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TITOLO INSERITO IL GIORNO 4/01/24 DAL BENEMERITO GALBO
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Galbo 4/01/24 16:26 - 12402 commenti

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Nel 1972 un aereo con una giovane squadra di rugby uruguaiana precipita sulle Ande. Per i superstiti inizia una lotta per la sopravvivenza. Già portata sullo schermo in un film messicano e uno americano, la storia unisce qui la spettacolarità al racconto intimistico determinato dalle sensazioni dei personaggi alle prese con lo spettro della morte imminente, della fame e uniti dal senso di cameratismo. Il regista lavora efficacemente con gli spazi aperti (i ghiacciai) e chiusi (la carcassa del velivolo) immergendo letteralmente lo spettatore nella vicenda. Buona la prova degli attori.

Piero68 10/01/24 15:10 - 2958 commenti

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Dopo già due film che avevano narrato della tragedia realmente accaduta proprio non si sentiva la mancanza di un terzo film. Evidentemente gli uruguaiani hanno sofferto il fatto che un incidente nazionale di così grande importanza fosse stato da altri e non da loro. A conti fatti non aggiunge e non toglie nulla agli altri due film già usciti in passato. Forse focalizza l'attenzione su qualche personaggio in più, ma niente di dirimente ai fini della storia stessa.

Redeyes 15/01/24 08:51 - 2451 commenti

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Bayona, che già si era mostrato a suo agio con le sciagure, ripercorre nuovamente i fatti della squadra di rugby e la loro agonia nel freddo delle Ande. Per quanto, di primo acchito, si potrebbe catalogarlo come ultroneo, con lo scorrere dei minuti si riesce a percepire in modo eccellente le percezioni dei protagonisti. Contraltare dell'incredibile sciagura è l'immanenza strepitosa dei paesaggi attorno che, nel silenzio del niente più assoluto, stordiscono ancora di più lo spettatore. L'utilizzo di un cast semi sconosciuto al mondo mainstream dà un ulteriore valore aggiunto.

Thedude94 1/02/24 23:47 - 1097 commenti

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J.A. Bayona dirige un film crudo e commovente, tratto da una storia vera, che non solo per la drammaticità dell'evento in sé riesce a emozionare, ma anche per via della componente di unione di un gruppo che il regista vuole sottolineare fin dall'inizio. Le scene forti dell'incidente aereo sono ben girate e la tensione si respira in ogni momento; inoltre il cast è davvero ottimo e ben affiatato e questa è una cosa fondamentale, per la buona riuscita del tutto. Nonostante la lunghezza, risulta godibile grazie a una sceneggiatura fluida condita da dialoghi efficaci e non troppo pesanti.

Il ferrini 4/02/24 02:54 - 2361 commenti

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Forse il miglior film sulla vicenda, dopo quello un po' sanguinolento messicano e il didascalico americano. Qui i personaggi, pur essendo molti, sono ben tratteggiati e i dialoghi quasi sempre interessanti, specie quelli fra credenti e non. Il freddo è reso estremamente bene, la crescita di barba e capelli invece meno, ma nell'insieme è perdonabile. Toccante l'evoluzione di "Numa" e bravo Bayona a giocarsi minutaggio su di lui per smuovere la coscienza dello spettatore. Bel film, che merita i riconoscimenti ottenuti.

Daniela 10/02/24 22:13 - 12673 commenti

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Terzo film dedicato a uno dei più noti incidenti aerei della storia, avvenuto nel 1972 sulle Ande, che ottenne grande risonanza internazionale non tanto per le sue modalità ma per la lotta per la sopravvivenza affrontata da chi non morì sul momento... Anche se non mostra direttamente cosa comportò la scelta più difficile, ossia cibarsi dei corpi dei compagni morti, si distingue dai precedenti per un maggiore realismo nel mostrare le sofferenze fisiche e morali a cui andarono incontro i sopravvisuti e questo, unitamente alla buona prova del cast, rafforza il coinvolgimento.
MEMORABILE: Le sequenze in cui si vedono da lontano i tre in marcia, minuscoli puntini in movimento in mezzo all'ìimmensità delle montagne innevate.

Giùan 16/02/24 07:38 - 4574 commenti

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Ritornando su una vicenda già ampiamente nota e riletta anche cinematograficamente, Bayona gioca tutte le carte sul senso di comunità capace di svilupparsi nonostante le circostanze più estreme, avverse e disumane. In tal senso il film testimonia una solida coerenza interna, data da un senso di empietà fortemente cristiano che senza esondare nel fideistico resta pervasivo e per forza di cose in alcuni momenti ridondante. L'equilibrio tra intimismo (i rapporti tra personaggi) e spettacolarità (i paesaggi lunari, l'incidente, la frana) è ben reso, ma la sensazione del misurino permane.
MEMORABILE: La scoperta sulla voce narrante.

Mr.chicago 19/02/24 18:39 - 105 commenti

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Il film racconta una tragedia che ben conosciamo, ma questa volta con un taglio più intimista, raccontando l'animo dei personaggi e soffermandosi sull'amicizia che li lega, sulle sofferte scelte affrontate, senza tralasciare l'aspetto religioso che anzi, a dispetto delle altre trasposizioni passate, è maggiormente approfondito. Certo che rivivendo la storia realmente accaduta ci si chiede come abbiano fatto a sopravvivere. Pazzesco!

Magi94 9/03/24 21:46 - 954 commenti

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Una storia tra l'incredibile e l'agghiacciante raccontata in un film corretto e ben fatto, guidato da una regia allo stesso tempo convenzionale ma col polso sicuro, soprattutto nelle scene "d'azione" e tensione. Meraviglioso il viaggio in aereo fino al momento dell'incidente, che potrà generare incubi a più di un passeggero. Un po' più scontati, ma d'altra parte inevitabili, gli spezzoni melodrammatici in cui ci si lascia avvolgere dal sentimentalismo dei protagonisti. Splendidi scenari andini nella vera valle della tragedia, con chilometri e chilometri di neve in ogni direzione.
MEMORABILE: Il momento dello schianto.

Anthonyvm 18/04/24 00:41 - 5714 commenti

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Dopo i film di Cardona e Marshall, l'incredibile storia dei superstiti del volo 571 torna all'attenzione del pubblico con questa pregevole produzione spagnola. Per qualcuno una miracolosa dimostrazione di tenacia e solidarietà, per molti altri una catastrofe in primis: il realismo della messinscena ben evidenzia l'ambivalente portata simbolica dell'evento, senza glissare sui particolari più tragici e crudi (benché non si scada mai nell'esplicitazione macabra), ma esaltando soprattutto la forza d'animo dei sedici sopravvissuti. Chi ama i drammi survivalisti può andare a colpo sicuro.
MEMORABILE: L'incidente aereo fra ossa rotte e urla di disperazione; Le poesie improvvisate dal gruppo; Le valanghe; Spolpando le ossa delle vittime; La discesa.

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