Molto bello. Sono mischiati egregiamente sentimentalismo ed erotismo. La Muti allora trentenne è uno spettacolo (non a caso è stata definita una delle donne più belle e sensuali degli ultimi anni, altro che quelle sciacquette siliconate dei tristi anni 2000). Detto questo, ottima la prova del cast (Noiret superbo), benissimo la Muti, buona fotografia e bella la colonna sonora. Apprezzabile.
Probabilmente, con Fiorina la vacca, il film più "corporeo" della Muti, nel senso che l'attrice si offre nature allo sguardo degli spettatori, senza alcuna remora. Drammatico, ma soprattutto erotico, anzi intimo e sensuale. Intrigante il suo personaggio, interpretato acerbamente ma carico di ineluttabile lussuria, una donna che si presta ad ascoltare le storie più intime del suo nuovo compagno in una provincia romagnola tutta da scoprire. Seducente.
Una favola dove si sente la vena poetica di Tonino Guerra nella sceneggiatura. Questo però non è sufficiente a farne un film godibile. Piuttosto lento e senza un vero significato, anche metaforico (i passeri, le gabbie, libertà?); non che necessariamente ci debba essere un qualche significato in un film, ma almeno dovrebbe interessare o commuovere o divertire o suscitare una qualche altra emozione, cosa che a me non è capitata. Scarse anche le musiche, come quella specie di trillo ogni volta che un passero entra in scena.
MEMORABILE: Una quasi irriconoscibile Sabrina Ferilli in una breve scena, dove però ha modo di mostrare tutto il suo talento.
È un film che sembra di sapere già in partenza di non avere nulla da pretendere, cerca però di sviluppare al meglio il tema del senso di nostalgia e dell'importanza di rievocare i ricordi (che poi stranamente si fondono col presente). Alla fine rimane solo la curiosità di vedere una giovane Sabrina Ferilli e la sempre bella Ornella Muti nel periodo in cui faceva ancora frullare il passero. Piacevoli anche le musiche di Rossini e la canzone "Felicità" di Lucio Dalla.
Produzione particolare, non facile, con la sceneggiatura di Guerra e Roversi. Sostanzialmente la trama si intuisce alla fine del film; per il resto, spesso, si fatica a capire il vero significato. Ottime la fotografia, le ambientazioni, e caratteristico quel tanto di "sconclusionato" che pure dona fascino al tutto. Ottimo Noiret, la Muti è come sempre molto bella ma manca di quel tanto che la rende insostituibile nel ruolo. Bella colonna sonora, a cui collabora Lucio Dalla.
Erotico/pretenzioso di stampo '70 ma senza la messa in scena e le musiche che rendono magico quel decennio: qui sembra di vedere già una fiction rai e la cosa non predispone bene. Ma il problema è che tolti pochi dialoghi inzuppati di ridicolo involontario (il meglio del film), il resto è una storiella raccontata male, diluita da una miriade di scenette di cui sfugge il senso e che non servono a nulla ai fini della trama, finchè inevitabilmente si invoca una rapida fine. Emblematiche le faccette "non-so-cosa-dovrei-esprimere" di Noiret.
MEMORABILE: Noiret osserva gli astri, la Ferilli lo provoca e lui vede le stelle (con effetto spot San Marzano Borsci) e gli si alza il telescopio: una finezza.
Vedovo chiede a giovane donna di ascoltare le sue storie. La prima parte non è neanche male per via del tema della nostalgia e dei ricordi salvifici in età adulta. Quando la trama si sposta poi verso la Muti, sensuale e malinconica, il film dovrebbe scatenare fantasie erotiche, ma invece provoca noia. Diverse scene sembrano incollate (la Muti che fa l'autostop, Noiret in discoteca o ai tamburelli) e la chiusura al limite del favolistico non convince. Nota pietosa gli effetti speciali delle note musicali in aria e il reiterato canto del passero.
MEMORABILE: La Ferilli che si dispone; La moglie in riva al fiume; Il rapporto fuori dalle cabine in spiaggia.
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Un’edizione dvd trascurata.Nell’immagine si riscontrano varie imperfezioni, dovute all’assenza di interventi di pulizia e restauro sulla pellicola.
L’audio al minimo assoluto: solo una traccia in mono.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (lunedì 18 marzo 1991) di Il frullo del passero: