Tre giorni per la verità - Film (1995)

Tre giorni per la verità

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Attorno a una storia semplice, che sembrerebbe svolgere il proprio interesse solo in direzione dell'attesa soluzione finale. Sean Penn imbastisce un film che trova la sua ragion d'essere soprattutto nei tormenti che turbano la personalità schizoide di Gale (il solito, imitabile Jack Nicholson, che nella figura del deviato paranoico dà sempre il meglio di sé), un padre di famiglia distrutto dalla perdita della figlioletta investita da un giovane in stato di ubriachezza (David Morse). La sete di vendetta, a distanza di sei anni, non si è placata e all'uscita dal carcere dell’involontario omicida il pensiero di Gale è uno solo: ucciderlo. La prima parte si apre bene e culmina nel primo faccia a...Leggi tutto faccia tra i due, addirittura grottesco. Gale concederà allora (chissà perché) altri tre giorni di vita all'uomo. È qui che il film subisce una involuzione, tradendo una carenza d’idee preoccupante che si concretizza in situazioni che poco aggiungono alla sua riuscita e hanno l'unico merito di lasciare spazio agli istrionismi misurati di Nicholson, che nei duetti con Angelica Huston (la moglie da lui divorziatasi) raggiunge altissimi vette di intensità recitativa. E’ tuttavia chiaro che ogni scena tende a raccogliere l'attenzione in vista del rendez-vous definitivo, che viene ampliato per prolungare la tensione quanto più possibile mentre lo stile inconfondibile di Sean Penn si concentra nel rarefare l'atmosfera. Il risultato è piuttosto originale e affascinante, quantunque ancora immaturo. Morse fornisce una delle sue prove più convincenti, fatta di rassegnazione e insospettabile profondità d'animo. A tratti sublime, massimamente poetico, Penn cade ancora, purtroppo, in qualche banalità sconcertante.

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Caesars 20/07/07 11:56 - 3818 commenti

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Interessante pellicola diretta da Sean Penn che però risulta essere non completamente riuscita. Ottima come sempre l'interpretazione di Jack Nicholson, qui nel ruolo di un padre disperato a cui un automobilista ubriaco ha ucciso la figlia. Il film è completamente giocato sull'abilità degli attori e sulla drammaticità della storia, non riesce però a convicere completamente per alcuni risvolti non del tutto plausibili e/o motivati a sufficenza. Anche la regia ha alcuni momenti non pienamente riusciti che rendono il prodotto meno pregiato dello sperato.

Galbo 14/02/08 07:38 - 12430 commenti

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Film molto intenso diretto da un sensibile ed ispirato Sean Penn, regista mai banale. La promessa è un storia di vendetta ma ancora di più è la storia di un'ossessione che ha deteriorato i rapporti tra gli esseri umani trasfigurandoli. Molto bella la sceneggiatura specie nella prima parte che delinea le psicologie dei personaggi mentre appare più debole il finale. Grande Nicholson, molto brava la Huston.

Homesick 3/10/10 17:31 - 5737 commenti

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Poteva venire meglio. Lo script di Penn lascia adito ad eccessi e implausibilità da cinema mainstream (l’insulsa caccia all’uomo notturna, i plateali faccia a faccia tra i due antagonisti e la rissa nel locale), ma la sua regia sa garantire momenti di forte intensità emotiva, massimi nel devastante andirivieni di Nicholson tra strazio, degradazione e scatti d’orgoglio e nei suoi confronti con la Huston. Da vero intenditore la colonna sonora che raduna Springsteen (“Missing”), Adam Ant (“Room at the top”) e Dead Can Dance (“The ubiquitous Mr. Lovegrove”).
MEMORABILE: Nicholson al telefono con la Huston.

Domino86 23/11/10 16:53 - 607 commenti

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Un film discreto che inizia bene, lento ma piuttosto godibile. Peccato che nella seconda parte si perda un po' il controllo lasciando spazio eccessivo alla melensaggine. Bravissimo Jack Nicholson, grande mattatore (come in tutte le sue pellicole).

Jandileida 23/05/11 20:30 - 1575 commenti

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Uno dei film con più ralenti inutili nella storia del cinema: parte una macchina? Ralenti. Balla la futura moglie del regista? Ralenti, segno chiaro di una regia piatta e senza spunti. Inoltre Morse è un Loria hollywoodiano, inadeguato per certi livelli e la Wright offre una presazione irritante in un ruolo scritto in 13 minuti per infilarla a forza nella storia. Dispiace perché l'argomento meritava di essere affrontato in maniera più seria e profonda. Nicholson evita il naufragio ma decisamente non basta per farne un film anche solo mediocre.

Pigro 9/06/12 09:44 - 9732 commenti

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Un uomo vuole uccidere l’autista ubriaco che ha ammazzato la figlioletta. Materia di ordinaria quotidianità che Penn declina attraverso non una storia, ma una parabola morale che s’insinua nei nervi scoperti della rabbia per l’ingiustizia, ribaltando i pregiudizi e cercando una pacificazione che è soprattutto pietas per l’umanità sofferente. Perciò è perdonabile la rigidità dei personaggi, perché son parte di un’affabulazione etica e sociale. Unico neo: il pur appariscente Nicholson, padre più spiritato e paranoico che tormentato dal dolore.

Paulaster 17/11/12 16:03 - 4484 commenti

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Attirato dal nome Nicholson resto bellamente deluso dalla scelta. Nonostante Jack provi ad essere credibile (e in un paio di occasioni è notevole), la sceneggiatura non lo aiuta. In più la regia di Penn mette più enfasi che thrilling e la scelta di troppe slow motion ne è la prova. La Houston supera la sufficienza, mentre Morse e una comunque bella Wright sono scelte che lasciano perplessi. Finale discutibile in linea con la cifra stilistica dell'insieme.

Mickes2 24/03/13 23:37 - 1670 commenti

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Discreto noir metropolitano ed esistenzialista per Penn che, nonostante qualche passaggio a vuoto (nei tempi, nella retorica e negli obiettivi), per buona parte riesce a scavare nell’animo dei protagonisti, uomini in balia di profonde ferite (un dolente e paranoico Nicholson, un decadente e disorientato Morse) portando a galla i rimorsi e la sete di giustizia a stampo vendicativo per un dolore e una colpa impossibili da reprimere, imbastendo così un affresco morale dove lo sguardo sulla vita e sulla morte assume un valore umano di fratellanza.
MEMORABILE: Anche se slegata dal film, colpisce la dedica finale a Mr. Henry Charles Bukowski Jr.

Gottardi 21/11/22 10:16 - 396 commenti

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Un uomo cui la figlioletta è morta investita è ossessionato dal dolore e dal desiderio di vendetta, al punto di mandare a monte matrimonio e vita, e quando il colpevole esce di prigione gli concede tre giorni prima di ucciderlo. Film che è un concentrato di dolore sull'elaborazione del lutto, del senso di colpa, del desiderio di riscatto dalla stessa e dell’importanza della memoria. Penn evita le secche della facile commozione grazie anche alle interpretazioni magistrali della Houston e soprattutto di Nicholson, maschera perfetta di rabbia e dolore in crisi di coscienza.

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  • Homevideo Gestarsh99 • 23/11/11 15:51
    Vice capo scrivano - 21546 interventi
    Disponibile in edizione dvd dal 07/12/2011 per Miramax/Eagle Pictures:



    DATI TECNICI

    * Formato video 1,85:1 Anamorfico
  • Discussione Raremirko • 14/04/19 21:51
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Forse il meno convincente tra i film diretti da Penn, forzato e con qualche momento riempitivo (i dialoghi poi, a volte, paion buttati lì).

    Comunque 100-105 minuti che non stancano, con un bel cast e un Nicholson come sempre fenomenale.

    Morse, qui solo nella media, convincerà di più altrove.

    Un film a malapena discreto, che non circola tanto.