Spiderhead - Film (2022)

In un laboratorio isolato dal mondo vengono sperimentati sieri in grado di alterare istantaneamente percezioni e stati d'animo di un gruppo di detenuti che, come cavie volontarie, godono di alcuni privilegi... Nonostante lo spunto intrigante, l'ambientazione suggestiva, la messa in scena di elegante minimalismo, il film, pur facendosi seguire con interesse, risulta un'occasione mancata: le motivazioni dello scienziato interpretato da Hemsworth non convincono, la definizione di quasi tutti gli altri personaggi è banale o approssimativa, l'epilogo in chiave action appare frettoloso.

Un'azienda farmaceutica sperimenta nuove droghe su un gruppo di detenuti, in questo thriller fantascientifico dall'atmosfera vagamente cronenberghiana. La critica a Big Pharma è fin troppo ovvia e le caratterizzazioni dei personaggi piuttosto scontate; il ritmo lascia a desiderare, non aiutato dalla mono-location, cominciando a prendere quota solo nella seconda metà. Discrete le prove del cast, prevedibilmente asettica la confezione, per un lavoro senza infamia né lode che - a fronte di un'idea sola - avrebbe comunque potuto dare molto di più in termini di profondità o entertainment.

Passo falso di Kosinski che questa volta confeziona un film fatto quasi solo di suggestioni dimenticando i contenuti veri. Claustrofobico e con una falsa critica a Big Pharma che ultimamente va tanto di moda (difficile però che una produzione hollywoodiana gli si metta davvero contro). Cast non proprio brillante con un Teller capace di prestazioni migliori e un Hemsworth che è decisamente tagliato per ben altri ruoli.

Concept interessante, supportato bene dalla messa in scena minimalista e da un inizio lento ma che sembra promettere molto. Purtroppo dopo la prima metà il film si perde, scontando un ritmo che non diventa mai incalzante e soprattutto una sceneggiatura che poco sa aggiungere alle premesse iniziali. Hemsworth se la cava bene mentre Teller non sembra adatto al ruolo e in generale dimostra poco carisma per reggere la parte del protagonista. Finale piuttosto raffazzonato.

Una sorta di genio della scienza somministra farmaci ad alcuni detenuti per il controllo delle emozioni. Pellicola mediocre e che coinvolge solo a tratti. Dinamiche piuttosto prevedibili. Può essere anche interpretata come una critica alla scienza più bieca. Scorrevole, non annoia. Chris Hemsworth sopra le righe. Regia piuttosto efficace di Joseph Kosinski. Merita una visione.