto dal romanzo omonimo dello scrittore Roddy Doyle ed ambientato in un immaginario sobborgo di Dublino, The Van è una simpatica commedia che ruota intorno alla passione per il calcio (è infatti ambientato durante i campionati mondiali del 1990). Molto buona appare la caratterizzazione del proletariato irlandese, in un film che pur divertente inquadra molto bene i problemi sociali, primo tra tutti quello della disoccupazione. Molto bravi gli interpreti.
Due disoccupati si riciclano come venditori ambulanti di hamburger e patatine: il film coniuga la presa diretta sul sociale con lo studio delle relazioni umane, ma affrontando tutto con un gaio spirito scanzonato, meglio se profondamente “irish” (la componente nazionalistica è esaltata dalla concomitanza con i Mondiali di calcio). Ma senza l’acutezza dolceamara di Loach e senza un po’ di mordente, rimane solo la commedia, puntellata da episodi fragili e da una narrazione senza invenzioni e sempre più fiacca col procedere della storia. Carino.
Due amici disoccupati comprano un van scassato e si danno allo street-food durante i mondiali di calcio Italia 90, contando sul fatto che i loro connazionali siano troppo impegnati a seguire le partite dell'Irlanda per perdere tempo a cucinare... Con The Snapper, costituisce un ideale dittico dublinese. L'ambiente è quello proletario tante volte descritto da Ken Loach, ma lo spirito con cui lo dipinge Frears è diverso, più disteso e divertito che impegnato. In entrambi i film, in mezzo a cast di tutte facce giuste, a farla da padrone è Meaney, sanguigno, pasticcione, simpaticissimo.
Direttamente dall'Irlanda una brillante commedia che, pur con leggerezza, affronta temi importanti quali l'amicizia e soprattutto la disoccupazione. A fare da sfondo all'agrodolce vicenda i Mondiali di Calcio giocati in Italia nel 1990. Pur non incantando è un film che diverte e fa riflettere, anche se va detto che verso la fine si fa meno interessante e perde qualcosa in originalità. Mattatore assoluto Colm Meaney, il cui personaggio copre tutti gli altri. Buono il cast e ottimi alcuni sprazzi di fotografia. Colonna sonora di Eric Clapton. Simpatico.
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- Come noto il film è ambientato durante il mondiale di calcio di Italia 90. Nel film vengono mostrate le immagini delle seguenti partite:
Inghilterra - Irlanda dell'11 giugno 1990, fase e gironi, giocata a Cagliari e terminata 1-1. Nel fotogramma l'esultanza della squadra irlandese nel film darà l'avvio all'attività di venditori di fish and chips da parte di Larry (Colm Meaney) e Bimbo (Donal O'Kelly).
Irlanda - Romania del 25 giugno 1990, ottavi di finale, giocata a Genova e terminata 5-4 ai rigori. Nel fotogramma vediamo il rigore decisivo parato dal portiere dell'irlanda. Altra partita che porterà un grande afflusso di clienti, e quindi di soldi, ai due soci in affari Larry (Colm Meaney) e Bimbo (Donal O'Kelly).
Italia - Irlanda del 30 giugno 1990, quarti di finale, giocata a Roma e terminata 1-0. Nel fotogramma vediamo il gol di Schillaci. Ultima partita della grande avventura della squadra irlandese nella storia del mondiale. L'eliminazione della nazionale del trifoglio farà decidere a Larry (Colm Meaney) e Bimbo (Donal O'Kelly) di non mettersi più fuori dai pub, ma sulle spiagge per vendere i loro prodotti.
Purtroppo il gol non viene preso troppo sportivamente dal protagonista del film...
