Gli invincibili dieci gladiatori - Film (1964)

Secondo capitolo del trittico sui dieci gladiatori guidati da Roccia (Vadis). Di verosimiglianza storica c'è poco e nulla, anche perché quello che conta alla fine sono le prove fisiche e le lotte tra i gladiatori e i soldati romani; a tal scopo Nostro arruola noti culturisti, stuntmen, acrobati e lottatori professionisti (la guest-star Milton Reid), certo più impegnati a far lavorare i muscoli che a recitare strictu sensu. Come di rigore non mancano il prepotente sanguinario di turno (Rizzo), volti sensuali (Davis) e qualche scosciamento (Liné).

Il livello filmico viene fatto capire presto, con l’incredibile snodo bellico-ridanciano nell’incontro-scontro con Spartaco. Poi arrivano l’uso stridente di concetti e vocaboli moderni, comportamenti assurdi (si lascia il campo sguarnito, con donne e bambini?), sadismo male espresso e un cieco che a un certo punto si comporta come se ci vedesse. Tutto ciò si aggiunge alla consuetudine, fatta di recitazione spesso discutibile, di caratteri tagliati con l’accetta e del solito furto di scene “rubate” ad altri film. Peplum ridicolo, ben inferiore alla media, che non era certo elevata...

Una sorta di raduno di tutti i culturisti minori del nostro cinema primi anni Sessanta per questo film che costituisce il secondo capitolo di una trilogia a bassissimo costp. Il ritmo è molto elevato, gli scontri e le scazzottate si moltiplicano, la trama è giustamente delirante e Dan Vadis fa come sempre il suo. Quindi da vedere, se si amano le storie semplici e scacciapensieri.