L'avamposto degli uomini perduti - Film (1951)

L'avamposto degli uomini perduti

Location LE LOCATIONLE LOCATION

TITOLO INSERITO IL GIORNO 28/02/11 DAL BENEMERITO SAINTGIFTS
Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione
ORDINA COMMENTI PER: BENIAMINI GERARCHIA DATA

Saintgifts 28/02/11 21:29 - 4098 commenti

I gusti di Saintgifts

Più che contro gli indiani Apache, i soldati devono combattere tra di loro. Infatti l'occasione di trovarsi in un manipolo comandati dal capitano Lance (Peck), relegati in un forte a controllare una stretta gola (unico passaggio per gli indiani) fa emergere tutti i rancori interpersonali. Rancori esistenti per diversi motivi, che il capitano elencherà con precisione prima dello scontro finale. La regia non è eccelsa e molti particolari sono imperfetti, il tema di fondo e le interpretazioni fanno dare la sufficenza a un film altrimenti scarso.

Uomomite 12/07/11 04:52 - 174 commenti

I gusti di Uomomite

La critica ufficiale bolla questo film come western convenzionale infarcito di luoghi comuni. Niente di più forviante. La pellicola di Gordon Douglas è davvero "strana", emana dalla prima all'ultima scena un suo peculiare fascino perverso. Gli indiani che sbucano furtivi nella notte a tagliar gole, sembrano avere più a che fare con i film dell'orrore che con i classici del far west. Gregory Peck, il capitano, è torvo, inflessibile, nero come Achab. Gli altri dell'avamposto sono delinquenti, pazzi, alcolizzati, rifiuti umani. Un western malsano.

Daniela 27/09/20 19:19 - 12673 commenti

I gusti di Daniela

Con l'intento di bloccare l'imminente attacco indiano al forte, un capitano si barrica in una postazione isolata tra le montagne insieme ad un pugno di soldati inaffidabili che lo odiano... Il titolo italiano è più bello di quello originale: gli uomini perduti sono uomini "a perdere" la cui morte non verrebbe rimpianta e la lotta per sopravvivere contro un nemico quasi metafisico diventa così anche l'ultima occasione di riscatto. Western affascinante dominato dal senso di morte e impregnato di rancore, interpretato dalle facce giuste a cominciare da Peck, torvo ed ossessionato.
MEMORABILE: I due soldati che, pur essendo stati catturati dagli indiani e in procinto di essere uccisi, si odiano talmente tanto da prendersi a pugni.

Pessoa 19/08/21 15:08 - 2476 commenti

I gusti di Pessoa

All'inizio sembra un western di serie B di almeno dieci anni prima, impressione avvalorata anche dalla fotografia in b/n non particolarmente brillante e dai luoghi comuni del genere che Douglas si prende la briga di archiviare sin da subito. Poi si sviluppa una sceneggiatura tutt'altro che banale, in cui gli Indiani sembrano un contorno ed il piatto principale è costituito dal livore che il manipolo di reietti si vomita reciprocamente addosso fino ad un finale più che scontato. Tutto molto americano e rigorosamente politically correct, ma c'è del buono, a volerlo cercare.

Gordon Douglas HA DIRETTO ANCHE...

Spazio vuotoLocandina Assalto alla TerraSpazio vuotoLocandina L'investigatoreSpazio vuotoLocandina La signora nel cementoSpazio vuotoLocandina I 9 di Dryfork City
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.

In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.


DISCUSSIONE GENERALE:
Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.

HOMEVIDEO (CUT/UNCUT):
Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.

CURIOSITÀ:
Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.

MUSICHE:
Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
  • Homevideo Digital • 5/05/17 12:05
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd A&R Productions disponibile dal 23/05/2017.
  • Discussione Daniela • 28/09/20 01:14
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Il "momento memorabile" che ho indicato nel commento lo è questa volta doppiamente.
    Quando ero bambina, i miei genitori mi portavano due o tre volte all'anno a Montiano in provincia di Forlì dove viveva la nonna materna. Un viaggio poco felice perché le curve del Muraglione mi provocavano mal d'auto ma il paesino della nonna mi piaceva: il nucleo era piccolissimo, praticamente una strada che correva in circolo attorno ad un isolato dove si affacciavano un piccolo bar polveroso con le striscioline anti mosche all'ingresso, un negozio di alimentari dove vendevano ancora il surrogato di cioccolato a fette e un cinemino in cui, per quanto ricordi, proiettavano solo western.
    Fu in questo cinema di quarta o quinta visione che vidi la sequenza memorabile. Allora avevo sette o otto anni, e solo ieri, dopo oltre mezzo secolo, l'ho ritrovata ed è stato come sfogliare un vecchio libro e ritrovare tra le sue pagine una primula essiccata. . 
  • Discussione Caesars • 28/09/20 09:25
    Scrivano - 16812 interventi
    Bella questa tua testimonianza, Daniela.
  • Discussione Zender • 28/09/20 09:39
    Capo scrivano - 47814 interventi
    Eh sì, è accaduto anche e a me un paio di volte: quando capitano cose del genere si prova una sensazione difficimente sperimentabile in altri casi.
  • Discussione B. Legnani • 28/09/20 09:58
    Pianificazione e progetti - 14973 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Il "momento memorabile" che ho indicato nel commento lo è questa volta doppiamente.
    Quando ero bambina, i miei genitori mi portavano due o tre volte all'anno a Montiano in provincia di Forlì dove viveva la nonna materna. Un viaggio poco felice perché le curve del Muraglione mi provocavano mal d'auto ma il paesino della nonna mi piaceva: il nucleo era piccolissimo, praticamente una strada che correva in circolo attorno ad un isolato dove si affacciavano un piccolo bar polveroso con le striscioline anti mosche all'ingresso, un negozio di alimentari dove vendevano ancora il surrogato di cioccolato a fette e un cinemino in cui, per quanto ricordi, proiettavano solo western.
    Fu in questo cinema di quarta o quinta visione che vidi la sequenza memorabile. Allora avevo sette o otto anni, e solo ieri, dopo oltre mezzo secolo, l'ho ritrovata ed è stato come sfogliare un vecchio libro e ritrovare tra le sue pagine una primula essiccata. . 

    Applauso.