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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Interessante excursus del geniale (quanto discontinuo, anche all'interno dello stesso film) Paul Verhoeven nei territori dell'onirismo e del mistero. Il film sviluppa un romanzo di Gerard Kornelis portando in scena una storia quintessenziale, in definitiva scarna se osservata dal punto di vista della complessità tradizionale, ma impreziosita da significativi elementi che mescolano sogni a occhi aperti, simbolismi e premonizioni destinati a frammentarla e arricchirla; donandole un significato che oltrepassa quello del semplice thriller classicamente inteso per dare vita a un mondo composto di suggestioni non comuni che nascoste tra le scene ne variano il dinamismo. La storia è quella...Leggi tutto di Gerard Reve (Krabbè), scrittore omosessuale che da Amsterdam si reca a Flessinga dove tiene una conferenza cui partecipa anche Christine (Soutendijk), elegante signora che dal look aggressivo e mascolino lascia subito capire l'importanza che rivestirà nella storia. E' lei infatti ad ospitarlo in casa avviando una relazione che comprende anche la presenza di Herman (Hoffman), il fidanzato della donna, per pura casualità incontrato da un Gerard folgorato da tanto fascino in stazione. Ma Christine cela nel proprio passato più di un segreto, a cominciare da quelli riguardanti i mariti deceduti sulla cui scomparsa - a giudicare dalle immagini della vedova nera che spostandosi sulla ragnatela apre e chiude il film - non è forse da escludere una sua diretta responsabilità. Sono tutti enigmi alla base di inquietanti interrogativi legati a una situazione comunque dominata dalle visioni del protagonista, entro le quali Verhoeven si muove con consumato talento riuscendo ad aprire diversi squarci visioanari. Accompagnato da riprese che in ogni caso evidenziano una non comune qualità registica, il film ricama attorno alle due figure principali scene efficaci in cui, pur rimanendo in ambiti apparentemente "normali", si percepisce (anche se non sempre) una magia diversa, che d'improvviso si concretizza in visioni talvolta sorprendenti come nella sequenza del crocefisso in chiesa che si anima. L'alone di ambiguità che pervade l'opera non svanirà mai, come per permettere a chi guarda una lettura personale dei fatti. La Soutendijk si muove algida, gelida, riuscendo a riassumere in sé l'impenetrabilità del personaggio, con Krabbé che ne è travolto e nello stesso tempo la individua come il ponte per arrivare a raggiungere l'uomo visto alla stazione e di cui è innamorato. Tra quarti di bue appesi, gabbiani che precipitano d'improvviso, visioni anticipate di luoghi e forme che compariranno solo in un secondo tempo, il film è tuttavia meno criptico di quanto si possa immaginare, suggerendo una lettura tutto sommato elementare ma intrigante. Certo, spesso la sensazione è quella di una storia in cui poco o niente davvero accada, che procede per dialoghi poco ficcanti in attesa del guizzo che ne marchi il valore, ma l'omogeneità di fondo permette in ogni caso di seguire il film con gusto e di ammirare il buon lavoro operato da Verhoeven.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 9/07/07 DAL BENEMERITO CAESARS POI DAVINOTTATO IL GIORNO 25/06/21
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Caesars 9/07/07 11:14 - 3797 commenti

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Prima di finire a Hollywood Paul Verhoeven diresse questo insolito giallo che presenta una trama abbastanza intrigante. Narra di uno scrittore omossessuale e con qualche problema psicologico, che ad un certo punto finisce nelle braccia di una donna (in un paese dove è andato per tenere una conferenza). Scoprirà che colei è vedova nientemeno che di tre uomini e incomincia a sospettare di essere candidato a diventare il quarto. Pur senza essere un capolavoro, il film coinvolge abbastanza grazie anche alle buone interpretazioni degli attori.

Cotola 25/06/08 18:48 - 9060 commenti

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Discreto questo bizzarro film di Verhoeven (prima maniera) che punta molto sull'onirismo, mostrando un talento visivo non banale (poi completamente gettato alle ortiche nelle prove future) che viene però un po' vanificato dallo stile di grana grossa, tipico del regista e da una sceneggiatura che non lascia spazio al non detto, spiegando tutto in maniera troppo esplicita.

Pigro 2/11/08 09:33 - 9675 commenti

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Scrittore gay viene irretito da una vedova di tre mariti, ma è attratto dall'aitante amante di lei. Torbido caleidoscopio di deliri erotico-mistici, grondante simbolismi in un'atmosfera resa cupa dal senso del peccato e dall'incombere di presagi luttuosi. Verhoeven interpreta bene il mondo angosciato e cattolicamente autopunitivo dello scrittore Gerard Reve da cui è tratto il film. Sesso, religione e morte si combinano all'infinito non lasciando intravedere vie d'uscita, secondo una visione della vita assolutamente negativa. Intrigante.

Daniela 11/08/09 13:44 - 12673 commenti

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Scrittore bisex col qualche problema a conciliare fede cattolica e vizi privati, mentre è in provincia per tenere una conferenza inizia una relazione con una piacente vedova, che si rivela essere una strega: ha già provocato la morte di due mariti, chi potrà essere il terzo? Giallo intarsiato di lampi onirici ed ossessioni religiose, l'ultima opera del regista prima della trasferta americana risulta gustosa per merito di una storia bizzarra, alcune sequenze visionarie e la buona prestazione del cast, Krabbe in testa.
MEMORABILE: La sequenza in chiesa, con lo scrittore sul punto di denudare il crocifisso

Lucius 26/01/10 20:22 - 3015 commenti

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Un film particolare, bizzarro e conturbante. Uno scrittore bisex, assolutamente senza alcun vizio, si imbatte in una plurivedova in stile La vedova nera e teme di essere il prossimo della lista. L'ambiguità di fondo del personaggio e della pellicola dà un valore aggiunto alla stessa.

Tomastich 21/08/10 09:01 - 1255 commenti

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Una prima metà visionaria, disturbante e ipnotica, una seconda più classicamente thriller. Sono le due parti di questo piccolo gioiello di Paul Verhoeven: conferma le grandi capacità di Krabbe (penalizzato dal doppiaggio) e descrive una bellissima parabola tra peccato e redenzione che culmina con l'epifania finale. Da Top-30.

Capannelle 18/10/10 15:40 - 4412 commenti

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Verhoeven ha il gusto dell'eccesso ma non sempre lo coniuga con sceneggiature brillanti. In questo caso l'intreccio riesce interessante, specie nei personaggi e nei loro interpreti più che nello sviluppo del film. La coppia Krabbe - Soutendijk attraversa il film con efficacia e il regista olandese si diverte con un bel campionario di bassezze/visioni umane. Non avrebbe guastato sfumare un po' di più certe situazioni anche per non rendere così esplicita l'evoluzione finale.

Buiomega71 23/01/11 17:51 - 2916 commenti

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Capolavoro assoluto del pazzo olandese, che fa sembrare Basic instict un film per famiglie. Sanguigno, malato, oscuro, perverso, angosciante, già con il ragno sulla croce all'inizio, blasfemo (Krabbe che immagina il giovane ganzo in croce)... Limonate gay in una cripta, quarti di bue appesi, occhi enucleati o immaginati come spioncini splatter di porte che fungono da funesti presagi, evirazioni a colpi di forbice. Verhoeven accarezza l'horror, in questo straordinario thriller onirico e visionario. Da sturbo la vedova nera della Soutendijk.
MEMORABILE: Krabbe che guarda i filmini amatoriali dei precedenti mariti della Soutendijk: uno finisce sbranato dai leoni stile Ultime grida dalla savana.

Luchi78 14/07/11 15:10 - 1521 commenti

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Film dall'aria cupa e intrigante, osa ovunque sia possibile osare raggiungendo un buon risultato nel finale (con tanto di splatter aggiunto). La scena della denudazione del crocifisso avrà lasciato sbigottito più di qualche paraticante cattolico... Nessuna prova attoriale di spicco, ma una scrittura intrigante che tiene lo spettatore incollato alla sedia in attesa del delirante finale.

Deepred89 24/06/12 14:01 - 3709 commenti

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Uno strano thriller che coniuga Hitchcock (presente a vari livelli) con il grottesco e il pulp. Si va dall'erotismo (anche omosex) allo splatter, passando per la blasfemia e la commedia, il tutto condotto da una regia ricca di idee ma mai leccata o inutilmente virtuosistica, in grado di intrigare sfruttando materiali tra loro piuttosto eterogenei. Squilibrato e non particormente convincente quando si devono tirare le somme, ma anche intrigante e ricco di spunti. Folgorante la protagonista. Imperfetto ma molto interessante.

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Nicola81 3/09/14 13:29 - 2862 commenti

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Con buona pace dei cultori di Basic instinct, è questo il film scandalo di Verhoeven: una discesa agli inferi con venature giallo/orrorifiche, raccontata con uno stile visionario e sopra le righe, che non trascura l'erotismo e neppure la blasfemia (ma la logica narrativa ovviamente sì). Genialata o presa per i fondelli? Forse più la seconda della prima, ma il talento registico non si discute e la protagonista femminile non si dimentica.

Myvincent 6/11/16 07:24 - 3746 commenti

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Uno scrittore un po' strapazzato alla Bukowski finisce nella tela (e nel letto) di un'affascinante donna, attratto in realtà dal suo giovane amante. Un film controverso, teso nelle sue componenti drammatiche, eppure così grottesco in alcune soluzioni narrative visionarie e simboliche. In bilico fra realtà e sogno, complessivamente non convince del tutto. Ma forse non era neanche negli intenti del regista.

Alex75 9/01/18 13:53 - 881 commenti

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Ultima produzione olandese per Verhoeven, che crea un’atmosfera malsana con una tensione che s’impenna nella seconda parte, combinando le visioni quasi blasfeme del protagonista con gli elementi del thriller classico e sfruttando bene l’espressività di Krabbe e la seduttività della Soutendijk. Anche se il regista a tratti scopre troppo le sue carte e alcune sequenze grevi stridono con l’eleganza di fondo, il risultato è comunque originale e intrigante (anche per le ricorrenti simbologie).
MEMORABILE: Le visioni di Gerard; Gerard guarda e commenta, da sbronzo, i filmini di Christine; Gerard: “I sederi sono tutti uguali”; “Maria… Maria...”

Giùan 25/10/18 11:55 - 4572 commenti

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Per virare in positivo il concetto di kitsch, pur assaporandone tutte le incongruenze e contraddittorie suggestioni, non c'è di meglio che Verhoeven, quintessenza del barocco cinematografico e dell'incerta poetica del "maraviglioso" negli anni '80. Oltraggiando e contemporaneamente omaggiando Hitch, il regista olandese ciurla nel manico del cattivo gusto e procedendo per accumulo ossessivo di materiale (blasfemia, misoginia, clichè omosex, grottesche visioni cristologiche) rischia a ogni passo la saturazione da burlesque, salvando però la pelle filmica.

Fauno 28/12/20 18:13 - 2213 commenti

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100 minuti che volano! Zero noia, zero complicazioni e una miriade di visioni. Fuori di testa nella sua genialità, anche perché resta il mistero se sia un incubo a occhi aperti del protagonista o se ci sia dolo da parte di questa donna dalla pettinatura da sergentessa (una che perde tre mariti e anziché impazzire manda gli altri fuori dai binari fa un po' pensare...). Straordinaria la scena sul treno, e visto che qualsiasi dettaglio non è mai casuale, il film si può collegare ad altri capolavori ma non certo dire che ne ricalchi qualcuno, perché nel suo genere resta un unicum.
MEMORABILE: La guida spericolata di lei e l'incidente che vedono di passaggio; La presenza del padre del bambino a dirigere i lavori; Le tre mezzene gocciolanti.

Anthonyvm 3/05/21 15:44 - 5712 commenti

I gusti di Anthonyvm

Grandioso thriller psicologico dai contorni riccamente orrorifici, dallo splatter al surrealismo dark (l'occhio che sbuca dalla porta), dalle musiche inquietantissime di Loek Dikker all’onirica cappa di fatalità che incombe sul protagonista (il carro funebre à la Incubi notturni, la nefasta morte del gabbiano). Verhoeven dirige un piccolo capolavoro del perturbante, un giallo erotico estremamente crudele e torbido (fra pedofilia e visionarie rappresentazioni omoerotiche di Gesù Cristo), folle e macabro. Siamo ancora lontani dalle patinate femme fatale mangiauomini di Basic instinct.
MEMORABILE: Il ragno sul crocifisso; La Soutendijk nuda in camera da letto; Dal buco della serratura; Il filmino tipo Ultime grida dalla savana; La Vergine Maria.

Ira72 14/06/21 14:49 - 1313 commenti

I gusti di Ira72

Torbido e onirico fin dall'inizio, un film che miscela con equilibrio realtà e finzione, presagi e magia, eros e omicidi, anche dove di equilibrio non ce n'è. A partire dallo scrittore, alcolizzato e bisex, allucinato e sconquassato (interpretato da un bravo Krabbé) fino all'ambigua vedova allegra che dei mariti ha fatto cenere (una disinibita Soutendijk). Di scontato c'è poco, di grottesco parecchio (l'approccio sessuale dei due maschioni nella cripta di famiglia dell'amante la dice lunga). Qualche lieve sfumatura horror qua e là ed anche qualcosa di grottesco.

Elisalem 2/07/22 12:52 - 10 commenti

I gusti di Elisalem

Uno scrittore alcolizzato (Jeroen Krabbé), ossessionato dalla religione e dalle sue pulsioni, incontra una femme fatale (Renée Soutendijk), androgina e dominatrix: un'inevitabile spirale li travolgerà. Straordinaria prova di Paul Verhoeven che tesse, come un ragno la sua tela, un racconto-delirio pericolosamente seducente, intriso di metafore religiose, immagini oniriche, pulsioni omoerotiche. Un mix esplosivo di eros e thanatos, fotografato meravigliosamente da Jan de Bont. Sensuale, simbolico, pieno di suggestione e ad altissima carica erotica. Un potente narcotico, questo film.
MEMORABILE: La chiave che diventa pistola.

Thedude94 6/10/22 23:41 - 1097 commenti

I gusti di Thedude94

L'impronta del cinema di Paul Verhoeven si vede già in questo film, una delle sue prime opere, caratterizzata dalla voglia di provocare mescolando sessualità, religione e giochi mentali proibiti. Se all'inizio sembra di assistere a un classico thriller, con leggeri momenti di incubi che colpiscono il protagonista, è con il passare del tempo che si vira quasi verso un horror sovrannaturale con componenti mistiche di alto livello. Un'opera tecnicamente anche modesta, ma sotto vari punti di vista suggestiva e che rimane impressa bene nella mente. Da vedere.

Kinodrop 26/03/23 19:31 - 2962 commenti

I gusti di Kinodrop

Uno scrittore un po' allo sbando con evidenti tendenze bisex viene attratto nella tela di una donna bella e ambigua, tre volte vedova e infatuata (forse) di un gagliardo giovanotto (a cui non resta insensibile lo stesso protagonista). Tra visioni, premonizioni e simbolismi più o meno gratuiti si fanno strada i retroscena sinistri della vicenda e di un pericolo incombente, per un thriller dalle molte suggestioni che ammantano di misterico una tresca abbastanza banale. Si apprezza l'abilità registica nell'alternare fantastico e ordinario, mentre il cast appare piuttosto piatto.

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Bullseye2 20/11/23 22:50 - 398 commenti

I gusti di Bullseye2

Allucinante giallo-oranje ennesimo gioiello della filmografia (olandese e Usa) del grandissimo Verhoeven, che qui si diverte a fare a pezzi Hitchcock, il surrealismo cavalloniano tra Bataille e Buñuel, Polanski e parecchie influenze (tematiche e visive) di marca fulciana, prima che Lynch prendesse nota. Blasfemo e allo stesso tempo cattolico, visionario oltre i limiti, chiarissimo e intricato, un film che si regge prevalentemente sulle spalle di un Krabbé estremamente bravo (come suo solito). Da vedere rigorosamente nella sua versione integrale.
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  • Discussione Buiomega71 • 28/12/20 18:56
    Consigliere - 26032 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Per Buio: son pochi quattro pallini ;-) Lo vidi quando uscì e già da allora mi piacque un'infinità...figurarsi adesso. Troppo bravo il protagonista.

    Credo sia il punto più alto del Verhoeven più viscerale e carnale, che , per la prima volta (credo) ci infili pure stilemi horror (l'occhio enucleato dallo spioncino della porta nelle allucinazioni premonitrici di Krabbe, il quarto di bue appeso nelle visioni cimiteriali che Cavallone portami via, i filmini amatoriali menagramo con i precedenti mariti della Soutendijk fatti fuori in modi fantasiosi e crudeli-tra cui uno che pare uscito da Ultime grida dalla Savana-dalle evirazioni notturne a colpi di forbice con copiose schizzate ematiche, fino alle crocifissioni omosex da far impallidire lo zio Ken), per non parlare dei furori sessuali (anche omoerotici) di cui mi aveva già abituato il "pazzo" olandese (Spetters, Kitty Tippel)

    La morte (l'amore quì centra ben poco, se non i bassi istinti  sessuomani dei protagonisti), il sesso, la carne e il sangue nel thriller/horror presagistico di monsieur Verhoeven, che quando andrà in america lo rifarà (per un pubblico più vasto e dal palato meno raffinato) sotto il nome di Basic Instict

    Grande esempio di cinema, essì, eggià...

    Cheppoi Krabbe sia un mito non ci piove (Che pacco ti farei...)
    Ultima modifica: 28/12/20 19:45 da Buiomega71
  • Homevideo Anthonyvm • 3/05/21 15:48
    Scrivano - 806 interventi
    La versione disponibile su Prime Video, oltre che di qualità video mediocre, è vergognosamente cut (sembrano mancare all'appello proprio gli 8 minuti di cui parlava il Mereghetti, infatti la durata ammonta a 1h30m50s).
    Tagliate: l’allucinazione dell'occhio che fuoriesce dalla porta (si ferma a metà strada, ma non si vede sangue); l'incidente d'auto che Krabbé e la Soutendijk superano mentre viaggiano in macchina; l'intera scena di sesso post-bagno fra Krabbé e la Soutendijk; l'evirazione con le forbici (solo lasciata intendere); la visione di Herman che emerge dalle acque con un occhio fuori dall'orbita (si vedono solo i primi secondi, in lontananza, così che il volto non è riconoscibile); la "scostumazione" del Cristo; parte della scena in cui Krabbé trova Herman nudo in casa della Soutendijk (nessuna nudità mostrata); gran parte dell'amplesso visto dal buco della serratura e l'intera sequenza di masturbazione; i dettagli più spinti dei preliminari omo nella tomba; tutti i particolari sanguinosi dell'incidente di macchina (la spranga che trapassa la testa e sbuca dal retro del sedile, il volto della vittima) e Krabbé che esce dal veicolo.
  • Homevideo Buiomega71 • 3/05/21 15:59
    Consigliere - 26032 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    La versione disponibile su Prime Video, oltre che di qualità video mediocre, è vergognosamente cut (sembrano mancare all'appello proprio gli 8 minuti di cui parlava il Mereghetti, infatti la durata ammonta a 1h30m50s).
    Tagliate: l’allucinazione dell'occhio che fuoriesce dalla porta (si ferma a metà strada, ma non si vede sangue); l'incidente d'auto che Krabbé e la Soutendijk superano mentre viaggiano in macchina; l'intera scena di sesso post-bagno fra Krabbé e la Soutendijk; l'evirazione con le forbici (solo lasciata intendere); la visione di Herman che emerge dalle acque con un occhio fuori dall'orbita (si vedono solo i primi secondi, in lontananza, così che il volto non è riconoscibile); la "scostumazione" del Cristo; parte della scena in cui Krabbé trova Herman nudo in casa della Soutendijk (nessuna nudità mostrata); gran parte dell'amplesso visto dal buco della serratura e l'intera sequenza di masturbazione; i dettagli più spinti dei preliminari omo nella tomba; tutti i particolari sanguinosi dell'incidente di macchina (la spranga che trapassa la testa e sbuca dal retro del sedile, il volto della vittima) e Krabbé che esce dal veicolo.
    Tutte sequenze presenti nella VHS Playtime

    Una curiosità Anthony, su Prime video come escono i titoli di testa? Nella VHS sono in olandese

    Ultima modifica: 3/05/21 16:23 da Buiomega71
  • Homevideo Anthonyvm • 3/05/21 17:58
    Scrivano - 806 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Anthonyvm ebbe a dire:
    La versione disponibile su Prime Video, oltre che di qualità video mediocre, è vergognosamente cut (sembrano mancare all'appello proprio gli 8 minuti di cui parlava il Mereghetti, infatti la durata ammonta a 1h30m50s).
    Tagliate: l’allucinazione dell'occhio che fuoriesce dalla porta (si ferma a metà strada, ma non si vede sangue); l'incidente d'auto che Krabbé e la Soutendijk superano mentre viaggiano in macchina; l'intera scena di sesso post-bagno fra Krabbé e la Soutendijk; l'evirazione con le forbici (solo lasciata intendere); la visione di Herman che emerge dalle acque con un occhio fuori dall'orbita (si vedono solo i primi secondi, in lontananza, così che il volto non è riconoscibile); la "scostumazione" del Cristo; parte della scena in cui Krabbé trova Herman nudo in casa della Soutendijk (nessuna nudità mostrata); gran parte dell'amplesso visto dal buco della serratura e l'intera sequenza di masturbazione; i dettagli più spinti dei preliminari omo nella tomba; tutti i particolari sanguinosi dell'incidente di macchina (la spranga che trapassa la testa e sbuca dal retro del sedile, il volto della vittima) e Krabbé che esce dal veicolo.
    Tutte sequenze presenti nella VHS Playtime

    Una curiosità Anthony, su Prime video come escono i titoli di testa? Nella VHS sono in olandese

    E credo che me la andrò a recuperare, infatti. Spero comunque sempre in un'uscita italiana su supporto digitale totally uncut (compresa quella manciata di secondi di cui parlavi qualche post più indietro).

    Anche su Prime Video i crediti sono in olandese, eccezion fatta per il titolo che è in italiano:

  • Homevideo Buiomega71 • 3/05/21 18:06
    Consigliere - 26032 interventi
    Anthonyvm ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Anthonyvm ebbe a dire:
    La versione disponibile su Prime Video, oltre che di qualità video mediocre, è vergognosamente cut (sembrano mancare all'appello proprio gli 8 minuti di cui parlava il Mereghetti, infatti la durata ammonta a 1h30m50s).
    Tagliate: l’allucinazione dell'occhio che fuoriesce dalla porta (si ferma a metà strada, ma non si vede sangue); l'incidente d'auto che Krabbé e la Soutendijk superano mentre viaggiano in macchina; l'intera scena di sesso post-bagno fra Krabbé e la Soutendijk; l'evirazione con le forbici (solo lasciata intendere); la visione di Herman che emerge dalle acque con un occhio fuori dall'orbita (si vedono solo i primi secondi, in lontananza, così che il volto non è riconoscibile); la "scostumazione" del Cristo; parte della scena in cui Krabbé trova Herman nudo in casa della Soutendijk (nessuna nudità mostrata); gran parte dell'amplesso visto dal buco della serratura e l'intera sequenza di masturbazione; i dettagli più spinti dei preliminari omo nella tomba; tutti i particolari sanguinosi dell'incidente di macchina (la spranga che trapassa la testa e sbuca dal retro del sedile, il volto della vittima) e Krabbé che esce dal veicolo.
    Tutte sequenze presenti nella VHS Playtime

    Una curiosità Anthony, su Prime video come escono i titoli di testa? Nella VHS sono in olandese

    E credo che me la andrò a recuperare, infatti. Spero comunque sempre in un'uscita italiana su supporto digitale totally uncut (compresa quella manciata di secondi di cui parlavi qualche post più indietro).

    Anche su Prime Video i crediti sono in olandese, eccezion fatta per il titolo che è in italiano:

    Curioso il solo titolo italianizzato, nella VHS esce De Vierde Man

    Resta da capire da dove ha pescato questo master ultracut Prime video

    Potrei sospettare un master destinato alla televisione con ulteriori tagli

    Passò , a metà anni novanta, su TMC ( in seconda serata), ma non so se fosse la stessa versione edita anche in VHS oppure  con altri tagli aggiunti ( che mi par strano avendo solo il divieto ai 14)

    Ultima modifica: 3/05/21 18:11 da Buiomega71
  • Homevideo Deepred89 • 3/05/21 19:01
    Comunicazione esterna - 1601 interventi
    Prime per i film meno recenti (diciamo dal 2000 in giù, ma talvolta anche oltre) condivide master di vario tipo, talvolta vecchi umatic destinati alla televisione, non sempre con piglio filologico.
    Nel caso del master proposto per Il quarto uomo non si tratta, stando ai verbali di censura, della versione uscita nelle sale con divieto ai 14, bensì di un master successivo ulteriormente tagliato.
    La mia ipotesi è che possa trattarsi di un master televisivo, magari quello trasmesso dalla Rai il 28 giugno 2004 alle 1.35, visto che la Rai aveva già dimostrato di non farsi scrupoli a tagliare film vietati ai minori di 14 anche in fascia non protetta (cito: Shining, Ballata macabra, I segreti di Brokeback Mountain), così come film non destinati alle sale (Ginger Snaps, per citarne uno).
  • Homevideo Buiomega71 • 3/05/21 19:19
    Consigliere - 26032 interventi
    Deepred89 ebbe a dire:
    Prime per i film meno recenti (diciamo dal 2000 in giù, ma talvolta anche oltre) condivide master di vario tipo, talvolta vecchi umatic destinati alla televisione, non sempre con piglio filologico.
    Nel caso del master proposto per Il quarto uomo non si tratta, stando ai verbali di censura, della versione uscita nelle sale con divieto ai 14, bensì di un master successivo ulteriormente tagliato.
    La mia ipotesi è che possa trattarsi di un master televisivo, magari quello trasmesso dalla Rai il 28 giugno 2004 alle 1.35, visto che la Rai aveva già dimostrato di non farsi scrupoli a tagliare film vietati ai minori di 14 anche in fascia non protetta (cito: Shining, Ballata macabra, I segreti di Brokeback Mountain), così come film non destinati alle sale (Ginger Snaps, per citarne uno).
    Esaustivo come sempre Deep. Ora il "mistero" del perchè degli ulteriori tagli di un film vietato ai 14 si dipana.

    Sapevo di alcuni tagli Rai, in prima serata, di film anche con il visto "per tutti" (Face off, Lo squalo, Omicidio a New Orleans, Donnie Brasco), meno su questi cut a "random".

    Interessante (filologicamente) quanto deletereo (per i tagli).

  • Homevideo Anthonyvm • 3/05/21 21:54
    Scrivano - 806 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Deepred89 ebbe a dire:
    Prime per i film meno recenti (diciamo dal 2000 in giù, ma talvolta anche oltre) condivide master di vario tipo, talvolta vecchi umatic destinati alla televisione, non sempre con piglio filologico.
    Nel caso del master proposto per Il quarto uomo non si tratta, stando ai verbali di censura, della versione uscita nelle sale con divieto ai 14, bensì di un master successivo ulteriormente tagliato.
    La mia ipotesi è che possa trattarsi di un master televisivo, magari quello trasmesso dalla Rai il 28 giugno 2004 alle 1.35, visto che la Rai aveva già dimostrato di non farsi scrupoli a tagliare film vietati ai minori di 14 anche in fascia non protetta (cito: Shining, Ballata macabra, I segreti di Brokeback Mountain), così come film non destinati alle sale (Ginger Snaps, per citarne uno).
    Esaustivo come sempre Deep. Ora il "mistero" del perchè degli ulteriori tagli di un film vietato ai 14 si dipana.

    Sapevo di alcuni tagli Rai, in prima serata, di film anche con il visto "per tutti" (Face off, Lo squalo, Omicidio a New Orleans, Donnie Brasco), meno su questi cut a "random".

    Interessante (filologicamente) quanto deletereo (per i tagli).

    Grazie a entrambi per le delucidazioni!

  • Homevideo Rebis • 4/05/21 12:18
    Compilatore d’emergenza - 4422 interventi
    Anthonyvm c'è un mux totally uncut con audio ita, se ti interessa contattami sul davibook.
  • Homevideo Anthonyvm • 4/05/21 15:58
    Scrivano - 806 interventi
    Rebis ebbe a dire:
    Anthonyvm c'è un mux totally uncut con audio ita, se ti interessa contattami sul davibook.

    Grazie, Rebis! Ti ho mandato un messaggio.