Clive Barker, autore del racconto da cui è tratto il film, ha sempre rinnegato questo lavoro di George Pavlou (che però aveva fatto anche peggio con l'altra riduzione dall'autore inglese, UNDERWORLD) e c'è da comprenderlo: volendo anche soprassedere sul make-up poco convincente del mostro protagonista (originale, ma tanto “gommoso” da sembrare quasi un cartone animato), non si può non notare la scarsa vena di un regista che pare aver migliorato sul piano del ritmo e dell'azione (UNDERWORLD era veramente abominevole, in questo senso), ma non in quello della qualità delle inquadrature....Leggi tutto Ambientato in Inghilterra, RAWHEAD REX soffre anche per un cast anonimo, incapace di movimentare la vicenda. Così tutto scorre piattamente, con il mostro ovviamente alla ricerca di vittime da massacrare e vittime ovviamente in cerca di guai: finiranno sotto i suoi denti una coppietta d’amanti (ma la ragazza, che aveva rifiutato poco prima l'amplesso, riuscirà a salvarsi), un bambino (strano ma vero!), qualche poliziotto e altri personaggi secondari. Inevitabili le fughe nel bosco (con conseguenti cadute), i tentativi pseudoesorcistici di un prete non al corrente dell’origine precristiana del mostro e il finale con la ricomparsa improvvisa dello stesso un secondo prima dei titoli di coda. Di horror così ne sono stati girati a centinaia, ma da un autore come Clive Barker era legittimo attendersi qualcosa di più. Qualcosa che si intravede esserci, dietro una spessa patina di "commerciale frustrato", ma che chiaramente non può bastare a salvare un film che partiva anche con discreto budget.
Pavlou ebbe il suo piccolo momento di gloria nella metà degli anni 80 quando riuscì a portare sullo schermo per primo un paio di riduzioni dai lavori di Clive Barker. Come questo Rawhead rex e il successivo Underworld. Poi ovviamente il mediocre regista sparì dalla circolazione. Horror che soffre di di un budget miserissimo (tipiche produzioni Vestron) e di una creatura che non fa paura e nessuno. Qua e là qualche intuizione valida (la morte del bambino) ma è davvero poco per salvare il film. Uno dei motivi per cui Barker divenne regista.
Un mostro ancestrale viene risvegliato dal suo sonno. Reclamerà sugli uomini un tributo di sangue. Ispirato ad un racconto di Barker un film ad anni luce dalle geniali visioni dello scrittore (malgrado lo screenplay sia a lui accreditato). Bastererebbe dire che le tappezzerie delle case irlandesi fanno più paura del mostro per comprendere il livello del film. La trama è lacunosa, la maschera del mostro è pietosa, la regia e gli attori altrettanto, l'esito sconfortante. La scena del battesimo, l'unica forse degna di nota, è fatta con scarso coraggio.
Tratto da un bizzarro racconto di Barker (come hai potuto sceneggiarlo, Clive...) che ha un suo perché, la storia di questo mostro-tamarro-in maschera scorre lenta annoiando lo spettatore: ci vuole coraggio a fare un film così e... anche a vederlo! Da appassionato horror è la prima volta che tifo contro il cattivo...
MEMORABILE: L'assalto alle roulottes: fanno più paura gli accampati di Testacruda!
Ma sì, la creatura mostruosa e dannata ritorna dal passato e mette a ferro e fuoco la cittadina. Il mostro è un po' di plastica unta, ma nonostante questo, qualche sensazione sgradevole l'ho avvertita (qualcosa di morboso, qualcosa di perverso e viscido). La storia è fiacca, le scene forti sono poche e, quando ci sono, a volte si fermano senza mostrare nulla (quando la creatura attacca la donna in matura dolce attesa, le immagini sono castigatissime). Finale a sorpresa (ma non troppo). Mediocrex...
Di bello ha solo il titolo. Tratto da uno scritto di Clive Barker si tratta di un mediocrissimo film dell'orrore americano, con interpreti alquanto scadenti e sceneggiatura diciamo... discutibile. Film che è caduto giustamente nel dimenticatoio, solo per curiosi.
Da un bel racconto di Clive Barker, un pessimo film di Pavlou, che non riesce minimamente a catturare neppure un granello dell'atmosfera morbosa e repellente del lavoro dello scrittore inglese. Questo, senza stare peraltro a discutere sulla sceneggiatura piatta, gli interpreti improbabili, l'assenza di tensione; e stendendo un velo pietoso sulla realizzazione veramente imbarazzante della creatura. E infine, oltretutto, pure noioso.
Horroretto tratto da Clive Barker piuttosto modesto. Il mostro non è questa grande bellezza come realizzazione e francamente non fa molta paura. Non mancano scene sanguinose, ma queste non bastano di certo a sollevare il film dalla piattezza; inoltre il film è veramente brutto, confuso e quasi cartoonesco. Attori nella norma, ma non eccezionali; nel cast cito la Piper già vittima nel cult Maniac. Bruttino.
MEMORABILE: La bambina urla ed entrambi i genitori lasciano da solo in auto l'altro figlio che viene così allegramente divorato dal mostro.
Horrorino con qualche infamia e senza lode diretto dall'autore del terribile Underworld dell'anno prima. Ambientato nell'affascinante e rurale Irlanda (ma i paesaggi non vengono ahimè sfruttati a dovere), è un film povero e spesso risibile, ma ha qualche tocco da fiaba crudele non disprezzabile. Il demone eponimo del film ha l'aspetto di un mostrone gommoso anni '80, inevitabilmente cheesy, così come sono pacchiani gli effetti visivi e over-the-top la maggior parte delle interpretazioni. Un B-movie scarso ma potenzialmente divertente. Per fan.
MEMORABILE: Alcune uccisioni del Rawhead Rex che sfociano nello splatter; Il finale trash con saette e lucine molto camp.
Considerata la sceneggiatura di Barker, questo horror è incredibilmente goffo e poco interessante. Al di là di una trama pasticciata, dove poco e niente viene spiegato, latitano tensione e paura, con qualche effetto splatter piazzato qua e là a ravvivare. Il mostro è ridicolo, anche per l'epoca, mentre il cast offre perfomance pochi convincenti, mal servite da dialoghi che sfiorano il ridicolo involontario. Non male però l'ambientazione irlandese e la fotografia notturna. Fa ridere.
Incredibile, nel senso peggiore del termine, film di fattura ed ambientazione ottantiana. La storia (se si pensa che l'ha scritta lo stesso Barker traendola da un suo racconto c'è da mettersi le mani nei capelli) è di rara pochezza e
molte sue cose sembrano accadere per caso e sono prive di un vero senso: la sceneggiatura è, insomma, di grana grossa ed offre dei dialoghi che spesso sono ben poca cosa. Velo più che pietoso sul mostro che è uno dei più
ridicoli e mal fatti che si siano mai visti sullo schermo. Finale, e non solo quello, che raggiunge alte vette di trash.
Lo strabico essere nerboruto è così goffo e posticcio che rende il film per chiunque lo abbia visto assolutamente indimenticabile. E’ il solitario punto a favore perché la pellicola, tra recitazione ai minimi storici e massimi storici di approssimazione, è proprio scarsetta e diverte solo per quant’è squinternata. Barker alla sceneggiatura mantiene il “battesimo” del prete (highlight del racconto) però sembra svogliato e distratto dalla carta stampata. Qualche sussulto di interesse per l’ambientazione pagana. Mediocre, ma manca il suo perché.
Nonostante l'input di Barker, un film che di barkeriano ha davvero poco o nulla; è in sostanza un creature-feature ispirato da leggende irlandesi che rasenta spesso la baracconata, a partire dal gommoso e approssimativo make-up del mostro e dagli SPFX visivi mediocri per finire con prove attoriali sopra le righe e una fotografia para-televisiva che riesce ad appiattire anche il potenziale delle location. Il mostro è rivelato quasi subito, annullando l'effetto sorpresa; resta qualche scena splatter e poco altro per un B-movie non proprio inguardabile ma quasi. Occasione sprecata.
Terribile pellicola che fa del ridicolo il suo cavallo, o in questo caso demone, di battaglia. È praticamente impossibile trovare qualcosa di decente, perché anche dialoghi e cast sono davvero poca cosa. Certo, con una simile sceneggiatura era impossibile per chiunque uscirne bene. L'unico motivo per visionarlo è dato dall'improponibile mostro-demone con occhi rossi e un vocabolario di urla-barriti-ruggiti decisamente limitato. L'epilogo con effetti da cartone animato sembra interminabile. Piuttosto vuoto e a perdere.
MEMORABILE: La comparsa del mostro, che provoca l'immediata caduta delle braccia dello spettatore; Il "cucù" negli ultimi fotogrammi (basta pietà).
Da una sceneggiatura di Clive Barker: il demone Rawhead Rex ritorna in vita e miete vittime in un paese sperduto dell'Irlanda. Un horror discretamente riuscito nel quale si ricorrre ai classici crismi del genere. Momenti di violenza non elevata ben girati e con trucchi non proprio efficaci. Mediocre il cast. Suggestive le location e le musiche. Consigliabile.
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HomevideoGestarsh99 • 26/03/11 22:20 Vice capo scrivano - 21546 interventi
Disponibile in dvd per Stormovie:
DATI TECNICI
* Ratio: 16/9 - 1.85:1
* Audio: Italiano (5.1), Inglese (2.0)
* Sottotitoli: Italiano
Buiomega71 ebbe a dire: Ah! Il mio adorato mostro orinatore! Gran film! Ottima segnalazione Gesta. Anche se costudisco l'amata vhs Vestron/Domovideo in cassaforte. :)
Credo che il dvd fosse in commercio già da svariato tempo ma ho appreso della sua esistenza soltanto ieri sera...
HomevideoZender • 27/03/11 17:24 Capo scrivano - 47813 interventi
Sì, un gioiellino barkeriano sul quale vomitai a lungo in gioventù e che mi fece pensare che Barker fosse poco meno di un pirla. Per fortuna c'è chi invece lo apprezza e che magari farà l'acquisto. E' sempre bello scoprire che c'è chi la pensa in modo anche diametralmente opposto.
Carissimo,questa è una delle rare volte in cui non ci troviamo d'accordo su un film.
Rawhead proprio non sono riuscito a digerirlo quando l'ho visto ieri.
L'idea poteva essere interessante e l'ambientazione è anche abbastanza suggestiva,ma la realizzazione lascia alquanto a desiderare e il finale è proprio brutto.
SPOILER
Non mancante la solita scena finale,della serie:il mostro è ancora vivo !
Una cosa che nei film dell'horror letteralmente DETESTO
Ciavazzaro ebbe a dire: Carissimo,questa è una delle rare volte in cui non ci troviamo d'accordo su un film.
Rawhead proprio non sono riuscito a digerirlo quando l'ho visto ieri.
L'idea poteva essere interessante e l'ambientazione è anche abbastanza suggestiva,ma la realizzazione lascia alquanto a desiderare e il finale è proprio brutto.
SPOILER
Non mancante la solita scena finale,della serie:il mostro è ancora vivo !
Una cosa che nei film dell'horror letteralmente DETESTO
FINE SPOILER
Non possiamo essere d'accordo su tutto Ciava, ci mancherebbe
Per me Rawhead Rex fù una piacevole sorpresa (e il mostro che piscia sulle sue vittime e un tocco di genio malsano assoluto)
Io, al contrario di molti, adoro questa piccola gemma grezza e ruvida...Eppoi il look del mostrone (seppur in puro materiale antiurto) e davvero terrifico...
Sono stato talmente soddisfatto da questo piccolo cult, che di Pavlou recuperai anche Underworld. Insomma, buone le premesse ma , questo sì, và oltre le derive del trash.