Questo mondo non mi renderà cattivo - Serie animata (2023)

Un vecchio amico di Zero torna nel quartiere di Rebibbia dopo anni in una comunità, ma il reinserimento non è facile. La seconda serie di Zerocalcare è più politica e matura della precedente. Ci sono ancora gag divertenti nonché i colloqui con la coscienza rappresentata dall'armadillo, ma la visione del mondo è decisamente più impegnata, con numerosi riferimenti ai temi della politica e dell'attualità. L'immigrazione e la contrapposizione tra collettività e individualismo, l'isolamento urbano vengono trattati con maturità e senza pesantezza. Buona colonna sonora. Da non perdere.

Anche nella seconda serie restano, anzi si sommano i disagi e le contraddizioni di Zero che cerca di conciliare tempi difficili e idiosincrasie con una visione del mondo ideale o idealizzata. Si accentuano i problemi politico-sociali sempre più difficili da inscrivere in una categoria monocroma, attraverso la figura dell'amico Cesare che rientra dalla comunità schierato sul fronte ideologico opposto, con in più il tarlo della coscienza "armadillo" che continuamente gira il dito nella piaga. Tanta ironia amarognola, tanta abilità tecnica e con il solito singolare e poetico doppiaggio.

ZeroCalcare rallenta giusto un filo il ritmo delle parole e della narrazione, ma alza il tiro: quest'opera è decisamente politica e la sua poetica e il suo registro ironico sono quanto di meglio si possa utilizzare per affrontare il tema. Che è quello dell'intolleranza da parte della destra estrema nei riguardi di un gruppo di una trentina di immigrati. Se Secco rimane una macchietta, sono Sara e soprattutto Cesare a guadagnare tridimensionalità dalla scrittura, che mantiene un tono dolceamaro e non esagera in retorica, rimanendo asciutta quando potrebbe deragliare.

In questa seconda serie di Zerocalcare l'animazione è persino migliorata e si può respirare forse un segnale positivo: anche l'Italia è aperta alla produzione di animazione per adulti; non solo per i contenuti per nulla edulcorati dal perbenismo che ci si aspetterebbe da un prodotto mainstream (distribuisce Netflix), quanto anche per i contenuti, davvero maturi. La storia raccontata da questi episodi dipinge un contesto Italianissimo (è davvero un piacere vedere i quartieri popolari di Roma in versione animata) e attuale, legato ai problemi dell'integrazione.

Estro formale quasi rickandmortyano, maestro nel divertire appiccando roghi a cuore e mente, anche Zerocalcare suboordina il proprio genio al concubinaggio col sociale la civitàs e l'attualità: binocolo puntato su SanPa (e giù laccomunità-laddrogah e come-se-semo-ridotti-Madama-Dorè: allora Sibilia per sempre) e voce prestata al cantilenante coro per i migranti vittime dei più beceri nazionalismi, fa gran stacco/dispiacere vedere il suo estro piegato a piagnistei sociologici d'accatto degni di peggior causa. Si spera che la sua immaginazione torni a sfottere-estromettere il concetto.