Siamo donne - Film (1953)

Il controverso mondo delle dive (nel ruolo di se stesse) fuori dal set raccontato da cinque registi diversi: i provini e i primi passi (Guarini), frustrazioni e rimpianti per la troppa celebrità (Franciolini) o per il sacrificio della maternità (Zampa), scenette di vita quotidiana (Rossellini e Visconti). L'episodio migliore è quello del Visconti ancora neorealista, con la Magnani popolana attaccabrighe. Divertente e simpatica la Bergman con il suo italiano stentato.

Quattro episodi diretti da altrettanti registi che partirono dallo spunto di fare raccontare a celebri attrici un episodio del loro passato. Il risultato appare gradevole seppure di qualità altalenante. Se è curioso vedere la Bergman recitare in italiano, il suo episodio (pur diretto da Rossellini) è in assoluto il più debole narrativamente; il momento migliore (e quello più vicino al cinema neorealista del periodo) è quello interpretato dalla grande Magnani e diretto da Visconti.

Selezione aspiranti attrici (Guarini). Documentaristico, ma abbastanza  interessante (c’è la sfortunata Marcella Mariani). Alida Valli (Franciolini): un po’ banale, nonostante il magnetismo della Valli e un paio di trovate divertenti (la sbuffante signora che deve cederle la poltrona…). Ingrid Bergman (Rossellini): episodio scocchino, con la diva in veste di giardiniera, che si ricorda solo perché lei parla in italiano. Isa Miranda (Zampa): retorico, noioso, con momenti inverosimili. Anna Magnani (Visconti): discreto episodio, il migliore, per la diva e per comprimari simpaticissimi.

Film che parte da una idea molto interessante: chi sono le attrici famose oltre le immagini stereotipate dei rotocalchi? Quattro episodi su quattro dive ispirati a piccoli episodi autobiografici. Il migliore è quello di Visconti con Anna Magnani che litiga con un "tassinaro" romano a causa di un bassotto. Quello di Guarini ha una sua poesia e quello con la Valli tocca sentimenti e onestà morale della star. Certamente un film particolare e ben realizzato. Da vedere.

Quattro episodi e un prologo per mettere insieme quattro grandi attrici del periodo che accettano di mettere in scena se stesse e i problemi della loro vita. La Magnani racconta quando faceva con grande successo il varietà, la Bergman le sue nevrosi, la Miranda la maternità mancata, la Valli l'impossibilità di divertrirsi come tutte le altre. Divertente, coinvolgente.