Mare dentro - Film (2004)

Mare dentro
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Titolo originale: Mar Adentro
Anno: 2004
Genere: drammatico (colore)
Note: Oscar e Golden Globe come "miglior film straniero 2005"
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/06/07 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 28/06/07 13:09 - 1254 commenti

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Intenso come un bicchiere di porto e altrettanto pieno di vita pur focalizzandosi sul tema antitetico: l'eutanasia. Amenábar riesce a trattarlo con un garbo senza eguali, concedendosi qualche chicca in regia sempre entro i limiti delle moderazione. Impossibile non rilevare la splendida interpretazione di Bardem, che "impara a piangere sorridendo", in una storia che non risparmia nulla al realismo e si concede persino qualche tratto di ironia (il prete).
MEMORABILE: Una libertà che elimina una vita non è una libertà, ma una vita che elimina la libertà non è vita

Galbo 13/01/08 11:10 - 12402 commenti

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Film bello ed intenso su un tema scottante e doloroso come l'eutanasia. Al di là dei giudizi morali, il film è paradossalmente un inno alla vita che viene bramata, desiderata e nello stesso tempo rimpianta dal protagonista, anima libera costretta in un corpo immobile dal quale vuole liberarsi. Il film è segnato dalla splendida interpretazione di Bardem che (vista la condizione del personaggio) adotta una recitazione fatta di sguardi ed espressioni tra i più intensi del cinema contemporaneo.

Redeyes 22/01/08 18:22 - 2449 commenti

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Fondamentalmente un capolavoro. Un film che ti colpisce dritto allo stomaco, che ti trascina giù verso la secca con il protagonista. Non decade mai in un banale affresco del dolore strappalacrime e già visto, al contrario ci dona piccole stille di vita-non vita, ed anche nel finale (senza inutili orpelli) ci lascia un gran magone dentro. Fa riflettere. Bardem è strepitoso.
MEMORABILE: Il tuffo in mare.

Bruce 8/01/09 10:06 - 1007 commenti

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Film drammatico sull'eutanasia basato sulla vita reale di Ramon Sampedro, bloccato per trent'anni in un letto e della sua battaglia per il diritto a morire. Amenàbar, talento assoluto, riesce nell'impresa straordinaria di dare slancio e dinamicità, con sensibilità e grazia, alla vicenda. La finestra della camera è la chiave per il sogno di Ramon e anche per la riuscita del film. Interpretazione assolutamente eccezionale di Javier Bardem. Molto vicino al capolavoro.

Anna 13/02/09 11:25 - 90 commenti

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Spettacolare Javier Bardem (Ramón) nell'intepretare un disabile, forte determinato e inattaccabile. Invecchiato di almeno 20 anni non perde di fascino e si lascia seguire per tutto il film; tenero il rapporto con il nipote e la solidarietà della sua famiglia, se pur composta da gente "semplice". Bellissime le immagini del volo immaginario attraverso la finestra fino alla spiaggia e il mare (erano le sue passioni). Imperdile il dialogo con il prete tetraplegico contornato da lusso e cicisbei in abito talare.
MEMORABILE: L'incontro con il prete tetraplegico.

Capannelle 23/04/09 14:31 - 4413 commenti

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Come il suo protagonista Ramon, Amenabar vola alto con incredibile semplicità senza ricorrere al sensazionalismo o al melodramma di maniera e ci offre un cinema classico di gran resa e equilibrio, basato sulla forza delle parole e dei sentimenti. Bardem ne è la stella ma anche gli altri attori meritano. Vedere questo film dopo la vicenda Englaro è un valore aggiunto: dedicato a coloro che soffrono in silenzio per anni e devono poi sorbirsi lezioni di presunta civiltà dagli "impiccioni" dell'ultima ora, dai pastori "dalla bocca larga".
MEMORABILE: Il volo sognato. Il prete fermo al primo piano.

Grada 20/05/09 18:45 - 28 commenti

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Film bellissimo. Su tutto e tutti campeggia Bardem con un'interpretazione straordinaria. Rivendica il diritto a una scelta, ma non s'illude sulla capacità delle istituzioni di ascoltarlo. Si affida piuttosto all'amore e non sarà deluso. Intorno a lui ogni personaggio partecipa, ragiona, sente la vicenda a suo modo. Si costruisce così, senza retorica, quasi con affetto, una grande lezione di umanità e di dignità.

Belfagor 18/10/09 16:23 - 2690 commenti

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Uno dei migliori film degli ultimi anni. La storia è narrata con un affascinante misto di sensibilità, sagacia e realismo, lasciando spazio anche all'immaginazione ma evitando il sentimentalismo facile. Memorabile l'interpretazione di Bardem: seppur paralizzato in una posizione costante, è lui a muovere l'intera storia con la sua determinazione. Una lezione di morale laica e razionale contro l'inutile sofferenza privata e il becero oscurantismo pubblico.
MEMORABILE: Lo scontro verbale con il prete bloccato sulle scale, il sogno, la registrazione finale.

Enricottta 11/12/09 17:29 - 506 commenti

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Un film da consigliare. Bello il tema trattato (delicato), interpretazione sublime, grande cinema. La recitazione di Bardem è perfetta; a me è piaciuta molto anche la prova di Belèn Rueda, molto intensa. La struttura del film è molto solida e questo conferisce al tutto un senso di ineluttabilità che francamente mi ha lasciato perplesso. Mi spiego, sapendo che si tratta di storia vera, ma sempre di cinema, mi sarei aspettato un piccolo spiraglio al finale aperto e non: andiamo tutti in scampagnata, Ramon la fa finita!

Pigro 23/02/10 09:32 - 9676 commenti

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Difficile esprimere giudizi su un film che affronta in maniera così assoluta e estrema un tema rovente come l'eutanasia, voluta da un tetraplegico. In effetti qui il film "è" il tema e assolve la sua funzione nel portarne in evidenza gli aspetti più fastidiosi, facendo leva su argomentazioni e emozioni, nonché su un ottimo cast. Al di là dell'opinione sul diritto al suicidio, che gli autori sposano appieno in nome della laicità, l'opera è davvero importante e necessaria. Un'iniezione di stimoli intellettuali per un film di alto valore civile.

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Domino86 28/05/10 11:43 - 607 commenti

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Film veramente centrato che, senza fare sconti, affronta un tema delicato, attuale e importante. È una pellicola che fa riflettere e lo fa in modo intelligente, è commovente e coinvolgente. L'interpretazione di Javier Bardem è superlativa. Assolutamente da vedere.

Nando 7/10/10 22:34 - 3816 commenti

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Un intenso film sull'eutanasia che vede un Bardem eccellente interprete mentre lotta e racconta le sue vicende con espressioni di grande livello. La narrazione è molto lucida: potrebbe peccare di pessimismo latente mentre invece tutto punta sulla poesia che congloba la pellicola.

Enzus79 8/09/10 17:45 - 2906 commenti

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L'eutanasia è uno di quegli argomenti che se trattati bene trasformano certi film in mezzi capolavori: Mare dentro ne è la prova. Amenabar è bravissimo nel non far cadere il film in pietosismi inutili o banalità. Inutile dire che Bardem è da oscar.

Greymouser 13/06/11 18:56 - 1458 commenti

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Un filo sottile ma evidente lega questo film di Amenabar al successivo Agorà: la difesa e l'esaltazione del valore della laicità. In quello la libertà di pensiero e di coscienza, in questo la libertà di disporre della propria vita. Era troppo facile, in "Mare dentro", scivolare malamente sulla buccia del melodramma. Il regista, baciato dalla grazia, naviga evitando tutte le secche. Commovente e sublime nel senso più autentico, grazie anche alla monumentale e sensibile interpretazione di un Bardem semplicemente mostruoso.

Mickes2 18/08/11 18:12 - 1670 commenti

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Struggente e doloroso film di Amenàbar, che decide di raccontare un tema scottante come l’eutanasia attraverso gli occhi, lo sguardo e le parole di Ramòn. Con realismo e lirismo, escursioni nell’onirico, schiettezza, sensibilità e leggerezza il regista spagnolo racconta questa storia che altro non è che un enorme riflessione sul rapporto tra uomini, tra l’uomo e la morte, ma anche uno spronare alla vita e ciò che di bello riserva. Tutto ciò piuttosto lontano da moralismi e patetismi, nonché stucchevoli snodi narrativi.
MEMORABILE: Il volo.

Cotola 2/03/12 00:03 - 9061 commenti

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Nessuno mette in dubbio le buone capacità di Amenabar e nemmeno gli alti e meritevoli intenti civili del film. Quanto alla completa buona fede di certe operazioni, è invece lecito esprimere più di qualche dubbio. Certo, non affonda troppo nel patetico, ma dinanzi a certe scene (il protagonista, sano e volante sulle note del Nessun dorma), il sospetto di ruffianeria e di faciloneria, balugina in modo potente. In ogni caso la prova di Bardem vale da sola il prezzo del biglietto.

Gaussiana 23/04/12 02:30 - 121 commenti

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Nello scontro “a distanza” su e giù per le scale tra il gesuita e Ramon entrambi nella stessa condizione di malati vedevo rivivere, in una rilettura di Amenabar, la sfida pedagogica del gesuita e del liberale del libro "La montagna incantata" di Mann. Ma se lì la loro vita non si poteva svolgere lontano dalla montagna, qui la vita dei due è ancor più circoscritta. In entrambe le opere aleggia un senso di morte, dove l'incomprensione e le inimicizie rendono ancor più distante ciò che già è irraggiungibile. Film sensibile verso il tema trattato.

Nancy 3/06/12 16:41 - 774 commenti

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Un buon film, questo di Aménabar, che si avvale di un'interpretazione fantastica di Javier Bardem, tra i migliori attori in circolazione. Toccante anche la sceneggiatura, che riesce a considerare tutti i punti critici della bioetica e della causa a favore dell'eutanasia; tuttavia, sono qualcuno di troppo i passaggi in cui il melò abbonda (e non mi riferisco tanto alle storie d'amore con Julia e Rosa, quanto ai momenti in cui Ramon immagina di camminare): funzionali alla drammaticità ma un po' troppo ridondanti. Ad ogni modo, film davvero consigliato.

Modo 24/09/12 22:02 - 949 commenti

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Film dai contenuti forti. Non banale e toccare il tema dell'eutanasia non è sicuramente facile. La coscienza viene turbata profondamente, ma si può capire veramente un così tragico evento per trarre dei giudizi? Ognuno di noi si porgerà quesiti forse senza risposta. Questo è il pregio della pellicola: far riflettere su situazoni estreme dove il filo che lega la vita dalla morte è esilissimo. Interpretazione veramente degna di nota di Javier Bardem.

Cloack 77 5/10/12 17:29 - 547 commenti

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Una sceneggiatura che tiene uniti e non sfilaccia i vari segmenti di una vita da raccontare, una regia tesa e concentrata rispetto alla grandiosità o drammaticità delle scelte (se avesse anche evitato la "pressione" poetica di alcune sequenze in musica, sarebbe stata perfetta), una "soluzione finale" dinanzi alla quale ogni opinione è valida ma del tutto inutile. Da segnalare infine, come indimenticabile, la sequenza "dell'incidente" in mare, con la visione della ragazza fra gli scogli, meravigliosa.

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Pol 3/01/13 14:17 - 589 commenti

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Amenabar fa quasi la fine di quelli che vorrebbe stigmatizzare girando un film a tesi in cui per due ore non fa che ripetere gli stessi concetti, per cui quasi ci si chiede perchè farne un'opera di finzione e non un saggio: capisco l'importanza dell'argomento, ma secondo me non è questo il modo migliore per affrontarlo. Non si esce mai dalla stanza, simbolicamente e fisicamente, se non durante i brevi e retorici squarci onirici. Ho apprezzato alcune finezze registiche, ma finito il film mi è rimasto poco.

Lythops 9/05/15 19:08 - 1019 commenti

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La vera storia di Ramon Sampedro, tetraplegico a causa di un incidente, da anni immobile su un letto e le vicende di chi lo accudisce fisicamente, moralmente e dell'avvocato affetto da cadasil che porta avanti la sua causa per avere una morte dignitosa tramite eutanasia. Bellissimo, è eccellente nel descrivere gli stati d'animo di una persona che, con il diritto a morire, chiede quello di vivere. Profonda riflessione, e altrettanto lo sono gli interrogativi che propone. Strumentale il dialogo col religioso. Film maturo e commovente.

Didda23 14/03/16 09:57 - 2429 commenti

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Amenabar è un fenomeno perché mantiene alta drammaticità della vicenda senza scadere nel melodramma e nel pietismo, utilizzando un meraviglioso e azzeccato registro ironico. La sceneggiatura è di prima qualità, basti pensare ai profondi dialoghi etico filosofici che la sorreggono. Un film grande soprattutto nelle piccole cose: il rapporto con il padre "silenzioso", il fratello che non accetta la situazione, la dedizione della cognata. Emozionante il messaggio che lancia sulla vera definizione di amore. Bardem è oltremodo sensazionale.
MEMORABILE: Il primo incontro con Rosa; Lo scontro con il prete tetraplegico; Bardem in città.

Saintgifts 9/02/17 10:19 - 4098 commenti

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Ciò che rende tutta la tragica complessità del tema trattato è il finale. Negli ultimi minuti del film Ramón sembra aver raggiunto uno stato mentale prossimo alla felicità assoluta; certo il corpo è sempre immobilizzato, ma tutto ciò che circonda il protagonista è amore, amore allo stato puro. Eppure Ramón persegue e ottiene il suo scopo. Oltre della libertà di decidere di terminare la propria vita in certe condizioni, qui si parla anche per cosa valga la pena di vivere. Se è vero che l'amore non ha bisogno di fisicità, cosa mancava a Ramón?
MEMORABILE: Il poco che ha da dire la chiesa, attraverso il prete tetraplegico; Il poco che ha da dire uno stato laico, che si ferma davanti alle formalità.

Lou 12/05/17 18:14 - 1121 commenti

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Un tema delicato, tuttora di grande attualità, trattato con la giusta dose di sensibilità e di denuncia. Uno dei meriti principali del film di Amenabar è quello di aver scelto un registro intimo, di grande vicinanza ai sentimenti e ai rapporti umani e veri di un uomo che ha amato la vita e che chiede di poter scegliere di morire. L'interpretazione di Bardem è magistrale e riesce a coinvolgere intensamente. Una visione impegnativa ma molto educativa.

Paulaster 12/10/22 10:03 - 4431 commenti

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Tetraplegico cerca di organizzare il proprio suicidio in maniera legale. Il tema spinoso dell'eutanasia viene intavolato con le giuste riflessioni morali, ma anche con lungaggini per indorare la pillola al grande pubblico. Bardem recita da par suo cercando di non metterla sul pietoso e viene penalizzato proprio dai momenti più melodrammatici. Anche il ruolo dell'avvocatessa e della ragazza della radio fan sì che si aggiri la problematica parlando di malattie degenerative o matrimonio (!) solo per creare un consenso laico alla vicenda.
MEMORABILE: Il bambino che non crede; Il tuffo; Il prete sotto le scale; La procedura per il cianuro.
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