Man 2020 - Corto (2020)

Brevissimo corto in cui il nostro riaffronta il rapporto uomo-natura, questa volta sotto la "luce" della quarantena dovuta al lockdown. L'uomo rinchiuso in casa genera una rinascita della flora e nuovo vigore nella fauna. "Purtroppo" la quarantena sarà fin troppo breve e la rincorsa alla distruzione partirà fin da subito. Tratto perfettamente identico al precedente e ancora una volta messaggio più importante dell'estetica della matita. Homo homini lupus espanso alla massima potenza.

In circa 60" Cutts fa un "aggiornamento" del suo corto di 8 anni precedente, riprendendone anche il messaggio assai pessimista sulla natura umana. Questa volta l'inizio parrebbe portare a buoni risultati, con la natura riprende il sopravvento approfittando del fatto che l'Uomo è costretto a rimanere chiuso nella sua abitazione (Covid, visto l'anno di realizzazione), ma appena riuscirà a rimettersi in moto, le cose cambieranno... Il tratto è quello solito e il racconto è stringato, ma realizzato in maniera da far giungere in modo chiaro il pensiero del suo autore.

Il sequel di Man è in realtà una simpatica (ma sempre beffarda, inquietante, atroce) variazione sul tema della distruzione della natura da parte dell’uomo. In questo caso assistiamo, in verità, all’esatto opposto, ossia il trionfo di animali e vegetali, ma il finale incombe spietato. Il cortometraggio è davvero cortissimo, poco più che un appunto, peraltro neanche così brillante e ficcante, ma merita comunque la visione, soprattutto se collegata all’opera precedente di Cutts, senza la quale si perde il gusto maggiore.