Traccia di sangue - Film (2022)

Un'anziana domestica viene trovata morta in un lago; le indagini che seguono riporteranno in superficie vecchi misteri mai davvero risolti. Benché la storia segua le tappe abituali dei gialli "Landkrimi", Spielmann sceglie un approccio narrativo meno lineare, condensando i flashback nella prima parte ed evitando in seguito sussulti investigativi a sorpresa. Il problema di tale sistema è che a metà film si hanno praticamente già tutti gli indizi necessari a far luce sul caso (il numero di sospettabili è pressoché pari a un'unità): tanto valeva servirsi di uno script in stile Colombo.

Dio è morto e noi l'abbiamo ucciso, dice un personaggio citando Nietzsche. Ma, si potrebbe aggiungere alla fine della storia, l'angelo custode è ancora vivo. L'angelo custode (Der Schutzengel è il titolo originale) aleggia per la pellicola, non soltanto in forma di catenina (che si rivela decisiva come in La ragazza di Stillwater, uscito appena un anno prima), ma anche incarnato in alcuni personaggi salvifici: la signora Lanner, l'investigatore, la nuova fidanzata. Per una volta il piacere di Nietzsche citato in maniera pertinente e non in funzione parodistica come in certi film Usa.

Film di impianto televisivo, nella visione bisogna sospendere a tratti l'incredulità. Si segnala per qualche errore nella traduzione dal tedesco (lubrificato per lucidato, investigato per confessato...) che per fortuna non inficia la comprensione. Il meccanismo funziona e una regia più attenta avrebbe migliorato di molto la qualità complessiva. Colonna sonora affidata al vecchio Bach. Si può guardare senza troppe delusioni.