Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Salvatores, dopo aver fatto il pieno di elogi per IO NON HO PAURA, resta in ambito noir riscoprendo però abbastanza dichiaratamente le radici argentiane del thriller made in Italy. Nella scelta di alcune inquadrature notturne, nell'impianto della storia, nel progressivo svelarsi degli indizi, nel ritorno di un passato oscuro... La protagonista Angela Baraldi (cantautrice, che interpreta bene la cover di “Impressioni di settembre” della PFM su cui si apre e chiude il film) recita nel ruolo di Giorgia Cantini, fotografa di un'agenzia alla Tom Ponzi gestita dal padre (Luigi Maria Burruano). La sua vita cambierà...Leggi tutto quando riceverà un pacco contenente un diluvio di VHS registrate dalla sorella (Claudia Zanella) prima di suicidarsi, sedici anni prima. Ma si era davvero suicidata? Giorgia avvia le sue indagini personali e nel frattempo si innamora di Andrea Berti (Gigio Alberti), professore di cinema. Un po’ pretestuose e insistite le citazioni cinefile (il titolo stesso è preso da una frase di Brando in ULTIMO TANGO A PARIGI), numerose le forzature dell’intreccio che si riflettono su un’incerta direzione del cast (Alberti non sarà un fenomeno ma sa recitare meglio, Burruano non incide come potrebbe, la Baraldi attrice delude). Eppure, nonostante questi e altri difetti - che comprendono un ritmo non certo irresistibile - l'opera di Salvatores può godere di una regia sapiente che la rende se non altro gradevole, ricca di scene indubbiamente riuscite (compresa quella finale, a dire il vero piuttosto scontata). Ottimo uso delle musiche (“Vienna” degli Ultravox, i Ribelli, i Talking Heads…), come sempre.

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LEX 8/02/07 13:00 - 49 commenti

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Salvatores mi stuzzica sempre: anche nelle pellicole meno riuscite ci trovo sempre qualcosa da salvare, qualcosa di intimo e personale che mi coinvolge. Gli splendori dei mitici Marrakech e Mediterraneo sono lontani ma questo noir (con una splendida colonna sonora!) è interessante, piacevole; la trama forse non ha molto ritmo ma è salvata da una splendida fotografia (le inquadrature serali sotto i portici sono veramente "argentiane"). Peccato la recitazione un po' cosí della Baraldi. Grazie.

G.Godardi 26/03/07 04:36 - 950 commenti

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Salvatores è uno dei pochi registi italiani a volersi confrontare con la cinematografia di genere. Pur ambientato nei nostri giorni, si rifà chiaramente ai film anni 70. Strabordante di citazioni e con una soundtrack molto bella, è un film d'autore che ha fagocitato il film di genere. Non tutti potranno apprezzare sino in fondo questo film (che richiede una buona consocenza di storia del cinema). Bella Bologna quasi sempre umida. Il finale rivelatore è un omaggio a Quarto Potere. Bello. Da vedere.

Almayer 27/06/07 14:56 - 169 commenti

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Mi è piaciuto, finale telefonato a parte. Brava la Baraldi (anche nell'interpretazione de "Impressioni...", e adesso lapidatemi), bravo pure Alberti che per una volta non Gigioneggia, colonna sonora splendida ma canzoni un po' a casaccio. Bella l'atmosfera, belle le citazioni, bella Bologna livida, bello il baracco un po' diner usa.

MAOraNza 23/03/08 14:35 - 244 commenti

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La Baraldi non è una grande attrice, ma sprizza sensualità da tutti i pori, è affascinante e confeziona una cover di "Impressioni di settembre" decisamente importante. La trama non è malvagia ma viene sviluppata male e Alberti sembra quasi un pesce fuor d'acqua. La regia di Salvatores non è riconoscibile ma sapiente: forse un po' troppo arrovellato tutto il resto anche se il commento sonoro è decisamente piacevole. Mediocre ma con un suo perché: in due parole "così così".

Redeyes 17/04/08 13:39 - 2449 commenti

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La Baraldi si cimenta contemporaneamente in una buona prova recitativa e in una valida prova musicale al cospetto del capolavoro della P.F.M. e dirò di più: lo fa senza finirne con le ossa rotte. Sicuramente un film piacevole con evidenti rimandi ad un cinema che fu e con una bella fotografia. A tratti s'inceppa un po' lo sviluppo della trama e ne scaturisce smarrimento ma direi che nel suo insieme è un bel film. Godibile anche la tv con tanto di mostro di Dusseldorf a cornice del momento clou. Vedere.

Ghostship 26/05/08 13:02 - 394 commenti

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Cinema che si nutre di cinema, di genere e d'autore. Il film ha dalla sua un'ottima sceneggiatura che non manca di creare personaggi che colpiscono come quello del padre. Un giallo elegante, autunnale, che non manca le riflessioni sociologiche, racchiuso in una elegante confezione che non lascia nulla o quasi al caso.

Pigro 1/08/09 09:39 - 9676 commenti

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Alcuni video riportano una detective alla memoria della sorella suicida anni prima, e le indagini riprendono. La storia è interessante (non entusiasmante) e la sceneggiatura non risolleva la schematicità e l'ovvietà del plot, nonostante l'idea di pervaderlo da una traboccante cinefilia citazionista. Ma Salvatores riesce a gestire bene la materia, esaltando al massimo proprio la cinefilia (altrimenti stucchevole) che diventa chiave di volta narrativa, e sprofondando tutto in una livida atmosfera malata di solitudine. Colonna sonora notevole.

Giùan 17/11/11 16:23 - 4574 commenti

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Talmente intrigante da non sembrare un film di Salvatores. Il regista milanese, solitamente effimero quanto dispersivo, trova invece la misura in questo "giallo" bolognese pieno di rimandi cinefili. Giocato sull'etica dello sguardo come un thriller Langhiano (vedi Mabuse più che il citato "M"), aggiornato però all'epoca del digitale e virato coraggiosamente al femminile, con una protagonista, Angela Baraldi, di intensità e bellezza non convenzionali. Ricercata e lavorata la fotografia di Petriccione. Burruano e Gigio Alberti disegnano due gran "caratteri".

Ariel 2/01/10 11:57 - 40 commenti

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Un film intrigante e intuitivo. Le ambientazioni affascinanti e l'atmosfera crepuscolare calzano a pennello con una trama torbida e oscura che rimane a tratti inafferabile sino alla fine e oltre. Le citazioni cinematografiche, vere e proprie chiavi di lettura, sono intrecciate ad arte con la narrazione principale che non ne potrebbe fare più a meno. Il filmino nel film e la soluzione stilistica finale sono degni di nota. Bello e coinvolgente sino in fondo.

Cif 2/01/10 21:54 - 272 commenti

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Ad un certo punto il film sembrerebbe virare verso il poliziesco, ma Salvatores è magistrale nel rifuggire da qualsiasi schema di genere. Il regista costruisce una sorta di noir, profondamente bolognese, tutto girato tra i portici "cosce di mamma Bologna" (per dirla con Guccini). Brava la Baraldi, nella parte della non bella un po' avanti con gli anni. Il mistery c'è, ma non per le indagini dell'oggi, virando tutto sul passato dei protagonisti, ed in particolare della sorella morta di Giorgia Cantini e della loro infanzia. Stiloso. 3 palle e 1/2
MEMORABILE: Il finale con il the end su vhs e tutto quello che ne segue. Conciso ed intenso Burruano. Significativo Gigio Alberti. Bravissimo e sprecato Germano.

Gabriele Salvatores HA DIRETTO ANCHE...

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Jorge 22/01/10 10:51 - 164 commenti

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Certo, i fasti del miglior Salvatores sono lontani.. eppure il film è un piccolo capolavoro di metacinema; soggetto scontatello ma efficace, sceneggiatura ottima, cast altalenante (così così la baraldi, ma col suo perché, grandiosa la Zanella, Alberti.. bah e che c'entra Burruano?), fotografia perfetta, uso dei colori mirabilissimo... Un noir bolognese per il quale l'ambientazione è basale ed assolutamente riuscita. Un film dunque fatto bene, un bel film, con un gran finale. Consigliato assolutamente. ***!

Hackett 12/03/10 18:23 - 1867 commenti

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Salvatores ha il merito di non fermarsi nella sua sperimentazione personale e nel continuare a considerare il cinema di genere meritevole d’attenzione. Bisogna dire però che l’estro registico, ricco di gustose citazioni cinefile e di belle riprese, rimane la cosa migliore di un film non particolarmente avvincente. La storia non coinvolge lo spettatore e si svela nell’incedere narrativo senza guizzi e in maniera prevedibile oltre che artificiosa. La cosa più bella è il finale, nel quale si svela però una verità che non sorprende nessuno.

Rebis 7/05/10 14:55 - 2339 commenti

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La costruzione a incastro dialogico - impastata di canne e alcolici - tra passato e presente, Super 8 e VHS, appare enfatica e troppo ricercata, ma a conti fatti è quanto di meglio il film riesce a offrire: la sceneggiatura, goffa e banale, ha vertici di assoluta improbabilità, e più il racconto mostra il fondo del barile più gli interpreti si affannano a trovare l'auspicata spontaneità. Lasciate pure perdere le pretese filosofiche sul potere di veridicità delle immagini filmate: tutta aria fritta. Atipico invece l'utilizzo della capitale emiliana, fatta cupa e marcescente. Bella soundtrack.

Pinhead80 7/12/10 12:58 - 4776 commenti

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Non mi ha convinto afatto questo film di Salvatores; non tanto per le ambientazioni o per la sceneggiatura (anche se un po' scontata), ma per la recitazione degli attori, che si avvicina più a quella di una fiction piuttosto che a quella di un noir. La sensazione è che si sia voluta ricreare un'atmosfera da film made in Usa invece di sfruttare le potenzialità di un'ambientazione nostrana e ruspante.

Galbo 10/12/10 05:56 - 12402 commenti

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Un’investigatrice privata compie un’indagine retrospettiva sulla sorella morta da anni con l’aiuto di videocassette nelle quali la vittima racconta le proprie frustrazioni. Un film quasi sperimentale di Gabriele Salvatores, il cui sguardo interessa i sentimenti e le complessità dei rapporti familiari. Interessante sulla carta, il film è penalizzato da una storia poco interessante i cui sviluppi (finale compreso) sono troppo prevedibili. Convincente la prova della protagonista, la cantante e attrice Angela Baraldi.

Enzus79 22/06/11 16:23 - 2905 commenti

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Da salvare, in questo discreto noir di Gabriele Salvatores, ci sono l'interpretazione di Angela Baraldi, la colonna sonora e le scene notturne. La storia coinvolge pochino, nonostante il finale sia di buon livello. Salvatores, escludendo Io non ho paura, ha girato pochissimi film da ricordare...

B. Legnani 8/10/14 21:57 - 5538 commenti

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Spazio tiranno, per miscela di cose che funzionano o che "perplimono" (e dove iniziano meriti e colpe del romanzo e/o del film?). Il finale, noto solo allo spettatore, è notevole, ma ci si arriva con casualità inaccettabili. Recitazioni disuguali: Alberti al suo meglio, Zanella mediocrissima, Baraldi perfetta come volto e come fisicità, molto meno come parlata (più è lunga la frase che deve dire e meno funziona). Qualche banalità (il detective che sbevazza di tutto e sfumacchia di tutto), troppe cose telefonate ma anche qualche momento di alto cinema.
MEMORABILE: Giorgia, nuda, si aggira per la casa e la ispeziona.

Matalo! 16/03/15 14:30 - 1378 commenti

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Urrà! Salvatores azzecca un buon film; estetismi più controllati, interesse per i personaggi, una vicenda di maggior spessore, attori che recitano. Baraldi non bravissima ma carismatica, Germano e Burruano eccellenti come sempre. Pure Alberti se non fa lo scemo ed è un bravo attore. Bologna è una città triste e questo film lo prova. La cinefilia imbarazza quando è in secondo piano ma nel finale, anche se prevedibile, va a segno. E stavolta una certa umanità dolente e ferita esce dalla penna di un narciso.
MEMORABILE: Il sex appeal della Baraldi, androgina ma molto femminile.

Bruce 17/07/15 12:15 - 1007 commenti

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Divagazione nel giallo noir di Salvatores, a mio giudizio apprezzabile. Certo non tutto funziona a meraviglia, a volte la recitazione e anche le situazioni appaiono un po' forzate, ma l'atmosfera giusta c'è e cattura l'attenzione dello spettatore calandolo a fianco della brava protagonista nella ricerca a ritroso della verità. Originale e piacevole il montaggio. Colonna sonora meravigliosa.

Pol 21/11/15 14:55 - 589 commenti

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Un film ben confezionato come ci si aspetta da Salvatores, che nonostante l'uso del digitale (le prime inquadrature fanno temere il peggio) riesce a costruire un'interessante atmosfera da noir pur con qualche forzatura (una ragazzina squattrinata che negli anni 80 tiene un videodiario con quel popò di videocamera? Mhhh...). Però quando si tratta di tirare le somme il film dimostra tutta la pochezza dell'intreccio, con un finale "rivelatore" che in realtà non rivela niente che già non sia stato detto. Un'altra occasione persa per Gabriele.

Gigio Alberti HA RECITATO ANCHE IN...

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Nicola81 8/12/15 13:06 - 2862 commenti

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Se un film (a maggior ragione un giallo) non dovesse anche raccontare una storia e magari regalare anche qualche colpo di scena, questo avrebbe tutte le carte in regola per funzionare. Salvatores dirige con eleganza, valorizza Bologna meglio di quanto abbiano fatto altri suoi colleghi e tra citazioni cinefile e una bella colonna sonora ci conduce in un'amara realtà quotidiana popolata da personaggi problematici e infelici. Interpretazioni complessivamente buone (spontanea la Baraldi, che attrice vera non è), ma la trama praticamente non c'è.

Alex1988 24/08/17 18:12 - 728 commenti

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Dall'omonimo romanzo di Grazia Verasani, Salvatores torna ad affrontare una storia in chiave noir, differenziandosi, però, da Io non ho paura; se lì era il sole il vero protagonista del film, qui è il buio a fare da padrone e quindi siamo di fronte a un vero e proprio giallo-noir. Non proprio facile da "digerire", nonostante la durata, però Salvatores sa come muovere la macchina da presa e si vede. Non pienamente riuscito.

Almicione 22/09/17 18:36 - 764 commenti

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Qualche scena mi ricorda Fallen angels, mentre i colori tirano in ballo il cinema francese; purtroppo il sapore più forte è dato dai volti protagonisti che a fatica riesco a collocare al di fuori di una fiction Rai. Il soggetto è più che valido e lodevole è il meccanismo di scoperta/ricordo per mezzo di VHS, mentre la sceneggiatura mostra diversi punti deboli che in un libro non sarebbero emersi. Stupisce che il film condivida lo stesso regista (qui bravo) di Mediterraneo.

Paulaster 15/09/21 10:02 - 4431 commenti

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Il ritrovamento di alcune vhs porta a indagare su un suicidio. Noir atipico per la mancanza di colpi di scena, punta ad analizzare i vari personaggi. Ben creata l'ambientazione notturna, dai tratti decadente, affiancata da riferimenti cinefili della stessa stregua. Anche la ricerca dei pezzi musicali è originale senza cercare di essere invasiva. Brava la Baraldi che è più genuina di altri personaggi (sebbene il suo abuso di alcol appaia forzato); Alberti inizia bene e finisce male, Germano non serve. Sviluppi poco fluidi, qualche ruolo secondario appare e scompare, scarsa amalgama.
MEMORABILE: I tre minuti per fare conoscenza; La casa distrutta; La Baraldi alla chitarra.
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  • Discussione Rebis • 8/10/14 13:32
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Già, temo proprio sia la sua...
  • Discussione B. Legnani • 8/10/14 22:05
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Film citazionistico, addirittuta triplo nel titolo: Quo vadis?, Ultimo tango a Parigi (una battuta del film di Bertolucci, che si vede nel film di Salvatores, detta da Brando alla Schneider), Che fine ha fatto Baby Jane?
    Ultima modifica: 8/10/14 23:00 da B. Legnani
  • Discussione Graf • 8/10/14 22:43
    Fotocopista - 908 interventi
    Scusa Legnani ma non riesco a trovare in questo titolo la citazione di Ultimo tango a Parigi...
    Ultima modifica: 8/10/14 22:44 da Graf
  • Discussione B. Legnani • 8/10/14 22:59
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Graf ebbe a dire:
    Scusa Legnani ma non riesco a trovare in questo titolo la citazione di Ultimo tango a Parigi...

    E' una battuta del film di Bertolucci, che si vede nel film di Salvatores, detta da Brando alla Schneider.
    In effetti non è chiaro. Vado ad aggiungerlo.
    Grazie.
  • Discussione Pigro • 9/10/14 00:07
    Consigliere - 1661 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    La Baraldi parla con la sua voce, o è doppiata?

    Anche per me è proprio la sua.
  • Discussione B. Legnani • 9/10/14 08:46
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Pigro ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    La Baraldi parla con la sua voce, o è doppiata?

    Anche per me è proprio la sua.


    La gestisce attorialmente meno bene rispetto alla sua fisicità. Questa è perfetta per il personaggio, quella stenta molto ogni volta che la frase da pronunciare non è cortissima.
  • Discussione Matalo! • 16/03/15 14:33
    Call center Davinotti - 614 interventi
    E' la voce della Baraldi, assolutamente. Son d'accordo con Legnani,presenza ineccepiblie recitazione molto meno.Ma alla fine il personaggio "passa"
  • Discussione Matalo! • 18/03/15 08:29
    Call center Davinotti - 614 interventi
    http://www.accademiadellacrusca.it/it/lingua-italiana/consulenza-linguistica/domande-risposte/significato-origine-perplimere

    In riferimento al tuo commento...
    Grande B. Legnani, non me la ricordavo
    Ultima modifica: 18/03/15 15:41 da Zender
  • Curiosità Raremirko • 5/08/19 21:42
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    In scene poi tagliate figurano Paola Cortellesi e Fabio De Luigi, in interpretazioni seriose.

    Fonte: extra del dvd
  • Discussione Raremirko • 5/08/19 23:27
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Salvatores l'ho sempre adorato; l'unico capace, o comunque uno dei pochi capaci, di mixare bene innovazione e qualità.


    Questo è un dramma filtrato dal punto di vista del noir, volutamente un pò irrealistico (anche nelle location), con una grande atmosfera ed una storia non facilissima che va avanti con filmati indiretti e vhs varie.

    Il vario cast presentava, 14 anni fa, anche nuove leve.


    Cinema italiano di qualità, citazionista e metafilmico.