Uno dei film più delirantemente splatter. In apparenza sembra essere il classico prodotto orientale di arti marziali ma poi, man mano che si prosegue, capiamo presto che qualcosa di diverso c'è: uno dei “cattivi”, a cui viene fatto lo sgambetto, finisce con la testa su un pezzo di legno chiodato che gli perfora la parte sinistra del viso. Ma è solo l'inizio, perché passa poco e assistiamo alla tipica rissa carceraria (tutto il film è ambientato in prigione, dove Ricky è stato rinchiuso per omicidio volontario), con il nostro (super)eroe che affronta un panzone di 300 kg. Lo fa sfoderando i suoi poteri “superumani”, usando cioè il suo braccio letale: con un pugno sfonda lo stomaco del...Leggi tutto malcapitato, che crolla in un lago di sangue. Da lì in avanti STORY OF RICKY accumulerà un numero incredibile di effetti splatter: alcuni piuttosto grossolani (l'uso di finti arti di plastica è evidente), altri invece decisamente suggestivi. Vedremo testa scoppiare per uno schiaffo, occhi che escono dalle orbite, braccia mozzate, esplosioni umane, cani divisi in due, gente che si estrae le budella solo per strangolare l'avversario, torture assortite, pugni che si frantumano... un vero e proprio trionfo del Grand Guignol, al quale vanno aggiunti gli effetti dedicati alle varie dimostrazioni di forza: sbarre piegate e usate per bloccare le braccia, muri che vanno in mille pezzi se colpiti da un pugno, lapidi distrutte a calci... un assortimento mai visto di effetti speciali spesso valorizzati da una regia sapiente e opportuni ralenti. Non il solito splatter di serie B, ma un ottimo e innegabilmente divertente (quantunque assurdo) kung-fu movie: spettacolare e coinvolgente. Il realismo e la qualità della maggior parte degli effetti è strabiliante e vale da sola la visione.
Questo film è una di quelle rare cose ancora in grado di stupirmi. Qui succede veramente di tutto: arti marziali alla Ken Shiro, ultraviolenza, spassose torture, gente che si gonfia e esplode; e c’è persino un tizio che si estrae gli intestini per strangolarci l’avversario. E poi c’è il protagonista, che prima di finire in galera si allenava nel cimitero col maestro spaccando lapidi ed è possessore del colpo sfondastomaco. Può bastare? Io dico di sì. Film non per tutti, ma sicuramente per me.
I primi dieci minuti ci si diverte anche. Poi però il film si riduce a monotono susseguirsi di smembramenti vari. A me gli splatter demenziali piacciono eccome. Però ci deve essere qualcosa, un minimo di "struttura", dietro. Se non altro il sense of huomour. Questo film ha la stessa consistenza di una sequela di scene splatter prese da altri film e montate alla rinfusa. Pure le coreografie sono piuttosto misere. Buoni gli effetti, ma pare che non senta mai male nessuno; tanto gore ma annacquato.
Il trionfo del bizzarro e dello splatter, diverte ma fino ad un certo punto; nel senso che è solo una gran carrellata di combattimenti. Certo che vi è da dire che l'intento era sicuramente quello. Comunque, anche se certi "arti" si vede lontano un chilometro che sono super plasticoni, son divertenti da vedere.
Festival dello splatter per questo delirante lungometraggio in cui un campione di arti marziali spacca ossa e trapana corpi come se fosse un caterpillar. Ambientato in una improbabile prigione (che in effetti si vede che è una scuola), mescola violenza grafica e horror in una storiella bislacca che è solo un pretesto per mostrare le gesta cruente di Ricky e le efferatezze più inimmaginabili. A suo modo, è perfino divertente.
Divertentissimo splatter asiatico. Alcune scene sono memorabili come l'occhio che vola in seguito a un buffetto e il cervello della guardia. Gli attori asiatici non sono certo il massimo dell'espressività ma rendono bene: tanta gomma, tanta azione e sangue a litri. Consigliata almeno una visione anche a chi non ama il genere.
L'opera più conosciuta di Nam Nai Choi, completamente fraintesa (a mio modo di vedere, s'intende): immancabile in ogni classifica dei film più trash/splatter/demenziali, Story of Ricky è allegoria di una società dove la giustizia si fa da parte di fronte al denaro e al potere, ovviamente girata con lo stile eccessivo e senza compromessi del regista che rende la lunga sequela di storture ai danni dei detenuti ancor più insopportabile. Se vogliamo vederla a livello più superficiale: il sogno bagnato di ogni cultore di Kenshiro.
Folle e ormai celeberrimo carcerario nipponico, molto in anticipo sui tempi nell'ironia finto-involontaria di alcune sue esagerazioni (anche attoriali, a partire dalle incredibili espressioni - ancora più delle prestazioni ginniche - del protagonista) e dell'abuso di noti stereotipi action. Ironia e splatter vanno di pari passo senza reciproche interferenze (l'ironia non attutisce i colpi bassi), mentre la regia mostra una tecnica sicura e una buona capacità nello spingere alle estreme conseguenze (oltre i limiti della fisica) i suoi eccessi.
Bellissimo quanto folle film che ha come suo fulcro le arti marziali, ovviamente caratterizzate da elementi totalmente fantastici. I combattimenti sono esilaranti e filmati in maniera magistrale, oltre che a essere ottimamente preparati a livello coreografico. La componente splatter conferisce al film maggiore fascino, andando a strizzare l’occhio a una dimensione più fumettistica. Fantastica la caratterizzazione di molti personaggi, anche secondari. Divertimento allo stato puro.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 25/01/12 18:51 Capo scrivano - 48418 interventi
Ahah, fantastica. Il fatto è che tecnicamente son scene girate da Dio, e creano un gran contrasto con l' "idiozia" di base delle stesse.
DiscussionePol • 25/01/12 19:23 Servizio caffè - 185 interventi
A proposito di animali sarebbe da postare la scena di boxe tra il protagonista ed un ganguro vero in "Killer's nocturne", roba che non pensavo potesse uscire dall'ambito di un Tekken ed invece il Nostro l'ha fatta sul serio (mi prostro), ma non vorrei uscire troppo dall'ambito "Story of Ricky"... vabbè, stasera li riguardo entrambi così li posso commentare "a caldo" e nella sezione apposita piazzo il link di Youtube :)
DiscussionePol • 26/01/12 00:29 Servizio caffè - 185 interventi
Era da parecchio che non lo rivedevo, e devo dire che l'aver visto nel frattempo una caterva di film HK ha cambiato totalmente l'approccio alla pellicola, tanto che sentir parlare nei vari commenti di film "divertente" mi sembra quasi assurdo. Non nego che quando lo avvicinai fu perchè tutti ne parlavano di "splatterone divertente" e ne rimasi soddisfatto per questo, ma rivisto oggi mi è sembrato un film molto cupo, tragico. Mentre rileggevo i commenti istintivamente ho pensato: eh già, da noi un film per "dire qualcosa" dev'essere per forza una rottura di palle immane come l'"hunger" di McQueen (forse per l'analogia "carceraria"). Ovviamente con tutto il rispetto per le opinioni di chi ha scritto quei commenti, per gli estimatori del film di McQueen e fuor da ogni voglia di far polemica. Ormai la "questione Hongkonghese" è diventata la mia croce e delizia :)
p.s.
un favore Zender: puoi mettere il cast un pò più completo? ;)
Fan Siu Wong, Fan Mei Sheng, William Ho, Yukari Oshima, Tetsuro Tamba, Gloria Yip, Philip Kwok, Chung Fung, Lam Suet, Frankie Chin, Chen Jing, Wong Chi Keung, Yeung Hung
DiscussioneZender • 26/01/12 08:06 Capo scrivano - 48418 interventi
Fatto. Però non capisco come mai trovi strano che possa apparire un film divertente. Credo che l'uso di iperboli tanto pronunciate sapeva benissimo a cosa avrebbero portato, Nan Nai Choi. Difficilemnte si può prendere sul serio un uomo che ne strozza un altro con un intestino sbudellato, voglio dire (anche se fosse, e non lo è, l'unica bizzarria del film)...
DiscussionePol • 26/01/12 12:19 Servizio caffè - 185 interventi
Provo a rispondere "de panza" come al solito, sapendo come inizio e non sapendo come finirò... ;)
Dalle tavole che ho visto "Riki-Oh" è pesantemente influenzato da "Ken il Guerriero" (cosa che anche dal film risulta evidente). Negli extra del dvd del "Hong Kong Legends" si vedono anche i paralleli tra tavole e film (mi ricordo chiaramente l'uppercut che sfonda la mascella a Tarzan e forse anche la scena con le budella che citavi), per dire quanto lo stile vulcanico di Nan Nai Choi al servizio di un fumetto ultraviolento non potesse che portare ad un certo tipo di risultato (in questo senso Story of Ricky rimane uno dei massimi esempi di cinecomix in quanto a fedeltà). Detto questo, la storia che si va a raccontare, per quanto caratterizzata da estremizzazioni appunto fumettistiche, mi è sembrata tutt'altro che divertente quanto piuttosto drammatica: tutta la vicenda dietro l'impiccagione del detenuto anziano mi ha veramente colpito, parliamo di abuso di potere da parte delle forze dell'ordine mica di fantascienza. Ed aldilà di questo è proprio il tono con cui la vicenda viene raccontata che non mi è sembrata affatto accostabile ad un Rodriguez che parla del problema dell'immigrazione dal suo Messico (e qui la critica ha abboccato come dei ciucci, il 10 (10!) che gli ha appioppato "cinemavvenire" me lo sono segnato) ma si vede lontano un Km che l'unico obbiettivo è fare la cazzatona divertente.
In questo Story of Ricky ci ho visto proprio tutt'altro spirito, ma forse sono irrimediabilmente traviato dall'ottica cantonese :)
Pol ebbe a dire: ...un Rodriguez che parla del problema dell'immigrazione dal suo Messico (e qui la critica ha abboccato come dei ciucci, il 10 (10!) che gli ha appioppato "cinemavvenire" me lo sono segnato) ma si vede lontano un Km che l'unico obbiettivo è fare la cazzatona divertente...
Per quanto riguarda il singolare binomio "blockbuster d'evasione/messaggio sociale", io addirittura ho trovato molto più incisivi e pertinenti i riferimenti all'immigrazione presenti in
The day after tomorrow (2003) rispetto a quelli eventualmente sventolati da Rodriguez in Machete.
Impagabile ad esempio l'immagine dei profughi statunitensi ricacciati in Texas dalle autorità messicane...
Pol ebbe a dire: ...In questo Story of Ricky ci ho visto proprio tutt'altro spirito, ma forse sono irrimediabilmente traviato dall'ottica cantonese :)
Il film lo vidi parecchio tempo fa ma ricordo anch'io che oltre al trash visivo (così come noi non-nipponici lo percepiamo) c'era anche un retrogusto ben più serio e amaro.
Il guaio più evidente è che internet pullula di gente che predilige pubblicizzare alcuni film (tipo appunto Riki-Oh) esclusivamente nell'ottica più ovvia e superficiale, alimentando così letture critiche goliardicamente trashofile a discapito di una visione più globale ed attinente alla mentalità d'origine del prodotto.
Basti citare l'esempio marchiano del noto tizio pizzettato che recensisce film su youtube senza la benchè minima preparazione in materia: molti possono anche trovarlo un divertimento estemporaneo ma sotto-sotto c'è solo ignoranza cinefila, un'insipienza menefreghista che nuoce soprattutto a chi queste opere le studia, le apprezza e le critica con rigore e metodo.
Gestarsh99 ebbe a dire: Il guaio più evidente è che internet pullula di gente che predilige pubblicizzare alcuni film (tipo appunto Riki-Oh) esclusivamente nell'ottica più ovvia e superficiale, alimentando così letture critiche goliardicamente trashofile a discapito di una visione più globale ed attinente alla mentalità d'origine del prodotto.
Basti citare l'esempio marchiano del noto tizio pizzettato che recensisce film su youtube senza la benchè minima preparazione in materia: molti possono anche trovarlo un divertimento estemporaneo ma sotto-sotto c'è solo ignoranza cinefila, un'insipienza menefreghista che nuoce soprattutto a chi queste opere le studia, le apprezza e le critica con rigore e metodo
Ti straquoto Gest, e purtroppo ne stanno nascendo come funghi. Bimbiminkia ( o poco più) che recensiscono film non capendo una mazza di film e storia del cinema (mi riferisco anche a un emulo del "pizzettato" che striscia la s, che va a recensire Il ritorno degli zombi non sapendo manco che esisteva, ma attratto solo dalla cover del dvd!, Oppure commentando Cannibal love, non sapendo chi siano Beatrice Dalle e Vincent Gallo, e figurarsi la Denise)ma facendo leva sulle battute, sulle inverosomiglianze o la presunta simpatia commentando film (il più delle volte) che potrebbero suscitare risate come i "trash" o gli z movie.
Queste goliardate, sinceramente, lasciano il tempo che trovano.
E un peccato vedere che CHI NON AMA il cinema e soprattutto di ignoranza cinefila epocale venga etichettato come gran recensore oratore. Un vero peccato...Fortuna che Il Davinotti c'è!
Buiomega71 ebbe a dire: ...(mi riferisco anche a un emulo del "pizzettato" che striscia la s, che va a recensire Il ritorno degli zombi non sapendo manco che esisteva, ma attratto solo dalla cover del dvd!, Oppure commentando Cannibal love, non sapendo chi siano Beatrice Dalle e Vincent Gallo, e figurarsi la Denise)...
Questo lo conosco: è quel simpaticone 31enne che scopiazza lo stile e la voce della iena Matteo Viviani...
Pensare che l'avevo anche invitato qui sul Davinotti ("E che sarebbe il Davinotti?" rispuosemi l'omo...)
Gestarsh99 ebbe a dire: Buiomega71 ebbe a dire: ...(mi riferisco anche a un emulo del "pizzettato" che striscia la s, che va a recensire Il ritorno degli zombi non sapendo manco che esisteva, ma attratto solo dalla cover del dvd!, Oppure commentando Cannibal love, non sapendo chi siano Beatrice Dalle e Vincent Gallo, e figurarsi la Denise)...
Questo lo conosco: è quel simpaticone 31enne che scopiazza lo stile e la voce della iena Matteo Viviani...
Pensare che l'avevo anche invitato qui sul Davinotti ("E che sarebbe il Davinotti?" rispuosemi l'omo...)
Le avrebbe fatto solo bene, visto che conosce il cinema come io conosco la lingua etrusca :)