Il titolo fa riferimento al film di due anni prima con la coppia Spencer/Hill ma la trama è ben altra cosa. Se non fosse per un copione che ogni tanto gira a vuoto e per una regia non all'altezza della situazione, sarebbe uno dei film di Franchi e Ingrassia migliori. Ma i difetti ci sono, è inutile negarli. Comunque, la rissa finale nella stalla vale la visione. Così come i due grandi attori siciliani, qui in grande spolvero. Grande come sempre il cattivo Franco Ressel.
Franco e Ciccio, costretti a barcamenarsi di fronte ad un canovaccio esilissimo, valgono molto più del film stesso. La buona trovata della stazione di servizio dà loro modo di improvvisare a piacimento tanto da far ridacchiare abbastanza. L'inizio della ridicola caccia al tesoro se aveva l'intenzione di accumulare un po' di minuti finisce invece per affossare la pellicola. L'insopportabile e lunghissima rissa finale è la mazzata conclusiva. Peccato perché i due fenomeni siciliani della risata sembrano in forma e nel Far West sono sempre a loro agio.
MEMORABILE: Il marchingegno per lavaggio ed "asciugaggio" dei cavalli.
In un periodo in cui ormai il western, da Trinità in poi, era già diventato comico, Franco e Ciccio - in uno delle loro pellicole del 1972 (ben cinque!) - riacchiappano la parodia dello spaghetti western con cui avevano avuto grande successo. Nelle varie scenette ottenute more solito da una trama minimale a tener banco è la bravura dei due, che cavano fuori qualche momento divertente non potendo però sopperire alla lungaggine di certi momenti, come la rissa finale o la partita a carte. Vivaci le musiche di Romitelli.
MEMORABILE: Il marchingegno per lavare i cavalli; L'equivoco dell'uovo; L'incontro con il frate.
Il tentativo di imitazione del più celebre film risulta pessimo: i primi trenta minuti sono di una noia mortale; le migliori scene sono quelle girate con Franco Ressel al saloon, ma successivamente il film è tutto un susseguirsi di scene "riciclate" e girate malissimo. La sequenza della "scazzottata" con i frati è imbarazzante.
L'idea della stazione di servizio per cowboy e cavalli non è neppure male, difatti alcune cose carine ci stanno proprio nel rapporto con i clienti nel primo quarto d'ora di film. Purtroppo il tutto viene svolto con assoluta mancanza di ritmo e, quando comincia la trama vera e propria (con il "tòpos", abusatissimo, della mappa del tesoro), il film affonda inesorabilmente, dall'apparizione di Calamity Jane che parla con cadenza napoletana fino alla scazzottata finale, di rari tedio e banalità. Uno e mezzo, con generosità.
Ultima parodia western per la celebre coppia Franchi e Ingrassia. È senza dubbio il migliore dei quattro film diretti dal regista Osvaldo Civirani (o in questo caso Richard Kean). I primi venti minuti sono davvero divertenti, poi arrivano alcune scene tirate per le lunghe. Meno male che nella seconda parte c'è la partita a poker ad alzare notevolmente il livello del film. Ci sono Lucretia Love bellissima e un Ciccio Ingrassia ancor fresco del suo primo film da solista La violenza: quinto potere. Tutto sommato non poi un così brutto film.
MEMORABILE: La stazione di servizio per i cavalli.
Franco e Ciccio sono alle prese con una stazione di servizio che offre altresì ristoro e lavaggio dei cavalli. Una sconosciuta e sedicente zia dei medesimi li informa del tesoro che potrebbero trovare seguendo le sue indicazioni. Il duetto più spassoso della Sicilia si ritrova in pieno contesto western (funzionale alle dinamiche della coppia) e fornisce una prestazione frizzante e divertente. Le scene di pulitura dei quadrupedi strappano più di una risata e la successiva ricerca della fortuna avvince senza meno. Uno di quei film da (ri)vedere.
MEMORABILE: Il cavallo bruno che diventa bianchissimo dopo l'accurato lavaggio di Franco & Ciccio.
Per quanto si tratti di una parodia, non è giustificabile un copione tanto approssimativo e ondivago. Non esiste una storia da raccontare, mentre la voglia di tributare il western sfugge decisamente di mano. Franco e Ciccio risultano comunque simpatici e divertenti, ma un certo distacco affiora in maniera inevitabile a causa del disinteresse generato dalla mancanza eccessiva di concretezza. Un modo ingiusto di sfruttare la comicità del duo che si ritrova all’interno di un contesto abbastanza dozzinale. Davvero un peccato vederli recitare in simili brutture.
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HomevideoZender • 26/03/08 07:24 Capo scrivano - 47824 interventi
GEPPO PRIVATE COLLECTION Il nostro carissimo inviato di Germania ha deciso di presentarci in esclusiva mondiale le fascette delle sue rarissime vhs di Franco e Ciccio. Solo per intenditori e amanti del magico duo!
Segnalo l'uscita in DVD de "I due figli dei Trinità". Distribuito in Germania per la collana "Western 50 Perlen" il film ha un doppio master: tedesco (riversamento da vhs ma con colori definiti) e italiano (master Rai). Gli amanti del duo non devono lasciarselo scappare!