Screwed - Due criminali da strapazzo - Film (2000)

Scott Alexander e Larry Karaszewski, sceneggiatori di titoli importanti come MAN ON THE MOON o ED WOOD, debuttano dietro la macchina da presa con una commedia - naturalmente scritta da loro - di chiara impronta comica, quasi demenziale nell'uso di protagonisti esagitati e caratterizzazioni iperboliche. E un tocco diverso dal solito si avverte, anche se le indecisioni a livello registico sono evidenti e si capisca come manchi una direzione in grado di dare qualità a un copione che conta più di un'idea valida. Al centro della vicenda troviamo Willard (MacDonald), autista e tuttofare al servizio...Leggi tutto di miss Crock (Stritch), ricca anziana proprietaria di un'azienda dolciaria. Maltrattato dalla donna, che nemmeno gli compra la divisa nuova, Willard decide insieme a un amico (Chappelle) di sequestrarle l'amato volpino chiedendo un riscatto di un milione di dollari. Del tutto imbranati, i due rapiscono il cane inferocito mettendo sottosopra la villa ma riescono a farselo sfuggire poco dopo permettendo che se ne torni a casa da solo. Miss Crock, rialzatasi tra la mobilia rovesciata e tracce evidenti di lotta, si convince che il rapito sia Willard e denuncia il presunto crimine alla polizia, facendo nascere nei due l'idea di fingere davvero che il sequestro sia avvenuto: il riscatto sarà di 5 milioni ("Varrò qualcosa più di un cane no?"). Il soggetto è molto articolato, ricco di equivoci e con personaggi secondari più gustosi dei protagonisti: dal coroner zuzzurellone di Danny De Vito al placidissimo detective di Daniel Benzali, ottimi attori che si ritagliano gli spazi per brillare. Più stereotipata la figura dell'anziana vispa e crudele e sprecato in un ruolo insulso l'indimenticato Sherman Hemsley dei JEFFERSON. Anche MacDonald offrirebbe una buona performance, ma in Italia è penalizzato (così come la Stritch e DeVito) da un doppiaggio che non riesce a coglierne la bizzarra comicità. I tanti spunti che s'intrecciano lasciano intravedere il buon lavoro alla base, che ricama equivoci alla Zucker/Abrahams/Zucker e che anzi guarda dichiaratamente al loro eccellente PER FAVORE, AMMAZZATEMI MIA MOGLIE (l'idea del sequestro, il tipo di umorismo, l'intreccio denso di equivoci e colpi di scena, la stessa presenza di DeVito). Purtroppo le qualità che si percepiscono non trovano corrispondenza in una regia all'altezza e mancano quelle gag memorabili che possano elevare nei ricordi un film comunque più ricco di spirito della media, per quanto appesantito da qualche sciocchezza di troppo. Curioso e sfizioso, per chi non si ferma di fronte al rischio d'annoiarsi per il “rumoroso” caos in scena. Da vedersi in originale.

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