Un poliziotto sta cercando il delinquente che ha ucciso un suo amico infiltrato; Red Diamond, l'assassino, ha una settimana di tempo per trovare i soldi che deve ad uno strozzino per poi lasciare la città. La caccia a distanza fra il poliziotto e il criminale ricorda quella di Heat, solo che qui c'è un'atmosfera più noir e un ritmo molto più lento. Bravi i due protagonisti, soprattutto Hopper a delineare il suo criminale fanfarone e particolarmente sfortunato, così come spicca anche Mortensen killer freddo e un po' scemo. Notevole.
MEMORABILE: I tentativi di Hopper di farsi prestare i soldi; il finale nella sala da ballo.
Poliziesco (il tema è quello della caccia all'uomo) con le atmosfere del noir, ambientato in una ben fotografata ed intrigante Los Angeles. I due protagonisti, entrambi con limiti di tempo serrati per il compimento delle proprie azioni, sono ben caratterizzati e ottimamente interpretati da Snipes e Hopper. Buon ritmo per un film gradevole da riscoprire.
Poteva essere migliore: Snipes e Hopper offrono delle buone prove attoriali ma il film stenta a decollare. Per essere un poliziesco il ritmo è troppo blando, per essere un noir viceversa. Dunque un film di "frontiera", piacevole e "raffreddato". L.A. Crimes...
Soporifero: nient'altro che l'ennesimo mediocre film di genere poliziottesco, privo di ritmo, banale nella vicenda, scontato nello svolgimento, senza sorprese nella conclusione. Sprecato il cast (c'è anche un reperto d'annata per i nostalgici: Valerie Perrine); Dennis Hopper gigioneggia gesticolando, ma la sua prestazione resta al minimo sindacale. Wesley Snipes fa, senza affaticarsi troppo, il poliziotto nero con problemi familiari, Viggo Mortensen il killer psicopatico, Lolita Davidovich la squillo di buon cuore. E il resto è noia.
Dal produttore dei kubrickiani Rapina a mano armata e Orizzonti di gloria, un poliziesco malinconico dalle atmosfere dilatate in cui contano più i personaggi che l'azione. Lo sbirro Snipes che vuole fuggire con la prostituta Davidovich ricorda il Gioco estremamente pericoloso di Aldrich. Buona la prova di Hopper nei panni di un patetico perdente e Mortensen giovane killer dal grilletto facile. Apprezzabili alcune presenze cinefile di contorno (Perrine, Lo Bianco, Cassel). L’intreccio poliziesco non è molto incisivo, ma l’atmosfera è quella dei migliori noir.
MEMORABILE: Lo scambio del denaro falso; La camminata di Hopper; Il finale con la Perrine che vede il marito Hopper allontanarsi sull’auto della polizia.
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HomevideoRocchiola • 5/11/19 09:20 Call center Davinotti - 1255 interventi
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