Target Earth! - Film (1954)

Una ragazza (Crowley) si sveglia dopo aver fallito di suicidarsi coi sonniferi. Esce fuori di casa e si ritrova intorno il deserto: in città non c'è più anima viva. Poco dopo incontra un uomo nelle sue stesse condizioni (Denning), spaventato a sua volta, e successivamente una coppia (Wilson/Harris) che bivacca ubriaca in un locale. Per le strade solo un'ombra che di tanto in tanto minacciosa si staglia sugli edifici: un incipit inquietante, non c'è che dire (se ne ricorderà soprattutto Ragona nella sua riduzione da Matheson), anche se la regia statica di Rose non gli rende giustizia. Quando finalmente i quattro riusciranno a scoprire a chi appartiene l'ombra, noi a stento tratteniamo le risate:...Leggi tutto un robottone goffo, ridicolo, che però dalla testa spara un raggio letale che uccide un mezzo cretino che i quattro avevano incrociato per via. Basta quello per costringere lo sparuto gruppo a riparare in un hotel, dove s'installano in attesa degli eventi. Frattanto i militari, al loro quartier generale, studiano una soluzione dopo aver catturato uno dei robottoni invasori (si noti che è poi sempre lo stesso, riutilizzato di volta in volta per le diverse occasioni). Capiamo che la città è stata evacuata e che forse un modo per combattere il nemico esiste. Ma l'azione è quasi sempre focalizzata sui quattro sopravvissuti, alle prese con un unico vero problema: capire quando è il momento giusto per tornare in strada. Almeno fino a quando li raggiunge all'hotel un giovane armato di pistola (Roark), che minaccia tutti e ci prova con la bella ex aspirante suicida, fermamente convinta a resistergli (è chiaramente innamorata del suo “primo incontro”). La situazione evolve decisamente solo nel finale, a testimonianza di un film fatto come sempre in quegli anni più di parole che di azione. Al di là di qualche bello scenario urbano deserto, dell'immanenza di un pericolo alieno difficile da percepire come tale, a conti fatti è fantascienza povera, dall'appeal relativo, diretta in modo piatto e non supportata da sceneggiature in grado di valorizzarne le idee. Si considerino ad esempio le scene con i militari, vero concentrato di banalità, in cui il robot disteso sul lettino non offre alcuno spunto aggiuntivo. Finale sul tetto d'un grattacielo con un testa a testa più ridicolo del resto. E dire che un suo fascino, almeno all'inizio, il film ce l'aveva... In ogni caso guardabile e a suo modo curioso.

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