Mad Bomber – L'uomo sputato dall'inferno - Film (1973)

L'inquietante Chuck Connors (ma che faccia ha quest'uomo?) interpreta uno dei giustizieri più risibili della storia del cinema. Ecco la trama: "L'amata figliola di Mr. Dorn muore di overdose, lui da la colpa alla società e decide di moralizzarla a suon di bombe". Il tempo libero, quello tra una strage e l'altra, lo trascorre redarguendo duramente i “maiali” che buttano le cartacce per terra e gli automobilisti indisciplinati (una prosecuzione della sua crociata con altri mezzi?). Bert I. Gordon è il re degli dei film con gli “animaloni” e infatti questa è un'enorme, spassosa, vacca(ta).

Forse il miglior film del grande Bert I. Gordon, che lascia per un attimo da parte i suoi mostri giganti e si butta in una fosca storia di vendette e pazzi bombaroli. Immenso Chuck Connors nel ruolo a lui più congeniale, taciturno e deciso padre vendicativo che vuole ripulire la società a suon di bombe. Ottimo anche Vince Edwards nei panni del risoluto detective. Ma è indimenticabile il testimone pornofilo di Neville Brandt, viscido come non mai.

Ben prima che venisse alla ribalta il “nostro” Unabomber, al cinema, nel 1973, era di scena Mad Bomber. Il film, la cui trama risulta piuttosto semplice, riesce ad essere discretamente godibile. Certo, per apprezzarlo al meglio si deve chiudere un occhio di fronte ai vari difetti tipici delle pellicole di serie b: da un montaggio approssimativo a dialoghi alquanto risibili. Chuck Connors si cala bene nei panni dello psicopatico bombarolo e non gli è da meno Neville Brand in quello del maniaco sessuale. Esplosivo!

Non gli do scarso ma mediocre soltanto per l'ottima interpretazione di Neville Brand, che fa il paio con quella dell'ispettore Vince Edwards. Film irreale con una trama banalissima e un finale telefonato. Direi che con un cast più scadente sarebbe uscito un trashone micidiale...

La figlia è morta per overdose e lui si vendica piazzando ordigni esplosivi a Los Angeles. Ma un maniaco sessuale ricercato dalla polizia lo ha visto in faccia... Lontano dai generi a lui abituali, Gordon dirige con un certo ritmo una pellicola rozza ma avvincente nel suo mescolare il poliziesco al thriller. Violenza non troppo insistita, frequenti nudi femminili, buona tensione ma epilogo telefonato. Connors ha una faccia un po' così, ma restano impressi Edwards (poliziotto caparbio e dai modi spicci) e soprattutto l'odiosamente viscido Brand.

Mediocrissimo thriller poliziesco, dall'intreccio semplicistico da telefilm. Dialoghi banali, montaggio claudicante, suspense quasi del tutto assente e zero colpi di scena. L'unica bizzarria è l'avere due cattivi, non solo il bombarolo pazzo del titolo ma anche un maniaco sessuale messo lì a fare numero. Si salvano le facce da duri, scolpite con l'accetta, di Connors, Edwards e Brand, peraltro al servizio di personaggi bidimensionali (e sì che il personaggio di Connors aveva un grande potenziale).

Doppio criminale da scovare, doppio lavoro per l'ispettore Blake. Sulla sua strada un volto che è tutto un programma, come quello di Chuck Connors, e una figura laida interpretata da Neville Brand. Si deve sospendere lungamente l'incredulità e si devono ingurgitare bicchieroni d'inverosimiglianza per poter godere di questo film. Gordon dipinge un quadro sociale alquanto inguardabile, con perdizione, vizi e violenza all'ordine del giorno e lascia libero sfogo al suo giustiziere bombarolo. Notevole l'uso dei nudi (anche frontali) e delle musiche di corredo. Intrattenimento veloce.

Action movie tutto incentrato sulla faccia stranissima di Chuck Connors, protagonista di molti film di serie B, qui diretto dall'ottimo Bert I. Gordon e circondato da bravi comprimari. La trama sembra una risposta alla semplicità manichea di Il giustiziere della notte, il ritmo è buono e qualche trovata "bombarola" funziona e sorprende per davvero. Un bel film exploitation girato con i mezzi di una volta.