L'estate di Davide - Film (1998)

L'estate di Davide
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Anno: 1998
Genere: drammatico (colore)
Note: Nato come film tv, ha trovato distribuzione anche al cinema.

Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 8/04/09 DAL BENEMERITO HACKETT
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Hackett 8/04/09 17:58 - 1868 commenti

I gusti di Hackett

Mazzacurati continua ad analizzare con occhio critico il suo Polesine d'origine e lo fa con gli occhi del giovane Davide, ragazzo sensibile e introverso che cerca l'avventura e la fuga (inutile) dalla turbolenta Torino, tornando nelle terre abbandonate dai suoi familiari ai tempi dell'alluvione (citata non a caso). L'occhio del regista è garbato e intelligente come pochi nello scrutare i paesaggi rurali ma manca un po' di anima nella vicenda e la trasferta pugliese del finale appare frettolosa e solo funzionale a chiudere il film.

B. Legnani 29/05/10 23:26 - 5558 commenti

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Non fra i migliori di Mazzacurati anche se, come sempre, ha qualcosa di interessante, a partire dal torbido personaggio della Piccinini (di rara monotonia, invece, l'espressione di Campi). Certo, è piuttosto lento ed è un peccato, perché quando si avvicina al giallo (lui che la spia dalla finestra) la vicenda si alza di tono. Non proprio lineare la conclusione in quel di Molfetta.
MEMORABILE: "È bello fare un lavoro che non ti fa odiare dalla gente".

Daidae 9/04/17 01:16 - 3210 commenti

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Buon film di Carlo Mazzacurati che affronta tematiche sociali viste con gli occhi di un giovane del Sud che ritorna nella terra natia. Non sarà certo un capolavoro, ma è oomunque un film degno di recupero. Il cast non è stellare ma la prova degli attori non è male. Buone le ambientazioni per un prodotto leggero e godibile.

Paulaster 14/04/22 09:49 - 4486 commenti

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Ragazzo di Torino va dagli zii in Polesine a passare le vacanze. Percorso di formazione, o almeno di breve crescita, fondato sul realismo di provincia e dai tratti malinconici. Confezione povera come spesso capitava negli anni 90 e disillusione che predomina sul clima che dovrebbe essere spensierato. Il protagonista fa una certa tenerezza e riesce a creare empatia nei suoi rapporti amorosi e con i padroni di casa. L’accostamento col ragazzo croato è troppo caricato, soprattutto nel finale.
MEMORABILE: La ragazza spiata fuori dalla macchina; Il panetto di fumo nascosto; La scritta sulla macchina; I ragazzini allo scambio della droga.

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  • Discussione Hackett • 4/07/09 15:35
    Portaborse - 530 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Grazie mille Hackett, radarizzata la piazza. Noto che Mazzacurati sta dando nuova linfa ai ritrovamenti veneti :)

    Si è davvero molto attivo nel padovano e nel basso Polesine, e pensare che in una sua intervista
    http://www.youtube.com/watch?v=rZKgjyZ6mNM
    ha ammesso che prima di Notte italiana, non conosceva assolutamente la zona del delta, ora direi che ne è uno dei maggiori sponsor ;)
  • Discussione Zender • 5/07/09 08:57
    Capo scrivano - 47971 interventi
    Io dico che ha visto LA CASA di Avati e si è detto: ma cavolo, io qui ci abito, ma son davvero così pazzo da non sfruttare un'ambiente tanto affascinante?
  • Discussione B. Legnani • 25/05/10 14:39
    Pianificazione e progetti - 14992 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Io dico che ha visto LA CASA di Avati e si è detto: ma cavolo, io qui ci abito, ma son davvero così pazzo da non sfruttare un'ambiente tanto affascinante?

    Beh... il finale di NOTTE ITALIANA cita chiaramente Capolicchio che trova solo porte chiuse.
  • Discussione Zender • 25/05/10 14:58
    Capo scrivano - 47971 interventi
    Eheh, grande Legnani che recupera discussioni di 10 mesi fa. Credevo che la cosa preludesse a un tuo commento al film, ma non lo vedo ancora.

    Però non ho capito: quindi avvaloreresti la mia boutade?
  • Discussione B. Legnani • 25/05/10 15:40
    Pianificazione e progetti - 14992 interventi
    Zender ebbe a dire:
    Eheh, grande Legnani che recupera discussioni di 10 mesi fa. Credevo che la cosa preludesse a un tuo commento al film, ma non lo vedo ancora.

    Però non ho capito: quindi avvaloreresti la mia boutade?


    1. Sto, grazie all'ottimo Hackett, recuperando l'opera mazzacuratica.
    2. Vedrò questo film, pertanto, in futuro.
    3. Ho, pertanto, controllato se già si erano identificati i luoghi delle riprese (vulgo: "location", talora addirittura "locations").
    4. Avendo trovato la sua asserzione ho, pertanto, colto l'occasione per un parallelismo così palese che non può certo basarsi sulla coincidenza.