Scherzi mortali - Film (2019)

Dopo aver passato la serata a farsi scherzi da postare in rete, un gruppo di amiche (?) decide di fare un'escursione notturna in una villetta dalla fama sinistra che si trova nelle vicinanze... Girato quasi in tempo reale all'interno di un appartamento, un horror frustrante che in gran parte si riduce all'ascoltare il chiacchericcio estenuante di quel tipo di adolescenti stupide e/o cattive che popolano gli slasher. Questo tipo di impostazione poteva forse reggere grazie a una buona sceneggiatura, ma qui si naviga a vista tra personaggi stereotipati, banalità e incongruenze. Noioso.

Horror girato praticamente come uno di quei frivolissimi reality TV (da non confondere coi mockumentary) in cui si accavallano le chiacchiere dei partecipanti, in questo caso delle insopportabili teenager dal QI raso terra che si divertono a fare scherzi pesantissimi, anche mortali. A parte questo, il binomio sceneggiatura/regia è decisamente confuso e caotico e il tutto si rivela inconcludente da ogni punto di vista. Pessimo e tedioso.

Caotico thriller che butta via un paio di idee di partenza accettabili (gli scherzi su YouTube e il passato della casa) ma poi si perde, malgrado la breve durata. Qualcosa da salvare c'è (gli ultimi minuti con l'ispezione nella casa e il temporale), ma è davvero poco. Discreta la Johnson e la scena con le maschere, ma la sensazione di aver sprecato tempo è sempre in agguato.

Opera prima che, nonostante gli evidenti limiti produttivi, riesce a definire fin da subito habitat ad hoc dove accumulare imperscrutabili - e proprio per questo funzionanti - proiezioni terrifiche. Piuttosto caotico nell’accumulo di idee ma ben caratterizzato da un climax psicotico, trova lo stato di grazia nel realismo furbo e accurato delle inquadrature. Immersivo il sound design.

Anche tollerando con tanta buona volontà sia la prima mezz’ora spropositatamente ciarliera e giuliva che l’epidermica antipatia indotta dalle giovani interpreti (nessuna esclusa), diventa difficile giustificarne la povertà conseguente, priva tra l’altro di quei jumpscare che altrove non perdoniamo e qui invece sarebbero stati la lucina in fondo al tunnel. Futile, fatuo e con una sceneggiatura che non ne prende una di numero, chiude con il tipico finale sussurrato e allusivo che sotto sotto nasconde la frettolosità delle idee monche. Girato come un found footage, ma guai a dirglielo.