Un giorno questo dolore ti sarà utile - Film (2011)

Un giorno questo dolore ti sarà utile
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 27/02/12 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 27/02/12 13:04 - 1255 commenti

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Giovane Holden dei giorni nostri, questo dramma dai toni lieti finisce per risultare un elogio alla solitudine, al diverso, ma anche, in un certo qual modo e in una sua forma, all'amare. E rientra in pieno in una tendenza attuale, secondo la quale non è proprio necessario che si arrivi a una qualche conclusione forte. Basta un cenno. E l'intero film, più che una storia, è un modo, una fotografia, un sentire, perfettamente inteso dall'ottimo protagonista. Personalmente gradisco.
MEMORABILE: "Come si scrive facsimile? Non c'è la x?" - "No" - "Allora perché fax ha la x?" - "Perché il mondo è crudele e assurdo"

Galbo 17/08/12 07:06 - 12414 commenti

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L'esordio americano di Roberto Faenza, in un film tratto da un romanzo di Peter Cameron, che è anzitutto un racconto di formazione mirante a cogliere le sfumature della personalità di un protagonista complesso. La trama (che per la verità è poco interessante) conta molto meno dello studio psicologico del personaggio. Faenza trova in Toby Regbo il protagonista ideale, ma è tutto il cast a colpire per l'aderenza ai personaggi e la credibilità delle interpretazioni. Il regista dirige con mano sicura. Da recuperare.

Capannelle 4/09/12 12:48 - 4421 commenti

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Non proprio originale ma nel complesso è un film piacevole e curato, in cui Faenza riesce a creare una discreta atmosfera senza voler stupire o ricorrere al facile patetismo. Buono il cast dove la parte del leone è di Regbo, che non inizia benissimo (è un po' troppo "vittima", a tratti stucchevole) ma emerge alla distanza e funge da centro/specchio delle nevrosi altrui. Non piacerà/non è piaciuto a molti ma personalmente mi è parso sufficientemente genuino. Musiche di buon livello.

Redeyes 26/09/12 08:46 - 2454 commenti

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La pellicola è più gradevole che bella; vale a dire che la si guarda con simpatia, ma non si esce dalla sala soddisfatti. Il buon cast svolge il compitino; la storia al contrario non pare così intrigante per farci un film. Finisce per uscirne il buonismo di fondo, al disagio del ragazzo come controaltare si contrappongono tanti clichè filtrati da troppo zucchero. Di contro peccato non aver sfruttato la scena della casa nella discarica, mi sembrava potesse dare uno slancio al velo di miele che ammanta tutto il resto. Decisamente niente di che.

Pigro 15/06/13 08:30 - 9706 commenti

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Il senso di distanza dal mondo, la voluttà della solitudine e della diversità: è questa l’adolescenza nel romanzo di Cameron, che Faenza (dopo aver tagliato l’identità gay del protagonista) appiattisce con una sceneggiatura scialba e con una regia piatta. Il film si salva solo per la vibrante tensione della storia originaria, che riesce a sfondare nonostante l’insipida realizzazione, e per quello che sembra il vero interesse degli autori: mettere a punto un suggestivo reportage turistico sugli angoli più caratteristici di New York. Deludente.

Nancy 14/07/13 14:19 - 778 commenti

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Film senza infamia ma anche senza lode, quest'esordio americano del nostrano Faenza. Un protagonista bravo ma non troppo credibile (troppo bello e troppo impostato per fare davvero la parte dell'emarginato), la storia di un diciassettenne che non riesce a trovare il suo posto nel mondo. La sceneggiatura tra l'altro evita di spingersi verso il discorso sulla sessualità del ragazzo. Brava la Harden e anche la Burstyn, nonostante il suo ruolo dai risvolti totalmente prevedibili. Giovane Holden? Mah. Poteva venire meglio, con un po' di coraggio in più.

Nando 15/11/13 00:28 - 3822 commenti

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Una narrazione discreta che scava nei pensieri di un adolescente sveglio e particolare nella quotidianità newyorchese. Sviluppo narrativo abbastanza elementare ma l'introspezione dei personaggi è ben delineata. Cast di alto livello con due premi oscar femminili e un sorprendente Regbo.

Saintgifts 12/08/14 23:55 - 4098 commenti

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Così come è stato impostato il protagonista sembra tutto tranne che un disadattato. Molto meglio sarebbe stato rendere evidente la sua natura gay, ma forse questo avrebbe reso ancora più confusa la caratterizzazione del protagonista. Risulta evidente che i disadattati sono tutti gli altri, eccezione per la nonna, che però incide poco; come dire la tua normalità mette in crisi quella che viene ritenuta di norma la normalità, tale solo perché accettata come punto di riferimento dai più, una sorta di democrazia.

Deepred89 13/08/14 14:07 - 3718 commenti

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Commedia agrodolce (con tocchi drammatici) piuttosto intrigante e decisamente ben confezionata e interpretata, nonostante qualche banalità (finale e prefinale) e l'incapacità di scandagliare a fondo un soggetto tanto interessante. Ad ogni modo, un discreto ritratto di un'anima che non scende a compromessi e di un'America divisa tra scenari fascinosi e marcio radicato nel profondo dell'anima. Peccato anche per le fastidiose canzoni di Elisa messe lì a riempire gli intermezzi, ma si può sopportare. Nel complesso un bel film.

Lou 6/03/15 18:03 - 1123 commenti

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Trasposizione cinematografica riuscita del libro di successo di Peter Cameron. Faenza descrive con efficacia e ironia le tipiche nevrosi degli adulti dell’upper class newyorkese che circondano il diciassettenne James, introverso, sensibile e tormentato e per questo “anormale” rispetto all’omologata umanità che lo circonda. Film gradevole, con l'attore Toby Regbo credibile nel rappresentare le inquietudini dell’adolescenza, anche se forse troppo “cool” rispetto ai tormenti interiori che dovrebbe trasmettere.

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  • Discussione Buiomega71 • 5/09/12 18:20
    Consigliere - 26075 interventi
    Scusa Kanon, ma credo che Galbo abbia ragione.

    Cop Killer era sì di ambientazione americana, ma era italiano al 100%, anche nella produzione.

    Sarebbe come dire che Lo squartatore di New York e il film americano di Lucio Fulci.

    Giustamente, come afferma Galbo, questo è il primo film interamente americano del regista di Escalation.
  • Discussione Zender • 5/09/12 18:49
    Capo scrivano - 47888 interventi
    Sì, credo anch'io Kanon. Copkiller è un film italiano.
  • Discussione Zender • 6/09/12 10:40
    Capo scrivano - 47888 interventi
    Beh vabbè, mica è successo niente. Giusto sempre farsi domande e sottoporle al forum.