Grazie Padre Pio - Corto (2001)

Grazie Padre Pio
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MMJ Davinotti jr
Anno: 2001
Genere: corto/mediometraggio (colore)
Note: Straight to Video.

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Trequarti d'ora per raccontare la straziante vicenda di Donatello, cantante neomelodico che al primo appuntamento al ristorante si innamora pazzamente di Sara (Cinzia Profila) e con lei comincia una travolgente storia d'amore fatta di baci appassionati sugli scogli, canzoni a lei dedicate, amoreggiamenti sulla spiaggia (imperdibile il loro rotolarsi sulla sabbia) e slanci ideologici inattesi ("Bisogna pensare prima a chi nel mondo combatte la libertà”, frase buttata lì a canzone conclusa, senza apparente motivo e senza che porti a nulla). Donatello col suo capello lungo e folto, gli occhiali da sole e lo sguardo un po’ da tonno, si lancia nel mondo delle corse...Leggi tutto in auto clandestine, diventa un protetto del potente Don Franco (anche lui combatte per la libertà e finanzia chi lo fa) e comincia a incuriosire suo padre Gigione, altro cantante di successo di ritorno da molto lontano e che non vede di buon occhio la svolta intrapresa dal figlio (e dire che la fidanzata l'aveva appena definito uomo che fa eccezione: "Sai cantare, sai correre, sai fare l'amore..."). Ed è qui che spunta Padre Pio, cui chiedere la grazia e dedicare una canzonetta in tema. Filmetto amatoriale recitato divinamente male e ricco di break involontariamente esilaranti, con la partecipazione del celebre caratterista Antonio Allocca (il barista). Ricorda un po' le telenovele da tv private su cui ghignava la Gialappa's, ma qui c'è una storia autoconclusiva tutta da gustare, nonostante i tragici impacci della regia. Esilarante.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/05/08 DAL BENEMERITO MASCHERATO POI DAVINOTTATO IL GIORNO 3/09/09
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Mascherato 12/05/08 00:38 - 583 commenti

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Ormai, relegare Gigione entro i confini regionali (campani) è limitante. Come e prima della "monnezza", questo "pezzottaro" delle hit, ha sconfinato e, dopo il Costanzo Show degli anni '90, è approdato, ora, a "Quelli che... il calcio" (a cantare un pezzo di Alberto Selly: 'O ballo d''o cavallo). Il mediometraggio del 2001 è un gioiello sospeso tra tempi morti wendersiani (un piano sequenza che mostra l'intera manovra di un pullman di fedeli per uscire da un vicolo) ed enigmi lynchiani (un boss che aiuta la gente che lotta per la libertà?). Scult!
MEMORABILE: "Vui site nù cantante che fa arrecreà o core e chist è nu santo che i miracoli ì ffa cò core!"

Cotola 8/04/09 19:49 - 9060 commenti

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Incredibile obbrobrio in celluloide difficilmente valutabile a causa dell'altissimo livello di trash che raggiunge. La storia quasi non esiste, i protagonisti maschili cantano da cani per non parlare della loro recitazione e di quella del resto del cast. Tantissime le perle indimenticabili. Solo per affezionati dell'ultra-trash e del cinema di serie Z.

Daniela 1/04/09 10:50 - 12673 commenti

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Più che un film, una esperienza di vita. Avete presente i finti trailer di Maccio Capatonda? Ecco, questo è come un lunghissimo trailer di Capatonda, anche i nomi degli attori sembrano finti, però la visione è ammosciante, fa pensare alle cose tristi e squallide della vita, il cavolo lesso, il tg4, l'allungamento dell'età pensionabile. "Film" virtualmente inimppallinabile, perchè assegnargli anche un solo misero pallino significa metterlo sullo stesso piano di Barry Lyndon o Vertigo, in quanto ugualmente valutabili in una scala da 1 a 5, roba da far accapponare la pelle cinefila.
MEMORABILE: In camera da letto, l'allucinata dichiarazione d'amore di Cinzia Profita al suo Jo Donatello: "Tu sei un uomo che fa eccezione..."

Harrys 1/05/09 02:12 - 687 commenti

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Opera assolutamente geniale nella sua totale mancanza di logica. Ai limiti del delirante, questa "pellicola" dovrebbe entrare di forza nella classifica dei 10 peggiori film della storia del cinema. Comicità involontaria a fiotti che desta abnormi risate. Un montaggio da ergastolo. Quasi surreali le scenette musicali inserite senza motivi di sorta nel corso della narrazione. Un disastro totale che rischia di procurare seri danni alla mascella del malcapitato spettatore. Straconsigliata la visione (con più amici possibile). Scult!

Disorder 17/06/09 00:01 - 1416 commenti

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Siamo davvero ai limiti di ciò che la mente umana può generare, in quanto a bruttezza. Il film è quasi un musicarello, con un'esile trama come pretesto dato ai due protagonisti (due cantanti, padre e figlio) per cantare le loro neomelodiche hit. Tutto il resto è semplicemente sconcertante: dal boss che fa del bene (?!?) alla ragazza in pena per quanti lottano per la libertà (?!?) all'improponibile taglio di capelli del protagonista (tale Jo Donatello). Recitazione e regia a livello di recita scolastica. Talmente brutto che è da vedere.
MEMORABILE: Jo Donatello sulla spiaggia con la ragazza, che canta una canzone: la personificazione della parola 'TRASH'.

Ale56 11/11/09 16:14 - 225 commenti

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Non posso sprecare parole per questo film. Film? Ahahah ho fatto la battuta. Scherzi a parte, Troll 2 è un capolavoro, I frati Rossi sono paragonabili all'Esorcista e Sodoma's Ghosts è un horror difendibile. No no non scherzo. Al confronto di "Grazie Padre Pio" (?) questi tre trashetti sono capolavori. Regia inesistente e televisiva (seppure), recitazione da recita scolastica, cast che fa ribrezzo. Notevole (per quantità) il reparto musicale con il repertorio, adattissimo al tema del film, dei due cantanti. Morale? Dobbiamo combattere per la libbertà.
MEMORABILE: Gli episodi musicali, slegati dal contesto. Corse clandestine dove? Non se ne vede manco un quarto. Montaggio da soap opera.

Fulcanelli 2/11/15 22:37 - 135 commenti

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Un fotoromanzo amatoriale under serie Z. Ho difficoltà a trovare le parole per descrivere questi 41 minuti che stanno al di là del bene e del male spingendosi a suffragare vette inusitate di scempiaggine. I personaggi e i dialoghi sono di un'aberrante ingenuità: il protagonista, Donatello, può essere considerato il fratello canterino di Billy Ballo. Da tenere sott'occhio Don Franco, Gigione (il padre di Donatello) e un redivivo Antonio Allocca (anch'esso di gran lunga sotto gli standard). Fa ridere a intermittenza, ma il rischio di pentimento dopo la visione è alto.

Enricottta 9/03/10 16:54 - 506 commenti

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Un film che domani si potra annoverare tra i più brutti e antiprofessionali che il mondo ricordi. Non dimentichiamoci però che i due cantattori un loro pubblico lo trovano tra i semplici di spirito. Così, un filmaccio all'apparenza innocuo, riesce ad attrarre più di un interesse, a scatenare le ire di tutti i cinefili del mondo, a suscitare la nausea. Gigione è un furbo, continuerà per la sua "scarrupata" strada artistica senza rimorsi.

Gestarsh99 18/08/10 12:30 - 1395 commenti

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Per me la pecca peggiore per un film è quella di annoiare. Non è il caso di questo mediometraggio. Utilizzando due icone neo-melodiche partenopee ed uno stile da filmino di nozze più a buon mercato, Gianfrotta compone una micro-sceneggiata musicale casereccia e condensata. Poco ce ne cala di recitazione, trama, dialoghi e realismo; quel che veramente conta in un prodotto del genere è la sincerità, l'umiltà, la buona fede e la profonda popolanità che riflettono le sue immagini. Un'opera che ispira molta tenerezza, "coi suoi piccoli ingenui sogni".
MEMORABILE: Lo sguardo perennemente spiritato, quasi alla mago Gabriel, del boss Don Franco.

Belfagor 2/07/10 14:06 - 2690 commenti

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Dobbiamo combattere per la libbertà! E per avere questo film in prima serata a reti unificate. Urge, inoltre, ricalibrare la definizione "trash" dopo la visione: a confronto Cient'anne sembra un profondo melodramma. Questa pressoché ininterrotta sequela di luoghi comuni, stereotipi, recitazioni infantili e camorristi rivoluzionari potrebbe contendere a Manos il titolo di peggior film di tutti i tempi. Assegnare un pallino è, naturalmente, un delicato eufemismo. Si ride per non piangere...

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Pigro 1/11/10 09:21 - 9675 commenti

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Un film che va oltre il trash: perché qui assistiamo all'incredibile e perigliosa alchimia tra il più nefando pressappochismo (non c'è una, dico, una cosa che abbia il vago sapore della decenza) e una lieve autoironia (la ragazza che pensa a chi lotta per la libertà?!?) che vuol prendere in mezzo telenovele, sceneggiate e b-movie. Insomma, non è tutto trash quel che è inguardabile, e quest'opera sul cantante traviato e tornato sulla retta via grazie a Padre Pio si può inscrivere tra i miglior/peggiori miracoli del santo. Difficile da votare: *½

Funesto 21/12/10 20:35 - 525 commenti

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Acc! Come si fa a non mettersi una mano sul cuore quando si tratta di sostenere tutta la "gggente che soffre e combatte per la libbertà" (che poi mica ho capito chi è, se camorristi o missionari...)? Meno male per Parentesi tonde e Alex l'ariete che si credeva fossero i film più trash dal 2000 in poi, perché questo film va molto al di là. Non esagero, anche un bimbo lo capirebbe: non sembra un film, ma un filmino delle vacanze. Fotografia lasciata al caso, attori che in confronto Serena Grandi è Carla Gravina... Ok, vedere per credere signori.
MEMORABILE: Le frasi surreali fatte dire dagli attori, fra i più truci d'Italia.

Mdmaster 24/12/10 13:17 - 802 commenti

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Nella migliore tradizione dei film musicali, dopo Elvis Presley e i Pink Floyd a Pompei, Gigione e Donatello debuttano con la loro pregnante opera. Riflessioni sul valore del capitalismo (ripetute inquadrature su cartelloni pubblicitari), sulla valenza della religione per l'uomo moderno (Padre pio insegnaci ad amar), notevoli impegni recitativi per tutti i cani coinvolti nell'operazione. È qualcosa di unico, riduttivo anche definirlo trash: è oltre. È sentimento, è misticismo, è opera cinematografica con la M maiuscola. Dai, cantiamo insieme!
MEMORABILE: Il pullman che esce dopo dieci manovre dalle strette vie con un inquietante cielo grigio sullo sfondo; i combattenti per la libertà.

B. Legnani 25/12/10 17:23 - 5537 commenti

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Telefilm prodotto per le televisioncine partenopee, fatto in casa con due lire e con quattro amici, non è paragonabile a veri film, per quanto orrendi. Ciò non toglie che il livello sia infimo ed il monopallino conseguenza necessaria. Il pressapochismo è imperdonabile da sùbito: Marta, dopo 5" che è in scena, guarda in macchina, è incredibile la frase "ci vediamo alle ore dieci" (sic!), cui segue una frase con un modo verbale orribilmente errato, eccetera. La recitazione di tutti è innaturale: naturale definirlo "porcheria".

Daidae 5/01/11 14:42 - 3186 commenti

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Trama che mi ricorda i vecchi film di D'Angelo e Merola che però a confronto erano giganti; interpretazione ridicola (su tutti la ragazza bionda che lotta per la libbertà), location squallide (credo siano tre in tutto), canzoni orribili.. direi che gli ingredienti per un pessimo film ci sono tutti. Gli do mezzo pallino in più perché perlomeno fa ridere.
MEMORABILE: "E' che penso a tutti quelli che lottano quotidianamente per la libberrtà!" "Adesso bbasta, via la tristezza... non stavi forse per bacciarmi?"

Stefania 19/04/11 13:40 - 1599 commenti

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Primo motore immobile del dramma, "coloro che combattono per la libertà": per costoro Donatello abbandona la retta via per le corse clandestine, questo obbliga suo padre ad un pellegrinaggio in torpedone a Pietrelcina, spinge Sara ad abbandonare Donatello per unirsi ai combattenti... è l'enigma mai svelato attorno a cui ruota il film, è un bel MacGuffin! Poi, retorica familistica e tutti i valori aggreganti del sottoproletariato meridionale: Donatello sa come parlare ai suoi fan, e i suoi fan lo capiscono. Sanno anche chi sono "i combattenti per la libertà". Ma non ce lo diranno mai!
MEMORABILE: Il boss camorrista con lo sguardo vitreo. La madre che si lamenta perché Donatello "non va più all'università": ma che faceva, il CEPU?

Ishiwara 28/04/11 22:29 - 214 commenti

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"Ma perché l'ho guardata?". Al femminile, perché si tratta di una "cosa" indefinibile. Si ride perché si ha davanti l'apoteosi del trash. Non c'è la minima logica, non c'è recitazione, non c'è professionalità. Casereccio è dir poco: qui si tratta proprio di svogliatezza nella realizzazione. Epocale: è diventato il metro di paragone del brutto. Oliviero Toscani ha definito la TV il cesso degli occhi. Questo "film" ne è l'ideale targhetta sulla porta. Almeno dà una risposta. Perchè Jo Donatello canta? Confessione del colpevole nel finale.
MEMORABILE: La significativa manovra del pullman; gli intermezzi musicali; le espressioni di don Franco; il duetto finale... na-na-na na-na-nai-na

Markus 1/05/11 12:45 - 3691 commenti

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Sceneggiatura (chiamiamola così) progettata per infarcire il corto delle "esibizioni" di Gigione e Donatello i quali, deduco, abbiano nel napoletano un loro pubblico… almeno nelle feste di piazza estive! Il film è qualcosa d’agghiacciante e per questo meravigliosamente trash: ci sono tutti gli elementi più classici che compongono lo stereotipo dell'uomo meridionale come la famiglia, la musica, il "don" da rispettare, la mamma e naturalmente la religione! Povero Padre Pio, citato in quest’infima porcheria, tuttavia divertente...
MEMORABILE: Jò Donatello che canta "Cuore innamorato".

Didda23 1/05/11 13:38 - 2428 commenti

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Ingiustamente bistrattato, è un film tutto sommato onesto e sincero; non ha nessun tipo di pretesa sociologica, vuole solo raccontare la storia di un ragazzo e di suo padre. Visto la natura casereccia del film si può intuire che la riuscita presenta "qualche problema" in componenti determinanti quali regia, recitazione, sceneggiatura, ma ha il pregio di non annoiare. Vi assicuro che esistono film decisamente peggiori. La ricerca del peggio del peggio continua...

Blutarsky 2/05/11 12:20 - 360 commenti

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Operazione amatoriale (che ben poco ha di filmico) volta alla promozione delle “qualità” canore di Gigione e del figlio Jo Donatello ad uso e consumo delle tv locali campane. Tolte le parti musicali piuttosto noiose, quello che resta sfiora il capolavoro (in ottica trash): corse clandestine con macchine che non supereranno i 30 all'ora, location agghiaccianti, un boss con sguardo vitreo che riceve ai tavolini di uno squallidissimo bar, la donna del protagonista dai facili costumi che si strugge per “quelli che lottano per la libertà”. Impagabile.
MEMORABILE: Lo sguardo benevolo verso la mala “alla fine non sono poi così brutta gente...”; la lunga sequenza delle manovre di un pullman!

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Caesars 4/05/11 09:04 - 3797 commenti

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Incredibile, in poco più di 40 minuti troviamo: una trama mozzafiato con tanto di "miracolo" finale (frutto della fede e non dei soldi, come viene specificato), una storia d'amore appassionante, canzoni trascinanti, corse automobilistiche che ricordano il famoso duello Villeneuve-Arnoux. Se a questo aggiungiamo una messa in scena impeccabile e attori che farebbero impallidire il miglior De Niro, possiamo tranquillamente dire che siamo di fronte ad un capolavoro. Se sto scherzando? Naturalmente sì, visto che di cinema qui non c'è neppure l'ombra.

Siregon 16/08/11 22:28 - 352 commenti

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Grazie per questo film. Non è possibile smettere di ridere per un solo istante, dalle musiche improponibili che coprono ogni altro suono alla recitazione surreale delle comparse che popolano questo gioiello trashissimo che ridefinisce il baratro per delle immagini in movimento. Battute da enciclopedia ed un protagonista che è a metà strada fra il Travolta di Battaglia per la Terra e Lorenzo Lamas. Imprescindibile.

Gugly 19/08/11 23:49 - 1190 commenti

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Sublime; non riesco ad esprimere con altre parole il mio turbamento per questo capolavoro agghiacciante come lo sguardo della statua di Padre Pio che vediamo inquadrata in un certo momento; povero santo, lo sballottolano tra Pietrelcina e San Giovanni Rotondo, non gli chiedono la grazia per quelli che combattono per la libbertà e soprattutto non gli fanno zittire il barista che sa dire una sola parola. Mi è piaciuto? Certameeente!
MEMORABILE: La ragazza di lui che in un'inquadratura è senza cappotto e due secondi dopo è coperta come un alpaca; la gente nel pullman.

Panza 26/06/14 18:51 - 1845 commenti

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Quaranta minuti di risate in cui continui a pensare "Ma come hanno fatto? Ma come è possibile?". Credo che Amedeo Gianfrotta abbia diretto il film con una benda sopra gli occhi perché è impossibile che visto il montaggio finale non abbia ricominciato da capo. E non mi riferisco alla recitazione dei due protagonisti (ai vecchi tempi li avrebbero doppiati) ma proprio alla qualità registica. Se abbassiamo così tanto gli standard minimi siamo fritti: qui abbondano blooper come i cambi di abito ad ogni inquadratura! Canzoni brutte.
MEMORABILE: Ceeeeeeeeeertamente; L'orrenda canzone cantata sul pullman in pellegrinaggio; La fotografia.

Buiomega71 4/09/16 20:05 - 2916 commenti

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Non è tanto per lo scellerato comparto tecnico, per la recitazione degli attori (?), la Profita da Oscar immediato o per la squallida amatorialità dell'insieme; è che annoia da morire e non l'ho trovato poi così da risate grasse; anzi, mette una certa tristezza di fondo non indifferente (i cieli quasi sempre plumbei e grigi, le stradine spoglie e desolate). Le canzoni, poi, non hanno nemmeno il gusto della "napoletaneità" e sembrano delle scoppiazzature di quelle di Pupo (che, comunque, non sono poi così terribili). Brutto lo è, ma credevo molto peggio.
MEMORABILE: Donatello stringe a sé la Profita nella prima canzone, lei lo spinge via!; Le misere gare automobilistiche a 20 all'ora; Le espressioni della Profita.

Anthonyvm 1/07/18 23:39 - 5712 commenti

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Tenerissimo nella sua inguardabilità, il musical filo-religioso di Gigione e Jo Donatello è una delle più divertenti incursioni del nostro paese nei territori "so bad it's so good". Nei quaranta minuti che dura, la presenza massiccia di scene memorabili per il loro valore trashistico fa gridare al miracolo (già che siamo in tema) grazie all'approccio amatoriale dell'intera produzione, dal cast ridicolo alla fotografia smorta, ma soprattutto grazie alle canzoni zuccherose e ai dialoghi beceri che costellano il film. Per gli amanti del brutto.
MEMORABILE: "Perché sei triste?" "È che penso a tutta quella gente che soffre e combatte quotidianamente per la libertà!" "Già, questo rattrista anche a me!".
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  • Discussione Caesars • 5/05/11 16:55
    Scrivano - 16812 interventi
    Non penso proprio Markus. Ho un po' di problemi per andare fuori città. Comunque prima o poi un'altra uscita davinottica la farò perchè mi farebbe veramente piacere rivedere tutti quelli che già conosco e conoscere altri appassionati di cinema.
    Ora come ora comunque preferisco dedicare la mia esistenza a cercare di aiutare tutti quelli che lottano per la libbertà...
  • Discussione Didda23 • 5/05/11 18:09
    Compilatore d’emergenza - 5797 interventi
    Comunque a Genova avremo modo caro Caesars di fare analisi soicologiche importanti su moltissimo film spazzatura!!Io in questo senso sono fortunato perchè ho amici extra-davinotti che adorano il Trash..Settimanalmente almeno un paio di visioni trash non mancano.Ammetto che da solo non mi divertirei così tanto..A presto!
  • Curiosità Gugly • 19/08/11 23:34
    Portaborse - 4710 interventi
    Vorrei aggiungere un'altra perla: i frati cappuccini che salgono sul pulmann per il pellegrinaggio sotto il saio hanno dei normalissimi pantaloni da uomo e scarpe chiuse!
  • Discussione Gugly • 20/08/11 12:33
    Portaborse - 4710 interventi
    Incuriosita e confortata dai vostri commenti, mi sono accinta alla visione di siffata opera: una sola parola.

    AIUTO!!!!!!


    P.s. Jo Donatello è il mio uomo.
  • Discussione Funesto • 20/08/11 12:44
    Fotocopista - 1415 interventi
    Spero per lui che tu non sia come Cinzia Profita...
  • Discussione Gugly • 20/08/11 12:45
    Portaborse - 4710 interventi
    Ceeeeeeertamente: io difendo la libbertàaaaa!!
    Ultima modifica: 20/08/11 12:45 da Gugly
  • Discussione Panza • 25/06/14 19:04
    Contratto a progetto - 5200 interventi
    - Nella primissima scena appena Gigione parte lasciando Donatello non si sente il rumore della portiera che si chiude e dell'auto che parte.

    - Parte la musica della canzone che Gigione dedica a Padre Pio. Prima che Gigione parta con il testo, le persone dietro di lui stanno già cantando: lo si vede dal labiale. Quando poi canta Gigione, il labiale dei frati non coincide sempre con la canzone.

    - Nella canzone finale ad un certo punto viene inquadrata la madre di Donatello con a sinistra Gigione e Donatello. Il commensale di fronte alla madre visto nelle scene prima, scompare forse per ragioni d'inquadratura

    - Nella stessa canzone un musicista suona il sax ma nella canzone non c'è! Sembra pure sforzarsi in un inutile assolo.

    - La canzone prevede pure dei cori femminili: dove sono le coriste?

    - Nella prima cena con l'amico del boss locale, Marta riferendosi alla bravura di Donatello se ne esce con la frase: E' figlio di quel padre! La frase non è molto corretta dal punto di vista grammaticale ma vorrei far notare come l'uso della parola "quel" inteso come persona notevole, famosa risalta al latino. Ad es. Ille Socrates = Il famoso Socrate

    ******

    Nel post di Buono in curiosità si dice che l'entrata del ristorante è quella di una casa. Da VERIFICATE si evince che non è così. Si dovrebbe togliere quella frase.
  • Discussione Gugly • 31/12/15 12:06
    Portaborse - 4710 interventi
    Questa è da leggere

    http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/te-piace-biscotto-stato-finanzia-25-mila-euro-documentario-115933.htm


    “TE PIACE O’ BISCOTTO”? - LO STATO FINANZIA CON 25 MILA EURO UN DOCUMENTARIO SU GIGIONE, NEOMELODICO DA SAGRA CHE SCOATTA CON LE HIT “TE PIACE O’ BISCOTTO”, “MANGIATE 'O BABÀ” E “O’ BALLO D’O CAVALLO” - NELLE SUE CANZONI NON MANCA MAI IL DOPPIO SENSO E L’ELOGIO DEL ‘CALIPPO’
  • Discussione Buiomega71 • 4/09/16 20:23
    Consigliere - 26032 interventi
    Visto che se ne accenava ancora una volta ieri, alla cena davinottica, e che gira su Youtube (e la sua breve durata) me lo sono visto

    Al di là di fare le pulci a operazioni del genere (come sparare sulla Croce Rossa, più o meno), e della messa in scena squallida e scellerata (però, almeno un barlume primordiale di tecnica, il regista, c'è l'ha-vedi il piano sequenza dell'entrata al bar di Gigione-), questo corto (o mediometraggio), non mi ha così divertito come credevo, o almeno, non ci sono state grasse risate da parte del sottoscritto (forse, magari, visto in compagnia e un altro paio di maniche)

    Non so, lo trovato triste, malinconico nel suo squallore (i cieli quasi sempre grigi e plumbei, le stradine desolate dove trionfa vincitore Donatello nelle gare d'auto-a 20 allora, ma vabbè-), ma , soprattutto, molto noioso.

    Grandissime attrici che vedrei bene solo in un film porno (la Profita su tutte, da Oscar immediato)

    Eppoi le canzoni, stranamente dissociate da quella "napoletaneità" tipica di questi prodotti, che assomigliavano di più (come testi e sonorità) a quelle di Pupo

    Canzoni, che comunque, non ho trovato così terribili, sinceramente

    Così come la tanto bistratta canzonetta dedicata a padre Pio, sul pullman in viaggio per Pietralcina, cantata da Gigione (le sue espressioni sono una via di mezzo tra il cinema neoralista e una creatura di Rick Baker), che assomiglia a quelle cantate da Tony Santagata e a quelle di liscio che vanno alla grande nelle balere lombarde

    A me non e dispiaciuta, era comunque orecchiabile e ben ritmata, così come la prima canzone che Donatello dedica alla Profita (lui l'abbraccia, lei lo spinge via) che faceva molto Pupo primi anni '80.

    Poi vabbè, infame lo è (sotto ogni punto di vista), ma, sinceramente (con tutto quello che si e detto e scritto) lo credevo molto peggio.
    Ultima modifica: 4/09/16 20:26 da Buiomega71
  • Discussione Daniela • 4/09/16 22:43
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    non mi ha così divertito come credevo, o almeno, non ci sono state grasse risate da parte del sottoscritto (forse, magari, visto in compagnia e un altro paio di maniche)

    Non so, lo trovato triste, malinconico nel suo squallore


    Anche io questo l'ho visto in solitaria, con effetti ammoscianti simili, anche se poi le sequenze "migliori" (come le spericolate corse automobilistiche di Donatello e alcuni suoi colloqui con la sua ganza) le ho ripassate coi figlioli, con ben diverso risultato. Il trash andrebbe gustato obbligatoriamente in compagnia...